Pareri? Non voglio focalizzarmi sulla notizia e situazione in se (già molto grave) ma sulle possibili soluzioni da adottare: recente è la notizia della ragazza bresciana che per un malore improvviso (non legato alla droga) ad Ibiza non è riuscita a salvarsi in tempo.

– adottare solo un servizio di ambulanza privata nel periodo estivo può essere efficace e affidabile?

– destinare alcune ambulanze per problemi che esulano da motivazioni legate alla droga e le rimanenti alle discoteche?

– andare per priorità? (es. su 10 chiamate di cui 3 gravi per problematiche "naturali" e 7 per problematiche gravi legate alla droga si gestiscono prima le 3 e poi le 7?)

by gargantu4

18 comments
  1. L’italiano medio che va ad Ibiza per le discoteche mi fa proprio ribrezzo.

  2. C’è un flusso di denaro esorbitante li. Si tassano di piu i locali (inteso come discoteche e bar) e si destinano soldi a mezzi e personale. Easy.

  3. Alzare a bestia la tassazione comunale/regionale su attività turistiche, tassa di soggiorno, etc.

  4. Ambulanze private a totale carico dei gestori dei lidi e delle discoteche.
    Non esiste soluzione migliore e più etica.
    I gestori di lidi e discoteche sono i primi a godere delle masse di turisti e dei loro ingenti ricavi per cui è giusto che per un periodo ipotizzato da metà Maggio a metà settembre possano contribuire a un servizio privato limitato alle ore serali per minor impatto economico al mantenimento di un numero di ambulanze congruo per il carico di clienti.
    La divisione dei contributi può basarsi sulla capienza e sul flusso ricavi. Più sei grande (e quindi più traffico crei) o più ricavi hai tanto maggiore è il contributo da dare insieme agli altri gestori. Una quota onestamente piccola la farei pagare anche ai gestori di Airbnb considerato la loro partecipazione nel flusso turistico

    È una misura onesta e di durata limitata a 4 mesi critici. Bisogna andare verso una responsabilizzazione collettiva degli attori coinvolti nei flussi turistici. Sarebbe assolutamente da pensare anche in Italia per le mete di mare o montagna estremamente trafficate. Non può essere il cittadino comune che in città vive e lavora pagando le tasse a subire disservizi per chi arriva a prendersi il meglio della città per pochi giorni.

  5. Obbligo di avere un servizio ambulanza privata a disposizione per chiunque gestisca lidi e discoteche oltre una certa taglia.

  6. Non capirò mai la popolazione locale che si lamenta dei turisti ma mangia grazie a questi ultimi

  7. Fin quando gli abitanti del posto incassano dai turisti tutto bene.
    Quando c’è da pagare allora turisti=cattivi.
    Eppure lo sanno bene quello che offrono e chi/ cosa aspettarsi.

  8. Ehm, ecco perché esiste la tassa di soggiorno turistica…

  9. Se hanno talmente tanto turismo da non avere abbastanza ambulanze penso abbiano anche i soldi per prenderle. Poi, ci vuole veramente tanto a far pagare un ambulanza privata alle discoteche gigantesche? 

  10. Avere più ambulanze non risolve nulla perché occorrono anche più paramedici e quelli vanno formati se non ne hai a disposizione. Formarli ha un costo e non puoi nemmeno dirgli “carissimi sappiate che lavorerete solo per la stagione estiva”. Se li hai già significa che già lavorano altrove e quindi come li convinci a spostarsi come rinforzo per un periodo limitato? Poi la gente dove la porti? Negli stessi ospedali dove ci va la gente che non si droga o va in coma etilico volontariamente? Chi va curato per primo?

    La soluzione più semplice è quella di fare un consorzio pagato dalle attività e istituire una clinica privata h24 che tratti solo i casi di chi frequenta i locali. Con servizio ambulanze privato. Il costo lo spalmi nei biglietti d’ingresso e bevande. La tipologia di accesso al PS è quasi sempre legata a casi di coma etilico, overdose, congestioni, squilibri elettrolitici (fonte personale avendo portato amici straubriachi/fattoni al PS).

    Così non vai a sovraccaricare tutta la sanità locale, ma lo fai solo per i casi realmente gravi che non possono essere gestiti nel PS della clinica privata.

    I locali chiamano le ambulanze private, queste fanno un primo controllo, portano i pazienti nel triage privato, se è gestibile lo tengono lì (maggioranza delle volte), altrimenti con la stessa ambulanza di corsa all’ospedale pubblico locale.

    Già si paga una Corona di mer*a 15/20 euro, si pagasse 25 € compresa di assicurazione in caso di problemi sanitari. L’aumento lo spacci come extra per l’assicurazione. Il trucchetto è fare cartello, ovvero essere tutti d’accordo. Se vai a Ibizia sai che tutto è maggiorato per un motivo. Punto.

  11. Considerando cosa costa Ibiza direi che il turista ha già pagato tutti i servizi sia per sé che per i locali.

  12. Quando andavo io a ballare in Spagna a Valencia c’erano i Taxi a 5 euro. Conveniva a tutti, anche a chi aveva l’auto.

    É ovvio che se la prioritá è il guadagno non è facile gestire i problemi.

  13. La popolazione locale non capisce una sega, se tolgono i turisti muoiono di fame e iniziano a piangere perché lo stato non promuove il turismo

  14. Questa polemica di stampo populista è più frequentemente riscontrata nei Paesi in cui esistono servizi sanitari pubblici, dove, di solito, i cittadini non ricevono direttamente in mano l’importo delle spese sanitarie relative a un determinato servizio medico erogato. Questo non significa che quei documenti non esistano. Esistono eccome, e sono messi in pratica attraverso la legislazione dell’UE, in questo caso tramite i meccanismi di cooperazione europea.
    Questi meccanismi entrano in azione sia attraverso rimborsi diretti tra gli Stati firmatari, sia – in assenza di tali accordi – tramite le compagnie assicurative. Se la persona che ha beneficiato di un servizio medico non è in grado di dimostrare di essere assicurata, le viene semplicemente presentato l’importo da pagare, in contanti.
    Conosco un caso accaduto in Germania, più di dieci anni fa, che si è concluso con una fattura per intervento e assistenza medica del valore di €22.000,dopo una notte di ubriachezza in una discoteca. Quindi sì – alla fine di questa catena – quelle spese vengono pagate, ma di certo non dalla popolazione locale. Ora, se parliamo della disponibilità dei servizi, certamente, è un tema da discutere. Il fatto che la popolazione locale non abbia accesso, sebbene garantito, ai servizi medici semplicemente perché la popolazione dell’isola è raddoppiata a causa dei turisti, temo sia un problema legato esclusivamente al processo decisionale di quella zona o di quel Paese.

    (Un ex operatore del sistema sanitario)

  15. Io dico che se hai 250.000 euro da dare a David Guetta per 1 (Una) serata hai anche i soldi per pagare una ambulanza e una clinica privata.

  16. La base è che bisogna essere attrezzati se si vogliono ricevere tutti questi turisti…

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