Ogni giorno, in Italia, una persona disperde in media 20 grammi di olio esausto nello scarico – da quello di frittura all’olio contenuto nelle scatole alimentari, come quelle del tonno. Fanno oltre 1,2 chili all’anno a testa, con un impatto ambientale gigantesco: basta 1 solo chilo d’olio per inquinare una superficie d’acqua pari a 140 campi da calcio La soluzione, fortunatamente, è a portata di mano come mostra il nuovo accordo siglato oggi tra il Comune di Livorno, Aamps – la partecipata interamente pubblica che, per conto della capogruppo Retiambiente, ha in carico la gestione dei servizi d’igiene urbana in città – e il Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti (Conoe).

Sono circa 180 le tonnellate di oli esausti che i cittadini livornesi producono ogni anno, per questo Comune e Aamps hanno già attivato un servizio specifico con punti di raccolta mobili dove i cittadini possono periodicamente portare l’olio esausto prodotto nelle rispettive abitazioni; grazie al nuovo accordo, in città la raccolta sarà ancor più capillare, coinvolgendo anche le catene di supermercati e i luoghi con maggiore afflusso di cittadini, dove saranno posizionati ulteriori contenitori.

«Sappiamo che gettare l’olio nei lavandini della cucina – spiega Luca Salvetti, Sindaco di Livorno – è una pratica che può causare danni ai tubi di scarico dell’acqua potabile, pregiudicare il funzionamento dei depuratori e arrivare a compromettere i delicati ecosistemi marini. La scelta del Conoe di partire da qui per incrementare questa tipologia di raccolta e sensibilizzare progressivamente i cittadini su scala nazionale ci inorgoglisce e ci responsabilizza ancora di più rispetto a quanto già di buono stiamo facendo e ci viene riconosciuto».

A differenza di altre tipologie di rifiuti, gli oli esausti si possono riciclare completamente donando loro una nuova vita sotto diverse forme: biodiesel, soprattutto, ma anche bio-lubrificanti saponi, e prodotti cosmetici biodegradabili. Il Conoe è il Consorzio con la responsabilità di gestione degli oli esausti generati su tutto il territorio italiano, dunque l’esperienza da mettere in campo non manca: nell’ultimo anno ha registrato una raccolta nazionale pari a 80.345 tonnellate, corrispondente alla quasi totalità degli oli esausti prodotti dalle attività professionali e a oltre un quarto del rifiuto prodotto in Italia in un anno. Oltre il 98% delle tonnellate raccolte è stato destinato a processi di rigenerazione, in particolare per la produzione di biodiesel di seconda generazione. Questo ha consentito di evitare l’emissione di circa 107.000 tonnellate di CO₂, contribuendo alla transizione ecologica e alla riduzione della dipendenza da fonti fossili. Dati da migliorare ulteriormente, a partire dalla città labronica.

«Cogliamo la scelta del Conoe – commenta Aldo Iacomelli, amministratore unico di Aamps – come un’opportunità per incrementare significativamente la raccolta degli oli vegetali esausti che già effettuiamo con i punti di raccolta presenti su tutto il territorio comunale. Trovo determinante la scelta del Consorzio di prevedere il lancio in sinergia di una nuova campagna di comunicazione che ci permetterà di intercettare un numero di utenti sempre più ampio e puntare al raddoppio dei quantitativi raccolti fino ad oggi».

Appena sarà disponibile l’elenco dei nuovi punti di raccolta dell’olio vegetale esausto verrà comunicato ai cittadini che, nel frattempo, possono continuare a portarlo in bottiglie ben chiuse al Centro di raccolta “Livorno Sud” in Via Cattaneo oppure ogni secondo e quarto giovedì di ogni mese, dalle ore 8.00 alle 13.00, in via Gobetti (ang. piazza Saragat), piazza Europa (ang. via Inghilterra), piazza D. Chiesa (fronte via Vecchia di Salviano), piazza Sforzini (ang. via Giuliano Ricci), piazza Matteotti (accanto alla postazione ad accesso controllato), piazza 185esimo Reggimento Artiglieria Folgore (fronte via Carlo Puini), piazza delle Carrozze (ang. via G. Romiti), via Buontalenti (ang. via della Coroncina), via Pietro Nardini (ang. piazza Fattori a Quercianella), via Fratelli Bandiera (ang. via Paretti), piazza Bartolommei (ang. via Fratelli Bandiera), via delle Sorgenti (ang. via Modigliani), via Botticelli (lato ingresso Conad).

«L’accordo con il Comune di Livorno e Aamps è un ulteriore passo per un impegno concreto di tutti i soggetti coinvolti nella filiera del recupero degli oli vegetali esausti, primo fra tutti il nostro consorzio – aggiungeTommaso Campanile, presidente del Conoe – che segue numerosi progetti specifici di recupero sistematico degli oli alimentari esausti in altre importanti città italiane che rappresentano una enorme risorsa se oggetto di pratiche di recupero corrette, consapevoli e costruttive». Livorno dunque sarà antesignana: «Una raccolta attenta e corretta degli oli vegetali di scarto aggiunge – conclude nel merito Francesco Mancini, direttore generale del Conoe – evita sprechi di risorse e crea nuove opportunità di riciclo. Un’azione che arricchisce la strategia di economia circolare delle città e contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 correlate».