Gli inviati statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner, genero del presidente statunitense Donald Trump, hanno partecipato a una manifestazione nella Piazza degli Ostaggi di Tel Aviv organizzata dal Forum delle Famiglie degli Ostaggi. Contestato Netanyahu. Hamas non parteciperà alla cerimonia per la firma dell’accordo di pace a Gaza. Lo comunica all’AFP un dirigente di Hamas.\n

È iniziato il conto alla rovescia per il rilascio da parte di Hamas dei 20 ostaggi vivi, tenuti a Gaza da 735 giorni. In cambio Israele rilascerà circa 2mila detenuti palestinesi, di cui 250 stanno scontando ergastoli per attacchi terroristici che hanno ucciso decine di civili israeliani e ferito menomandole a vita altre centinaia. Ma non libererà, come aveva già ribadito, i detenuti-simbolo per Hamas, primo tra tutti Marwan Barghouti.

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L’ammiraglio Usa Brad Cooper ha detto che \”non ci saranno boots on the ground americani a Gaza\” per portare a termine il piano di pace, smentendo la notizia secondo la quale la tregua sarebbe stata monitorata da una task force congiunta con 200 soldati Usa. 

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Il rilascio degli ostaggi israeliani ancora nella Striscia di Gaza dovrebbe avvenire lunedì mattina. A sostenerlo è un alto funzionario di Hamas parlando con l’Afp. \”In base all’accordo firmato, lo scambio di prigionieri inizierà lunedì mattina come concordato e non ci sono nuovi sviluppi al riguardo\”, ha dichiarato Osama Hamdan in un’intervista all’Afp. Dopo il ritorno dei prigionieri da Gaza, Israele procederà al rilascio di circa 2.000 detenuti palestinesi dalle sue prigioni, secondo i termini della prima fase dell’accordo di cessate il fuoco firmato dalle due parti con la mediazione degli Stati Uniti.

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“La maggior parte dei residenti di Gaza ha vissuto questa sofferenza senza alcuna colpa, se non quella di essere nati in una situazione orribile”. Lo ha detto il genero di Trump, Jared Kushner, ai dimostranti di Tel Aviv, che gridavano “Vogliamo la pace”. Kushner ha affermato che i festeggiamenti inizieranno lunedì, quando sarà completata la prima fase dell’accordo e i prigionieri israeliani saranno restituiti.  Kushner ha iniziato il suo discorso nella cosiddetta Piazza degli Ostaggi di Tel Aviv, di fronte a migliaia di manifestanti israeliani, ringraziando Witkoff per aver intrapreso questo “compito impossibile”. “Quando le cose si sono fatte difficili e ci siamo scontrati ogni volta con un muro di gomma, ci siamo detti: ‘Facciamo un nuovo piano. Riproviamo’. Ed è così che ci si sente a collaborare con Steve”, ha detto il genero di Trump.  “Collaborare con il Presidente Trump su questo, il suo impegno nel vedere la pace, nel vedere gli ostaggi tornare a casa, nel vedere Israele sicuro e protetto e nel vedere l’intero Medio Oriente stabile e prospero è senza pari”, ha aggiunto mentre la folla gridava: “Grazie, Trump”.  Kushner ha affermato che vedere alcuni degli atti commessi il 7 ottobre 2023 gli ha fatto pensare a quanto “siamo fortunati ad avere una società con regole, leggi e persone con una morale. Da allora, il mio cuore non è più tranquillo, perché vuole vedere questi ostaggi tornare a casa e porre fine a questo incubo”. 

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Gli Stati Uniti hanno invitato l’Iran al vertice su Gaza che si terrà lunedì a Sharm El-Sheikh. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali la lista degli invitati include anche la Spagna, il Giappone, l’Azerbaijan, l’Armenia, l’Ungheria, l’India, El Salvador, Cipro, Grecia, Bahrain, Kuwait e Canada. Israele non parteciperà.

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Mosca ha trasmesso a Teheran un messaggio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu secondo cui lo Stato ebraico non è interessato a riprendere la guerra con l’Iran. Lo ha affermato il ministro degli Esteri della Repubblica Islamica, Abbas Araghchi. La notizia è rilanciata dalla Tass. \”Tre o quattro giorni fa, c’è stata una conversazione telefonica tra il presidente russo Vladimir Putin e Netanyahu. Il giorno dopo, il nostro ambasciatore a Mosca ha ricevuto un messaggio dall’amministrazione presidenziale da Netanyahu, in cui affermava di non volere una nuova guerra con il nostro Paese\”, ha dichiarato all’emittente statale iraniana.

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La seconda parte del piano di pace per Gaza è \”molto vaga\” e \”non parla del futuro in modo concreto\”. L’osservazione è di Yonatan Zeigen, figlio dell’attivista israelo-canadese Vivian Silver, uccisa nell’attacco del 7 ottobre. Zeigen è intervenuto questa sera a Torino al Festival delle Missioni, iniziativa organizzata dall’Arcidiocesi subalpina. Zeigen ha dichiarato di vedere il piano \”diviso in due fasi\”. \”La prima – ha spiegato – dovrebbe fermare il massacro a Gaza e portare al rilascio degli ostaggi e dei prigionieri palestinesi e ciò accadrà\”. Qualche dubbio invece sulla seconda parte del progetto, giudicata da Zeigen \”molto vaga\” e con il rischio di diventare \”un piano da 6 ottobre\”. \”Non parla davvero del futuro in modo concreto. Penso che il 7 ottobre e tutto ciò che è accaduto da allora a Gaza avrebbero dovuto portare a un profondo cambiamento di mentalità\”.

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Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che la possibilità che l’Iran aderisca agli Accordi di Abramo è un “wishful thinking” di Trump. Secondo lui, “non riconosceremo il regime di occupazione che ha commesso un genocidio e ucciso bambini”.

