È iniziato lo sgombero del Leoncavallo, storico centro sociale di Milano

by bonzinip

28 comments
  1. Intervenuti sul posto, in via Watteau, diversi agenti e mezzi della Polizia di Stato e l’ufficiale giudiziario. All’interno dei locali, occupati dal 1994, non era presente nessuno.

  2. La Destra continua a opporsi ostinatamente a qualsiasi forma di cultura e alternativa che non sfoci direttamente da papà Stato. Che tristezza.

    Totale solidarietà ai compagni del Leoncavallo

  3. “Non ci sono zone franche” se nooooooooon per gli amiconi di casapound

  4. Ahahahhahaa i comunistelli che piangono e chiedono di CasaPound fanno ridere.

    Ovvio che vanno sgomberati tutti i posti occupati, che problemi avete?

  5. Che dispiacere.

    Ci ho passato bei momenti e trovato moglie.

    Avrei voluto passarci coi bambini prima o poi, ma è troppo tardi.

    Comunque un pezzo importante di Milano che se ne va

  6. La chiusura di spazi comuni, sopratutto quelli non allineati alla filosofia del governo di turno, sono decisioni consapevoli e con l’obiettivo di ridurre al minimo la socialità.

    Un popolo che non esce, non si confronta, non partecipa alla comunità diventa il popolo che sta davanti uno schermo tutto il giorno , che non si fa domande sul governo , che va solamente nei posti di socialità approvati dal governo come ristoranti, bar e stadi .

    Tutto questo è voluto dai governi del mondo per rendere il popolo più gestibile.

  7. adesso dove andranno i figli di papà a passare il tempo 🥺

  8. I centri sociali li sgomberiamo, per i campi rom invece lo spazio c’è sempre.

  9. Giusto per capire meglio i retroscena e non per fare polemica: a quanto ho capito c’è stata forte resistenza da parte degli occupanti nei passati tentativi di sgombero; questa volta no, anzi, il centro era completamente vuoto. Come mai? È solo per il fatto che questa volta lo sgombero è arrivato a sorpresa?

  10. E così si chiude uno dei centri culturali più importanti al mondo: a voi che dite non si può più dire nulla e che non c’è più cultura, che vi lamentate della musica e dell’arte moderna che vi fanno schifo, che odiate immigrati perché non si inseriscono e integrano, ma allo stesso tempo festeggiate dico solo che quando tirerete la testa fuori dal culo e vi renderete conto di essere stati oggettivamente degli arroganti coglioni ignoranti sarà già a fin troppo tardi~

  11. Emerge da un articolo di Repubblica: doppio vantaggio in questa operazione, favore agli amici Fratelli in Lombardia e sgambetto ad AVS che aveva programmato una festa per settembre proprio lì: bello schifo caro Piantedoso

  12. Bene. Questi luoghi abusivamente occupati da questa gente vanno sgomberati. Mi auguro che domani tocchi pure a quei ratti di Casapound, che avrebbero dovuto essere sgomberati non ieri ma ieri l’altro che oggi è già tardi.

    Questi spazi vanno recuperati e destinati a migliori utilizzi.

  13. Se sperano di eleggere un sindaco a Milano con questi metodi, saranno delusi

  14. Peccato, ci ho passato una parte della mia adolescenza lì, negli anni 2000. Tante belle serate e persone interessanti. “si vive di ricordi, signori…”

  15. Ho la mia idea su quello che era diventato il Leonca, così come tutti i centri sociali storici, ma al di là di quello, gesu che rabbia.

  16. C’è anche da dire che lo stato era stato multato dalla cassazione a pagare 3 milioni dei mancati affitti non percepiti dalla proprietà dal 1994, ci sta che prima o poi li liberassero.

    Se risulta avesse valore culturale, che il comune gli assegni degli spazi pubblici consoni.

  17. Chissà che ne pensa Salvini visto che a detta sua lo frequentava.

  18. Benissimo così. Ora Casapound.

    Gli “spazi sociali” che ti vendono l’ideologia per farti accedere al biliardino vanno rasi tutti al suolo. Costruiteci una biblioteca.

  19. È un peccato però. E adesso dove andranno quelle persone?

  20. Il compagno dei comunisti padani Salvini ha giá commentato, ma pare che abbia rimosso i suoi anni lí.

    Rimozione freudiana in pendant con la rimozione dei punkabbestia communnisti.

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