Per supportare la transizione energetica dell’auto servono efficienza, accessibilità e fiducia: la ricetta di Geely Italia.
E mentre il presidente della Cina, Xi Jinping, promette una riduzione delle emissioni nette di CO2 del 7-10 per cento entro il 2030, annunciando ufficialmente l’impegno a ridurre le proprie emissioni di gas ad effetto serra nette di una quota compresa tra il 7 e il 10 per cento e l’obiettivo di “moltiplicare per sei eolico e solare”, c’è un’altra Cina, quella che sta guidando la transizione elettrificata (e più accessibile) dell’auto.
Si tratta del gruppo Geely, di per sé ancora sconosciuto in Italia ma che, attraverso la Zhejiang Geely Holding Group, gestisce marchi come Volvo, Lynk&Co e Polestar. Prima di entrare nel merito, qualche info in più: fondata nel 1997 e con sede a Hangzhou, Cina, Geely è un gruppo che complessivamente impiega oltre 50mila persone, con 12 stabilimenti produttivi e 5 centri di ricerca e sviluppo distribuiti tra Cina ed Europa, oltre a studi di design in Asia e in Europa (l’ultimo dei quali anche a Milano).
L’elettrica EX5©Geely
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Per capire le dimensioni, nel 2024, Geely attraverso i marchi gestiti ha venduto complessivamente più di 2,17 milioni di unità nel mondo. Un dato su tutti: nei vari stabilimenti cinesi di Hangzhou, Ningbo, Taizhou, Chengdu, Jinzhong e Xi’an, Geely grazie a modello di fabbrica innovativo e completamente automatizzato, produce fino a 30 auto in un’ora (una ogni 2 minuti), con i robot che, collegati a servizi cloud, monitorano materiali e produzione, attivando automaticamente la consegna dei componenti necessari.
L’elettrica EX5©Geely
Geely Italia e la promessa di un’auto garantita a vita
Si può garantire un’auto per tutta la sua vita utile? Sembrerebbe una provocazione e invece… La risposta a breve. Intanto, per chi volesse approfondire, il gruppo cinese Geely ha pubblicato il bilancio di sostenibilità 2024, un documento lungo e complesso che però spiega bene le strategie e le pratiche del gruppo sui perimetri di ESG, dalla neutralità climatica alla tutela ambientale, dalla governance e alla catena del valore, fino ai diritti dei dipendenti. Ma torniamo al debutto italiano e all’annuncio, lo scorso luglio, dell’ingresso ufficiale in Italia di Geely Italia, con il debutto di due modelli destinati al nostro mercato e già disponibili.
Nel primo caso si tratta della Geely EX5, suv compatto elettrico che accede agli incentivi con un prezzo di partenza di 38mila 900 euro e una promessa, la seconda l’ibrida Starray EM-i (prezzi da 34mila 900 euro). E per tornare alla domanda iniziale, ebbene sì, in entrambi i casi il marchio cinese offre in Italia una garanzia a vita (riservata però solo ai primi mille acquirenti) che coprirà il veicolo nuovo con esclusione della batteria, “un segnale di fiducia nella qualità e nell’affidabilità dei veicoli, un impegno verso la centralità del cliente”, spiega una nota del costruttore.
L’elettrica Geely EX5©LifeGate
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“La missione di Geely in Italia è offrire ai clienti italiani una gamma di veicoli capaci di coniugare innovazione, sicurezza, qualità costruttiva e un design distintivo”, si legge ancora in una nota del marchio. Geely Auto, che per la distribuzione in Italia si affida a Jameel Motors, realtà attiva in oltre 10 Paesi dove rappresenta marchi come Toyota, Byd ed MG, ha in programma di raggiungere un centinaio di concessionarie (ad ottobre saranno 15) nei prossimi 18 mesi.
L’elettrica EX5©Geely
L’elettrica Geely EX5 e quell’idea di lusso accessibile
Posizionarsi come un marchio affidabile, in paese “l’Italia, che per noi rappresenta un mercato strategico e altamente stimolante, che abbina passione automobilistica, attenzione al design e crescente sensibilità verso la mobilità sostenibile”, ha spiegato Marco Santucci, amministratore delegato Geely Italia. Un debutto che prende il via dall’elettrica EX5, un suv elettrico, dalle dimensioni relativamente compatte (4 metri e 61, il segmento di altre elettriche come Nissan Ariya o Hyundai Ioniq 5).
Equipaggiata con un motore elettrico da 160 kW (218 dei vecchi cavalli) alimentato da una batteria da 60 kWh (garantita 8 anni, 6 per l’auto) su piattaforma a 400 Volt, la EX 5 promette circa 430 chilometri di autonomia; la ricarica accetta fino a 11 kW se si usa una wallbox domestica (tempi di ricarica circa 6 ore) mentre solo discreta la velocità di ricarica in corrente continua (dal 30 all’80 per cento in 30 minuti), c’è chi fa meglio fra le concorrenti. Un’auto, la EX5, che si è già guadagnata nell’aprile scorso le 5 stelle EuroNcap per la sicurezza.
A bordo l’abitacolo propone un design essenziale, materiali curati (bene la scelta dell’ecopelle), un livello qualitativo in linea con gli standard europei. La plancia è dominata dal grande schermo touch da 15,4 pollici, mentre un secondo, da 10 pollici, è dedicato al guidatore. Pochi i comandi fisici, discreto lo spazio, comodi i sedili, riscaldabili, raffreddabili e massaggianti.
L’elettrica EX5©Geely
Geely EX5, un’elettrica ideale per le famiglie
Tre le modalità di guida, Eco per il massimo dell’efficienza, Standard che offre un buon equilibrio fra prestazioni ed autonomia e Sport, il tutto con un apprezzabile (e avvertibile) effetto su sulla risposta dell’acceleratore e sulle prestazioni. La rigenerazione dell’energia in frenata sembra un po’ debole e manca l’opzione “one pedal” presente su altri modelli e che riduce l’uso dei freni.
Come anticipato, la sicurezza è molto curata, sia per la dotazione dei sistemi di assistenza alla guida Adas, con un efficace sistema di frenata autonoma di emergenza, un sistema di monitoraggio dello stato di affaticamento e distrazione del conducente, mentre il mantenimento della corsia corregge delicatamente la traiettoria quando si esce dalla corsia, oltre a intervenire anche in alcune situazioni più critiche. Il comfort? Buono in tutte le situazioni, anche grazie alle sospensioni piuttosto morbide. Nel complesso Geely EX5 si presenta come un’elettrica ideale per famiglie, un suv ben equipaggiato e con un prezzo interessante.
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