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I manifestanti hanno scandito slogan contro il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante il discorso dell’inviato statunitense, Steve Witkoff, nella piazza degli ostaggi israeliani, nel centro di Tel Aviv. Il vice primo ministro israeliano, Yariv Levin, ha definito i cori contro Netanyahu a Tel Aviv “una grande vergogna”. 

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La figlia di Donald Trump, Ivanka, è l’ultima dei tre oratori statunitensi a parlare in Hostages Square. \”Siamo qui insieme a Tel Aviv, onoriamo la forza di ogni famiglia che aspetta, prega e crede. Negli ultimi due anni, il presidente, io, Steve, Jared e tanti altri abbiamo incontrato queste persone incredibili e sono rimasta sbalordita dalla loro forza e convinzione nonostante tanta sofferenza\”, ha aggiunto, come riporta Sky News. \”Il presidente voleva che io condividessi, come ha fatto personalmente con molti di voi, che lui vi vede, vi ascolta e vi è sempre accanto\”, ha affermato la figlia del tycoon aggiungendo che il ritorno di ogni ostaggio è \”un trionfo della fede, del coraggio e della nostra comune umanità\”.

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\”A Rafah sono presenti 8 carabinieri: il loro compito è quello di fornire assistenza all’autorità palestinese per l’apertura del valico e di iniziare anche un’attività di formazione per le future forze che saranno lì collocate per concorrere al presidio del valico di Rafah\”. Sono le parole del comandante generale dell’Arma dei carabinieri, generale Salvatore Luongo, in un’intervista al Tg1. 

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\”L’Arma dei carabinieri – prosegue il generale Luongo – svolge nell’area già da tempo un’attività addestrativa: abbiamo addestrato già circa 4mila operatori di polizia dal 2014 ad oggi. Da novembre 2024 abbiamo invece inviato un team di specialisti, circa 12 unità, e c’è la possibilità che questo impegno possa aumentare nel tempo tanto da pensare anche a un dispiegamento di maggiori forze, con modelli validati nel nostro centro di eccellenza a Vicenza, il Coespu, e secondo i lineamenti che ci sono stati forniti dall’Onu\”. 

\n”,”postId”:”1b4520e2-ce12-416a-a42d-08fb773d761f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T18:20:53.054Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T20:20:53+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Rilascio ostaggi ancora a Gaza previsto per domenica notte massimo lunedì mattina presto**”,”content”:”

Il rilascio dei rimanenti 20 ostaggi nella Striscia di Gaza e il loro trasferimento coordinato dalla Croce rossa internazionale è atteso per lunedì mattina presto, già nella notte di domenica, se le condizioni lo consentiranno, anticipano fonti israeliane citate da Channel 12. Secondo il primo punto dell’accordo fra Hamas e Israele per la tregua a Gaza, gli ostaggi devono essere rilasciati entro le 12.30 di lunedì (ora locale). \”Ma a Israele non sono chiari tutti i dettagli sui tempi\”, ha spiegato la fonte, precisando che l’incertezza scaturisce dai preparativi logistici da parte di Hamas e non da uno slittamento intenzionale. Sarà solo poche ore prima dell’effettivo rilascio che si potrà stabilire l’ora precisa. Gli ostaggi saranno portati via o tutti insieme, dopo che saranno stati riuniti in un unico punto della Striscia – come sembra preferire Hamas in questo momento – o con trasferimenti multipli simultanei da ognuno dei punti in cui saranno rilasciati.

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La visita di Trump in Israele dovrebbe durare solo 4 ore e includerà, oltre al suo intervento alla Knesset, incontri con il Primo Ministro e le famiglie degli ostaggi. Lo riferisce l’emittente israeliana Channel 12. Trump dovrebbe atterrare in Israele alle 9:20 di lunedì e ripartire alle 13:00, riporta l’emittente, citando un programma non specificato. All’arrivo, si terrà una breve cerimonia all’aeroporto Ben Gurion prima che Trump si rechi alla Knesset, dove, secondo quanto riferito, pronuncerà un discorso al plenum alle 11:00 locali. Sempre secondo l’emittente, Trump incontrerà Netanyahu nell’ufficio del premier alla Knesset. I due leader incontreranno poi le famiglie degli ostaggi nella Sala Chagall della Knesset.

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Hamas ha dispiegato circa 7.000 membri delle sue forze di sicurezza interna nelle aree da cui l’IDF si è ritirata, secondo i termini del cessate il fuoco. Lo riporta la BBC, secondo cui il gruppo islamista ha mobilitato le proprie forze di sicurezza tramite chiamate e messaggi, informando gli operatori che erano tenuti a \”ripulire Gaza dai fuorilegge e dai collaboratori di Israele\” e a presentarsi al servizio entro 24 ore.

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\”Ho sognato questa notte\”. Lo ha detto l’inviato Usa Steve Witkoff rivolgendosi alla folla presente alla piazza degli ostaggi di Tel Aviv, in vista dell’attesissimo rilascio dei rapiti da parte di Hamas. \”È uno spettacolo struggente, sembra che ci siano quasi più di 100.000 persone qui stasera, tutti i nostri cuori battono all’unisono, riuniti qui a Tel Aviv per la pace, l’unità e la speranza in questo luogo sacro che chiamiamo Hostages Square\”, ha aggiunto. \”Stasera celebriamo qualcosa di straordinario, un momento che molti pensavano impossibile, eppure eccoci qui, la prova vivente che quando il coraggio incontra la convinzione, i miracoli possono accadere\”, ha proseguito Witkoff, che era insieme a Jared Kushner e Ivanka Trump. L’intervento di Witfoff è stato interrotto dai fischi nel passaggio in cui ha nominato Benjamin Netanyahu. \”Lasciatemi solo concludere il mio pensiero\”, ha insistito l’alto funzionario Usa. \”Ero in trincea con il primo ministro, credetemi, ha avuto un ruolo molto importante\” per arrivare ad un accordo con Hamas. 

