Attualmente impegnato nella rotta Gaeta – Civitavecchia per l’undicesima tappa della Campagna 2025, il brigantino di Fondazione Tender to Nave Italiana si prepara per la nuova stagione 2026. Dal mese di luglio tutte le associazioni e gli enti del terzo settore interessati a sperimentare il metodo Nave Italia, possono presentare online la propria manifestazione d’interesse e, a partire dal 1° ottobre, scaricare il modulo onlinedisponibile nell’area “Progetti” del sito www.naveitalia.org. Novità di quest’anno l’iniziativa ‘Porta un ente amico’: un’opportunità per creare sinergie e condividere buone pratiche, costruendo insieme una rete sempre più ampia e coesa.
Come ogni anno Nave Italia offre una grande opportunità per tutte quelle realtà – enti non profit, scuole, ospedali, ma anche servizi sociali, aziende pubbliche o private – che promuovano azioni inclusive verso i propri beneficiari e le loro famiglie e che, grazie alla Fondazione Tender to Nave Italia, possono offrire loro l’esperienza di vivere un’avventura da veri e propri marinai.
Il metodo Nave Italia, infatti, propone ai soggetti più fragili delle realtà selezionate lo sviluppo di un progetto su più fasi che comprende un periodo di navigazione concordato durante il quale, sperimentando la particolare vita di bordo come membri di un equipaggio, ogni partecipante viene stimolato a mettersi in gioco, imparando a collaborare con gli altri, ad acquisire fiducia in sé stesso, a contare sulle proprie forze, riscoprendo le proprie risorse.
Nave Italia è, infatti, un luogo dove non esistono differenze, dove ogni persona arricchisce l’altra con la propria originalità e dove le emozioni si trasformano in ricordi indelebili nel tempo.
A distanza di quasi vent’anni dalla sua prima missione, il progetto continua a rappresentare un simbolo concreto di inclusione, speranza e riscoperta di sé. Lo testimoniano le parole di chi ha vissuto in prima persona questa esperienza, come riportato nel video promo realizzato a supporto della campagna e visibile sul sito della Fondazione: “Su Nave Italia ho imparato innanzitutto che c’è speranza, che ci sono delle persone che riescono a vedere il tuo valore anche se hai una malattia, se sei disabile, se sei un po’ diverso.” racconta Alexandra. “Dopo quasi dieci anni dall’imbarco non ho dimenticato praticamente nulla, […] mi ricordo invece quanta forza ho scoperto di avere. La forza che ho tutti i giorni per affrontare le paure, gli ostacoli, è decisamente dovuta all’esperienza che ho fatto su Nave Italia.” aggiunge Ginevra.
Ci sarà tempo fino a venerdì 15 dicembre per presentare domanda di adesione alla nuova stagione di solidarietà. La Fondazione procederà poi al vaglio dei progetti candidati, all’elaborazione del nuovo calendario 2026 e gli enti selezionati inizieranno a collaborare con lo staff e ad essere formati per potersi preparare al meglio in vista dell’inizio della Campagna 2026.
“La mission della Fondazione è contribuire al superamento dei pregiudizi sull’esclusione sociale e sulla disabilità attraverso la scoperta di potenzialità ancora sconosciute – ha ricordato Paolo Cornaglia Ferraris, Direttore Scientifico Fondazione Tender To Nave Italia ETS. – La campagna 2025 ancora in corso sta dando ottimi risultati, con un ricco calendario che ci ha già portato fino in Sardegna e che alla fine di questa stagione vedrà protagoniste 20 associazioni. Anche per il 2026 ci aspettiamo e confidiamo nelle numerose adesioni da parte di tutte quelle realtà che possono trarre beneficio concreto da questa esperienza unica.”
Da aprile ad oggi, in quattro mesi, Nave Italia ha già portato a bordo 10 delle 20 associazioni ed enti non profit del terzo settore provenienti da tutta Italia. Novità di quest’anno Nave Italia ha solcato il Mediterraneo per raggiungere le coste greche, dando vita al progetto simbolo della stagione. Per la prima volta, la missione solidale ha varcato i confini nazionali, approdando in Grecia, nel porto del Pireo, ad Atene, su invito dell’Ambasciata d’Italia in Grecia, che ha organizzato un’intensa settimana di iniziative dedicate all’inclusione sociale, alla cultura e allo sport solidale.
A bordo, in compagnia dell’equipaggio della Marina Militare e dello staff di Fondazione Tender to Nave Italia, le associazioni hanno la possibilità di sperimentare come questo metodo influisca positivamente sul benessere di chi vive un disagio o una disabilità.