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Hamas ha dispiegato circa 7mila membri delle sue forze di sicurezza interna nelle aree da cui l’Idf si è ritirata secondo i termini del cessate il fuoco. Lo riporta la Bbc, secondo cui il gruppo islamista ha mobilitato le proprie forze di sicurezza tramite chiamate e messaggi, informando gli operatori che erano tenuti a \”ripulire Gaza dai fuorilegge e dai collaboratori di Israele\” e a presentarsi al servizio entro 24 ore. 

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\”Il vostro coraggio ha mosso il mondo\”: lo ha detto l’inviato Usa per il Medio Oriente Steve Witkoff parlando dal palco nella ‘Piazza degli Ostaggi’ a Tel Aviv alle famiglie dei prigionieri israeliani radunate oggi in attesa della liberazione. Witkoff, insieme a Jared Kushner, e’ stato accolto con applausi, prima di entrare nella biblioteca pubblica Beit Ariella per incontrare le famiglie dei rapiti. Kushner, genero del presidente Usa Donald Trump, e’ accompagnato dalla moglie Ivanka. 

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Gli inviati statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner, genero del presidente statunitense Donald Trump, hanno partecipato a una manifestazione nella Piazza degli Ostaggi di Tel Aviv organizzata dal Forum delle Famiglie degli Ostaggi e dei Dispersi, ente che ha rappresentato le istanze dei cari di coloro che erano stati rapiti e portati a Gaza il 7 ottobre 2023, in occasione del loro rilascio, previsto entro inizio settimana prossima. I militanti di Hamas dovrebbero rilasciare 48 ostaggi, di cui 20  ritenuti vivi, nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco con Israele.

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Dopo l’accordo per la prima fase del processo di pace, si inizia a parlare anche di ricostruzione. Secondo le Nazioni Unite, ci sono 53 milioni di tonnellate di macerie da rimuovere, e il livello di devastazione è imponente: il 94% degli ospedali e il 90% degli appartamenti sono stati distrutti. Ecco tutti i numeri della situazione a Gaza.

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L’esercito israeliano (Idf) ha dichiarato che gli inviati statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner hanno visitato la Striscia di Gaza nella giornata di oggi, il secondo giorno del cessate il fuoco convenuto da Israele e Hamas. Il leader dell’esercito israeliano, il capo di Stato maggiore Eyal Zamir, ha condotto un tour sul campo a Gaza con \”l’inviato statunitense in Medio Oriente, il signor Steven ‘Steve’ Witkoff, il signor Jared Kushner e il comandante del Comando centrale degli Stati Uniti (CentCom), l’ammiraglio Brad Cooper\”, si apprende da una dichiarazione dell’Idf.

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Hamas si difendera’ se il piano degli Stati Uniti per porre fine alla guerra a Gaza fallisse. \”Speriamo di non tornare alla guerra, ma il popolo palestinese e le forze della resistenza sicuramente useranno tutte le loro capacità per respingere un’eventuale aggressione\”, ha detto Hossam Badran in un’intervista all’AFP.

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La proposta che i membri di Hamas lascino la Striscia di Gaza nell’ambito del piano di pace del presidente degli Stati Uniti Donald Trump è \”assurda\”. Lo ha detto Hossam Badran, membro dell’ufficio politico di Hamas, in un’intervista all’Afp. \”Parlare di espellere i palestinesi, che siano membri di Hamas o meno, dalla loro terra è assurdo e senza senso\”, ha affermato, sottolineando che \”la seconda fase del piano Trump, come è chiaro dai punti stessi, contiene molte complessità e difficoltà\”.

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Qualora il piano dovesse fallire e la guerra a Gaza dovesse riprendere, ha aggiunto Badran, Hamas \”respingerà l’aggressione\” di Israele. \”Speriamo di non tornare alla [guerra], ma il nostro popolo palestinese e la forza di resistenza affronteranno senza dubbio e useranno tutte le loro capacità per respingere questa aggressione se questa battaglia verrà imposta\”, ha asserito nel corso dell’intervista.

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L’alto funzionario ha anche detto che Hamas non parteciperà alla firma formale dell’accordo di pace per Gaza in Egitto la prossima settimana, evento a cui prenderà parte anche Trump stando a quanto annunciato da lui stesso. \”La questione della firma ufficiale… non saremo coinvolti\”, ha detto Badran, aggiungendo che Hamas \”ha agito principalmente attraverso mediatori qatarioti ed egiziani\” durante i colloqui per il cessate il fuoco in Egitto.

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La ministra per l’Università e la ricerca torna sull’episodio di cui è stata suo malgrado protagonista nei giorni scorsi e dice: \”I responsabili sono stati identificati, a questo punto spetterà al rettore decidere se fare o meno denuncia. Il reato esiste\”. Poi attacca: \”Le occupazioni negli atenei sono troppe, ho scritto ai rettori: va difeso il diritto allo studio\”.

“,”postId”:”6d535a3a-65be-43d3-9ef9-31d92819ce26″,”postLink”:{“title”:”Bernini contestata a Siena: insulti mentre ero con giovani palestinesi”,”url”:”https://tg24.sky.it/politica/2025/10/11/bernini-contestata-siena-insulti”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/8ae30bbd9ff8c18b6bce86d9bc5c6e722e5fbd37/skytg24/it/politica/2025/10/11/bernini-contestata-siena-insulti/Bernini.jpeg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-10-11T16:40:40.409Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T18:40:40+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas non parteciperà a cerimonia per firma accordi”,”content”:”

Hamas non parteciperà alla cerimonia per la firma dell’accordo di pace a Gaza. Lo comunica all’AFP un dirigente di Hamas.

“,”postId”:”5295c1c5-a7b9-4763-9626-ee0ffba826f4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T16:38:28.164Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T18:38:28+0200″,”video”:{“videoId”:”1042572″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/dopo-due-anni-di-conflitto-le-prime-immagini-aeree-da-gaza-1042572″},”altBackground”:true,”title”:”Dopo due anni di conflitto, le prime immagini aeree da Gaza. VIDEO”,”postId”:”0b3868ad-cbdd-4054-a99d-9f81366253e4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T16:33:02.400Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T18:33:02+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Circa tremila al corteo milanese pro Palestina”,”content”:”

Sono stati circa 3mila i manifestanti oggi a Milano in corteo da Porta Venezia sono arrivati fino a piazza Scala, sventolando bandiere della Palestina, accendendo qualche fumogeno e gridando slogan come \”free free Palestine\” e contro Trump. Al megafono anche insulti al primo ministro israeliano: \”Assassino\”, ha detto una delle organizzatrici. \”Lo aspetta la Corte penale internazionale\”. 

“,”postId”:”31b08466-fc7d-40c2-b6f5-0527b0990456″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T15:55:14.771Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T17:55:14+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ipotesi genio militare italiano per sminare Gaza”,”content”:”

Rimuovere mine terrestri e ordigni bellici a Gaza grazie anche al supporto del genio militare dell’Esercito italiano. È una delle ipotesi in campo in merito alla presenza di militari italiani nel dopoguerra della Striscia. Lo si apprende da fonti informate, secondo cui tutto è legato agli esiti dei colloqui dei prossimi giorni ed eventuali risoluzioni delle Nazioni Unite.

“,”postId”:”c3859b0b-c273-46da-8457-f25ba5deb83f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T15:13:32.798Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T17:13:32+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Esponente di Hamas: \”Il disarmo è fuori discussione\” “,”content”:”

l disarmo di Hamas, previsto nell’ambito del piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza, e’ \”fuori discussione\”, ha dichiarato all’Afp un alto funzionario del movimento islamista palestinese. \”La proposta di consegna delle armi è fuori discussione e non è negoziabile\”, ha dichiarato il\nfunzionario a condizione di anonimato.

“,”postId”:”62f959f1-d589-4fa5-8ab2-043171700082″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T15:11:56.810Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T17:11:56+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Macron in Egitto lunedì per firma accordo pace”,”content”:”

Il presidente francese, Emmanuel Macron, si recherà lunedì prossimo in Egitto per sostenere il piano di pace tra Israele e Gaza, lo ha appreso BfmTv dall’Eliseo. Il presidente, impegnato in una crisi politica nel suo Paese senza precedenti, \”ribadira’ in questa occasione la mobilitazione della Francia e dei suoi partner per preparare il ‘giorno dopo’ e consentire una stabilizzazione duratura della regione basata sulla soluzione dei due Stati\”.

“,”postId”:”3cf22eb0-3f84-48ed-aa41-5c67094992b3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T14:41:08.034Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T16:41:08+0200″,”video”:{“videoId”:”1042540″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/libano-attacchi-israeliani-uccidono-almeno-una-persona-1042540″},”altBackground”:true,”title”:”Libano, attacchi israeliani uccidono almeno una persona”,”postId”:”0609094f-7003-4f5c-b823-ae185904210d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T14:24:05.981Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T16:24:05+0200″,”video”:{“videoId”:”1042536″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/gaza-giudetti-e-una-guerra-di-odio-a-pagare-il-prezzo-piu-alto-sono-i-bambini-1042536″},”altBackground”:true,”title”:”Gaza, Giudetti: è una guerra di odio, a pagare il prezzo più alto sono i bambini”,”postId”:”3afd2341-75b0-4cf3-8c25-c00788d6e860″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T14:08:50.304Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T16:08:50+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele: camion con gli aiuti stanno entrando a Gaza”,”content”:”

L’agenzia israeliana che gestisce il trasferimento degli aiuti umanitari (Cogat) ha affermato alla Cnn che oggi alcuni camion sono entrati a Gaza senza specificare l’entità. Secondo Cogat, i camion conterranno principalmente \”cibo, attrezzature mediche, forniture per rifugi, nonché carburante per operazioni essenziali e gas da cucina\”. Saranno consentite anche le attrezzature essenziali per la riparazione delle infrastrutture critiche, ha affermato. Il Programma Alimentare Mondiale ha annunciato di aver iniziato a intensificare le sue operazioni. \”Nelle prossime settimane, il Wfo aumenterà il numero di panetterie\”, ha aggiunto.

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Gli Stati Uniti guideranno il Centro di coordinamento civile-militare che supporterà la stabilizzazione a Gaza, ma non avranno soldati nella Striscia. Lo ha confermato l’ammiraglio Brad Cooper, comanante del Centcom, dopo la sua visita a un avamposto dell’Idf insieme con l’inviato americano Steve Witkoff.

“,”postId”:”8613fe60-f2c6-4125-996c-312a439a504c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T13:06:42.717Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T15:06:42+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Nyt: \”In bunker Sinwar nota con istruzioni attaccare civili\””,”content”:”

Le forze israeliane hanno trovato nel bunker in cui si nascondeva Muhammed Sinwar, fratello del potente Yahya, ucciso nel maggio scorso, una nota di sei pagine con istruzioni di attaccare civili israeliani. Lo rivela il New York Times citando fonti israeliane. Dopo averlo eliminato, l’Idf ha inviato una squadra speciale nel tunnel in cui l’allora dirigente di Hamas aveva cercato riparo. Lì i militari hanno trovato un computer non collegato a una rete e dunque sfuggito anche ai sofisticati tracciamenti delle comunicazioni del Movimento messi in campo da Israele. In memoria c’era l’immagine di una nota di sei pagine che secondo i servizi israeliani era stata scritta a mano in arabo da Yahya Sinwar, uno degli architetti dell’eccidio del 7 ottobre 2023. Nel testo, l’autore chiede ai combattenti di colpire soldati e comunità civili, di entrare in quartieri residenziali e kibbuts, e appiccare incendi. E di diffondere le immagini degli attacchi così da suscitare terrore negli israeliani e destabilizzare il paese. Sebbene non si parli esplicitamente di piani per rapire e uccidere cittadini israeliani, la nota dimostrerebbe secondo l’intelligence che Sinwar aveva esplicitamente ordinato ai suoi di prendere di mira i civili, mentre la leadership del gruppo ha più volte pubblicamente affermato i loro obbiettivi erano solo militari.

“,”postId”:”eb551f24-747c-4cb4-beee-d1cae25fbae7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T13:04:50.527Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T15:04:50+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Mantovano: \”L’Italia ha costruito un ponte di pace con Gaza\””,”content”:”

\”C’è un modo di approcciarsi a Gaza, l’abbiamo visto nelle scorse settimane, polemico, chiassoso, sostanzialmente poco concludente. E c’è un modo per approcciarsi a Gaza più silenzioso, più nascosto, molto più rischioso perché comporta che si entri nel territorio. Un modo che richiede un gran lavoro di preparazione, che ha coinvolto non soltanto la Protezione Civile, ma anche il personale dei Ministeri degli Esteri, della Difesa, della Salute, e tanti altri protagonisti, ma che ha portato a un risultato importantissimo. Un risultato di pace e di speranza: condurre qui in Italia decine e decine di bambini che probabilmente sarebbero morti in quell’inferno, con loro i loro familiari\”. Lo ha affermato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, alla cerimonia per il conferimento della benemerenza di protezione civile alle Centrali remote per il soccorso sanitario di Pistoia e Torino, per le attività svolte a favore delle popolazioni colpite da eventi emergenziali in Italia e all’estero. \”Questo – ha aggiunto – è un ponte di pace che dall’Italia viene costruito verso una zona così disastrata, per far intendere che su quella zona non piovono soltanto bombe, non piove soltanto distruzione e fiamme, ma piove anche quella solidarietà di cui l’Italia è capace, anche grazie agli sforzi della Protezione Civile\”.

“,”postId”:”d5541e08-9b9f-4eac-8fec-a13115d765e3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T12:59:08.052Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T14:59:08+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Capo Centcom conferma: \”No soldati Usa a Gaza\””,”content”:”

Gli Stati Uniti guideranno il Centro di coordinamento civile-militare che supporterà la stabilizzazione a Gaza, ma non avranno soldati nella Striscia. Lo ha confermato l’ammiraglio Brad Cooper, comanante del Centcom, doo la sua visita a un avamposto dell’Idf insieme con l’inviato americano Steve Witkoff. \”I figli e le figlie d’America in uniforme stanno rispondendo alla chiamata a portare la pace in Medio Oriente secondo la direzione tracciata dal Comandante in capo in questo momento storico\”, ha scritto in un post su X, \”questo grande risultato sarà conseguito senza soldati Usa sul terreno\”.

“,”postId”:”c6cbf7b9-655b-4140-ab1f-18b57835763b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T12:24:00.331Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T14:24:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Witkoff ad avamposto Idf per verifica ripiegamento a Gaza”,”content”:”

L’inviato americano Stefe Witkoff e il comandante del Centcom, l’ammiraglio Brad Cooper, hanno visitato questa mattina un avamposto delle forze israeliane a Gaza per verificarne l’effettivo riposizionamento. Lo ha rivelato Fox News che ha avuto in esclusiva una foto della missione. Witkoff e Cooper erano accompagnati dal capo di stato maggiore dell’Idf, il generale Eyal Zamir.

“,”postId”:”01e6b8c2-bfe1-4f36-a582-baa659d510ed”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T12:03:27.747Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T14:03:27+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Piantedosi: \”Opposizione miope su Gaza, Governo equilibrato\””,”content”:”

\”Non devo fare di certo il difensore di ufficio del presidente del Consiglio, ma faccio presente che qualcuno ha definito i miliziani di Hamas ‘meritevoli di avere una comprensione’ o ha elevato chi affermava queste cose a riferimento morale ed etico, al punto di conferirgli dei premi e riconoscimenti\”: a dichiararlo è il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, che durante la festa dell’Ottimismo organizzata da Il Foglio a Palazzo Vecchio ha fatto così allusione alla relatrice speciale dell’Onu per la Palestina, Francesca Albanese. Per il capo del Viminale a sinistra \”qualcuno ha cavalcato il tema importante della Palestina, che ha scosso le coscienze anche a destra, senza che questo determinasse un cambiamento di paradigma nelle scelte degli elettori, come si è visto nelle Marche e in Calabria\”. \”Forse – aggiunge Piantedosi – c’è stata quantomeno una sottovalutazione in alcuni ambienti della sinistra, dell’opposizione, nello sposare alcune teorie e pratiche di alcuni testimonial improvvisati che facevano riferimento a messaggi fondamentalistici\”. Con tutto questo, precisa il ministro, \”non voglio dire che il Pd è fondamentalista. Quello che sta facendo il governo va molto bene, tutto sommato i dati, dall’occupazione al turismo, i temi classici economici, o della tenuta della società, fanno registrare che il governo sta facendo a pieno il suo compito\”. Secondo Piantedosi, \”i fatti hanno contraddetto e smentito questa scelta molto miope. Adesso si può dire che c’è una difficoltà ad ammettere l’importanza non solo del processo di pace avviato, ma anche dell’importanza che c’è stata da parte del governo italiano ad avere un approccio equilibrato al conflitto\”.

“,”postId”:”06e13cc0-e29f-41d1-a920-bf67a3d35bdf”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T11:59:00.388Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T13:59:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Wafa: \”Diversi attacchi coloni a contadini in Cisgiordania\””,”content”:”

Gruppi di coloni hanno lanciato attacchi in diversi luoghi della Cisgiordania, dove si sta svolgendo la raccolta delle olive. Lo ha riferito l’agenzia di stampa palestinese Wafa, precisando che aggressioni sono avvenute a Salfit nel nord, Burqa a nord di Ramallah, nella zona di Nablus e ad Aqraba. A Salfit, i coloni hanno aggredito i contadini, li hanno picchiati e hanno distrutto numerosi veicoli, sparando per costringerli ad andarsene. Stessa situazione a Burqa, a nord di Ramallah, dove li hanno spinti a lasciare i terreni e hanno sequestrato la loro attrezzatura. Nella zona di Nablus i coloni hanno attaccato i raccoglitori di olive nel villaggio di Jurish e nella città di Aqraba Qablan, così come nella città di Qablan e nei terreni di Aqraba. Ieri, un attacco nei terreni nella zona di Beita, a sud di Nablus, ha provocato 36 feriti e circa 15 veicoli sono stati incendiati. La stagione della raccolta delle olive è segnata ogni anni da aggressioni e violenze da parte dei coloni ai danni degli agricoltori palestinesi. Come riporta Wafa, dal 7 ottobre 2023 i coloni hanno effettuato un totale di 7.154 attacchi, facendo 33 morti in Cisgiordania. Secondo la Commissione per la resistenza al muro e agli insediamenti, sono anche stati danneggiati o distrutti un totale di 48.728 alberi, tra cui 37.237 ulivi.

“,”postId”:”ca2c3559-2959-4f2d-ad8e-8a6667c24496″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T11:58:20.759Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T13:58:20+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Ospedali israeliani si preparano per arrivo ostaggi\””,”content”:”

Israele si sta preparando a ricevere i 20 ostaggi a Gaza che si ritiene siano vivi, \”prima di mezzogiorno ora locale di lunedì\”. Lo scrivono i corrispondenti della Bbc. \”Uno degli ospedali destinati ad accoglierli ha organizzato una prova generale con attori che fingevano di essere ostaggi, e ha simulato una serie di scenari diversi\”, riporta invece Nbc News. Al loro arrivo in ospedale, secondo le fonti, il primo passo sarà il ricongiungimento con le famiglie. Ci sono altri 26 ostaggi che si ritiene siano deceduti, mentre sono incerte le condizioni di altri due.

“,”postId”:”1d39c333-10a3-4b66-9c03-c98717c58865″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T11:46:50.048Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T13:46:50+0200″,”video”:{“videoId”:”1042504″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/le-prime-immagini-della-devastazione-della-striscia-di-gaza-1042504″},”altBackground”:true,”title”:”Le prime immagini della devastazione della Striscia di Gaza. VIDEO”,”postId”:”a6dba820-d3b5-45d6-a248-f466f3bdd4f3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T11:29:47.186Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T13:29:47+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Unicef: \”Oltre 56mila bambini hanno perso uno o entrambi i genitori\””,”content”:”

\”L’Unicef accoglie con favore il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, che offre speranza ai bambini palestinesi che hanno sofferto per due anni di una guerra terribile\”. Lo dichiara la direttrice generale dell’Unicef Catherine Russell spiegando che l’Agenzia \”ha più di 1.300 camion pronti a trasportare tende, prodotti alimentari, medicinali essenziali e vaccini, kit didattici e ricreativi, acqua e forniture igienico-sanitarie. Abbiamo personale e partner dedicati sul campo che stanno facendo la differenza nella vita dei bambini. Tutte le parti devono garantire che le operazioni umanitarie delle Nazioni Unite possano riprendere immediatamente e in sicurezza su larga scala\”.

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\”È fondamentale che le parti rispettino i termini dell’accordo e garantiscano che il cessate il fuoco sia rispettato, mantenuto e porti a una pace duratura, e che tutti gli ostaggi nella Striscia di Gaza siano rilasciati in modo sicuro e dignitoso\”, aggiunge Russell ricordando che \”due anni di bombardamenti e combattimenti hanno provocato una devastazione catastrofica in tutta la Striscia di Gaza: secondo le stime, oltre 64.000 bambini sono stati uccisi o feriti e case, ospedali e scuole sono stati distrutti. I servizi essenziali sono collassati e le necessità umanitarie sono immense\”.

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\”In alcune zone della Striscia di Gaza è stata dichiarata la carestia e l’intera popolazione sotto i cinque anni, 320.000 bambini, è a rischio di malnutrizione acuta. Più di 56.000 bambini hanno perso uno o entrambi i genitori. Tutti i bambini hanno vissuto eventi traumatici e interruzioni significative della loro istruzione. Il cessate il fuoco deve, finalmente, offrire agli operatori umanitari l’opportunità di fornire in modo sicuro la risposta massiccia all’interno della Striscia di Gaza che è così disperatamente necessaria\”, conclude. 

“,”postId”:”e139aa86-daaa-46fe-b582-7e896fe000ab”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T11:26:43.225Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T13:26:43+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Protezione civile: \”300mila tornati a Gaza City da tregua\””,”content”:”

La protezione civile della Striscia, gestita da Hamas, stima che \”300mila palestinesi\” siano tornati a Gaza City dall’inizio della tregua, ma lamenta che non ci sono abbastanza tende o case per accogliere gli sfollati. Nelle ultime ore, si afferma, sono stati recuperati dalla macerie in tutta la Striscia 150 cadaveri ma mancano all’appello altre 9.500 persone considerate \”disperse\”. 

“,”postId”:”9bfae018-8a63-48fd-83aa-b986d52e63cf”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T11:16:21.944Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T13:16:21+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Idf, ucciso palestinese a Jenin, \”ha lanciato ordigno\””,”content”:”

Un 25enne palestinese è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco da militari israeliani a Jenin, nel nord della Cisgiordania, ieri sera. Secondo quanto riferito dall’Idf, il giovane ha lanciato un ordigno esplosivo contro i soldati, che hanno risposto aprendo il fuoco. La vittima è stata identificata dai media locali come Muhammad Adnan Yousef Salama.

\n”,”postId”:”f99fee52-0a96-47e2-9046-3905e9794cad”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T10:50:39.770Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T12:50:39+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Detenuti palestinesi trasferiti in 2 carceri per rilascio”,”content”:”

In vista della liberazione degli ostaggi da parte di Hamas, i detenuti palestinesi destinati al rilascio sono stati trasferiti nelle prigioni di Ofer e Ketziot. Lo riferisce Haaretz, precisando che la prima è per coloro che saranno rilasciati in Cisgiordania mentre la seconda per coloro che andranno a Gaza o in Egitto.

“,”postId”:”55d7763c-b9ca-44bf-a8cc-8cd81d2c0d7c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T10:27:39.300Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T12:27:39+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani: \”Vedremo proposte su sanzioni ai ministri israeliani\””,”content”:”

\”Quando la Commissione europea farà le sue proposte al Consiglio, si vedrà. Lo scenario sta cambiando, però vediamo quali saranno le proposte della Commissione europea, perché è la Commissione europea che fa la proposta. Le sanzioni sono sempre comminate per quanto ci riguarda a livello comunitario, quindi aspettiamo le proposte e vediamo cosa accadrà. Toccherà a von der Leyen chiedere nuove sanzioni\”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando della possibilità di sanzioni ad alcuni ministri israeliani a margine della cerimonia per i 35 anni della Commissione di Venezia.

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Israele non scarcererà due medici palestinesi nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi a Gaza. Lo ha dichiarato alla Cnn una fonte di Hamas, rilanciata dal Times of Israel. Si tratta del dottor Hussam Abu Safiya, pediatra arrestato lo scorso anno, e del dottor Marwan al-Hams, direttore degli ospedali da campo di Gaza nominato da Hamas e arrestato a luglio. Israele ha arrestato Abu Safiya, direttore dell’ospedale Kamal Adwan nel nord di Gaza, insieme ad altre 240 persone durante un raid nella struttura medica nel dicembre 2024, sostenendo che Hamas la stesse utilizzando come centro di comando. L’esercito sospetta che fosse un membro di Hamas. L’ultima foto che lo ritrae, mentre in camice bianco cammina tra le macerie verso un carro armato israeliano, ha fatto il giro del mondo. Amnesty International ha lanciato un appello per la sua liberazione.

“,”postId”:”d6bf96f2-99dc-4d5c-b491-332e7b46d6bf”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T10:00:21.253Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T12:00:21+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas: \”Israele ha cambiato 100 nomi in lista detenuti\””,”content”:”

\”Israele ha cambiato quasi 100 nomi di prigionieri che voleva rilasciare. Ha modificato l’intera lista in modo astuto e sofisticato\”. E’ quanto denunciato da una fonte di Hamas a Yedioth Ahronoth, accusando il premier israeliano Benjamin Netanyahu di averla \”trasformata in una questione politica di ampio respiro in Israele\”. Il gruppo militante palestinese lo ha capito \”ma non c’era scelta\”.

“,”postId”:”0f65fdcf-9863-4646-b112-8c3f28fb3ae7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T09:48:32.464Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T11:48:32+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani: \”Contribuiremo alla nascita dello Stato palestinese\””,”content”:”

Nel processo di ricostruzione di Gaza \”ci sarà la parte della governance del nuovo territorio libero dalla guerra e quindi vedremo come poter dare un contributo anche per la costruzione del nuovo Stato palestinese. L’Italia, che è ben vista sia dagli israeliani sia dai palestinesi, potrà dare un contributo certo\”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Venezia per i 35 anni della Commissione di Venezia. \”Ieri ho avuto una lunga telefonata anche con il segretario di Stato (americano, Marco) Rubio, ci sarà un altro vertice al Cairo con il presidente del Consiglio – ricorda Tajani -. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, intanto per gli aiuti umanitari che è la prima urgenza\”. Poi \”c’è la fase della ricostruzione, siamo pronti anche grazie all’esperienza che abbiamo, purtroppo, perché l’Italia è una zona sismica e abbiamo avuto realtà distrutte al 100%\” e \”siamo con le nostre imprese in grado di lavorare nel modo migliore\”. Inoltre, prosegue Tajani, \”siamo pronti anche per tutti gli aspetti sanitari. Con il ministro Bernini avevamo già pensato con il Rizzoli di Bologna, per esempio tutta la parte legata alle protesi, visto che ci sono tante persone che hanno avuto delle amputazioni, di poter dare un contributo. Continueremo ad accogliere palestinesi, adesso nei prossimi giorni arriveranno altri 150 studenti. Abbiamo aperto questo corridoio universitario\”. Sul terreno \”vedremo se ci sarà una missione internazionale, noi abbiamo già detto che siamo pronti a inviare o i carabinieri\”, che già sono a Gerico e Rafah, \”oppure l’esercito che ha già esperienza di territorio israeliano e dell’area con la missione Unifil\”.

“,”postId”:”b54b3fd9-1fff-4867-a528-4bde9b959987″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T09:48:10.263Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T11:48:10+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Cnn: \”Rilascio ostaggi forse in notte tra domenica e lunedì\””,”content”:”

Secondo una fonte della Cnn, il rilascio degli ostaggi israeliani potrebbe avvenire nella notte tra domenica e lunedì ed è probabile che avvenga da diverse località.   La tempistica del rilascio non è ancora definita e potrebbe ancora cambiare, ma questa tempistica garantirebbe che gli ostaggi vengano liberati prima dell’arrivo in Israele del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, previsto per lunedì. Il termine di 72 ore per il rilascio degli ostaggi è lunedì a mezzogiorno, ora locale. Si ritiene che dei 48 ostaggi rimasti, 20 siano ancora vivi.

“,”postId”:”b33e0360-b10c-4b9f-9f36-e61545786ad3″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T09:47:20.096Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T11:47:20+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Fonti Hamas a Sky News: \”No a disarmo totale, integrati in polizia\””,”content”:”

Hamas non vuole il disarmo completo e punta a integrare i suoi miliziani all’interno di una struttura militare palestinese: lo conferma un responsabile di Hamas, Basem Naim in una intervista a Sky News, nel quale ringrazia il presidente Donald Trump per gli sforzi compiuti nel raggiungimento di un accordo sulla prima fase del piano per la pace a Gaza. \”Le armi saranno consegnate allo Stato palestinese, nessuno ha il diritto di negarci il diritto di resistere all’occupazione degli eserciti\”, ha detto. Il responsabile ha ribadito la contrarietà di Hamas alla presenza di Tony Blair nel comitato di governance della Striscia: \”Abbiamo ben presente il suo ruolo nell’uccisione di migliaia di innocenti civili, forse milioni, in Afghanistan e Iraq\”.

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\”L’Ue è pronta a contribuire all’attuazione del piano globale per porre fine al conflitto di Gaza attraverso la varietà di strumenti a sua disposizione, sulla base del suo impegno di lunga data e del suo sostanziale sostegno alla pace nella regione. L’Ue continuerà a sostenere la fornitura rapida, sicura e senza ostacoli di aiuti umanitari, lavorando in stretta collaborazione con le agenzie delle Nazioni Unite e le Ong internazionali, e in conformità con il diritto internazionale\”. Lo ha sottolineato l’Alto Rappresentante Kaja Kallas in una dichiarazione a nome dell’Ue.

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Il network al Quds, affiliato a Hamas, afferma che il gruppo ha lanciato una campagna di arresti a Gaza per \”colpire la rete di traditori e collaboratori\”. Secondo le fonti, citate da Ynet, gli arresti sono stati compiuti nel nord della Striscia e hanno preso di mira gruppi rivali di Hamas.

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Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, sarà presente lunedì 13 ottobre a Sharm El-Sheick alla cerimonia della firma ufficiale dell’accordo per porre fine al conflitto a Gaza. Alla cerimonia, prevista a mezzogiorno, è prevista la partecipazione di Stati Uniti, dei principali Paesi arabi e di alcuni europei, inclusa l’Italia.

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L’Onu ha ricevuto il via libera da Israele per iniziare a far entrare massicci aiuti a Gaza a partire da domenica: lo afferma un funzionario delle Nazioni Unite all’Associated Press.   Gli aiuti includono 170.000 tonnellate che sono già state posizionate in Paesi vicini come Giordania ed Egitto. Nelle ultime 24 ore, funzionari delle Nazioni Unite e autorità israeliane hanno avviato una serie di discussioni sul volume di aiuti che le organizzazioni umanitarie possono portare e attraverso quali punti di ingresso. Le organizzazioni umanitarie come l’Unicef si dicono pronte a inviare aiuti: \”Speriamo che tutti i valichi vengano aperti\”.

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La cerimonia di lunedì per la firma dell’accordo di pace tra Israele e Hamas sarà copresieduta dal presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi e da quello americano Donald Trump. Lo scrivono i media del Cairo, secondo i quali sono stati ufficialmente invitati i leader di Germania, Francia, Regno Unito, Qatar, Emirati arabi, Giordania, Turchia, Arabia Saudita, Pakistan e Indonesia. L’Italia sarà rappresentata dalla premier Giorgia Meloni. Il vertice, previsto a Sharm el Sheikh, è stato ieri al centro di un colloquio telefonico preparatorio tra il ministro degli Esteri del Cairo, Badr Abdel Aty, e l’omologo Usa Marco Rubio.

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Il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, sarà lunedi’ alla cerimonia di firma dell’accordo su Gaza tra Israele e Hamas, a Sharm el Sheikh. A quanto riferito da fonti dell’esecutivo spagnolo, Sanchez è stato invitato dal governo egiziano.

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Naim ha dichiarato che Hamas non accettera’ il disarmo completo e le armi verranno consegnate solo all’esercito di uno Stato palestinese che dovra’ includere i membri del gruppo. \”Nessuno ha il diritto di negarci il diritto di resistere all’occupazione\”, ha sottolineato. Quanto all’ex premier britannico Tony Blair, indicato come l’uomo alla guida del ‘Consiglio di Pace’ che dovra’ supervisionare il governo di transizione temporaneo a Gaza, \”purtroppo, noi palestinesi, arabi e musulmani e forse altri in tutto il mondo abbiamo un brutto ricordo di lui\”. \”Ricordiamo ancora il suo ruolo che ha causato migliaia o milioni di morti tra civili innocenti in Afghanistan e Iraq. Ricordiamo ancora molto bene di lui dopo aver distrutto l’Iraq e l’Afghanistan\”, ha affermato Naim.

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L’Idf ha iniziato a trasferire i prigionieri di sicurezza palestinesi che verranno rilasciati nell’ambito dell’accordo di pace di Trump: lo afferma la tv pubblica israeliana Kan. I detenuti saranno rilasciati da diverse prigioni: quelli rilasciati a Gaza o deportati attraverso il valico di Rafah sono stati trasferiti al carcere di Ketziot, mentre quelli che saranno rilasciati in Cisgiordania, 100 secondo le stime, saranno trasferiti al carcere di Ofer.

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Il presidente Usa Donald Trump ha affermato che Hamas sta attualmente radunando gli ostaggi da liberare, aggiungendo che \”si trovano in luoghi piuttosto difficili\”. Quanto al piano di pace, dopo l’approvazione della prima fase, ha detto che \”per in linea di massima c’è consenso\” fra le parti su come funzioneranno le fasi successive, ma ha riconosciuto che \”alcuni dettagli devono ancora essere definiti\”. Lo scrive la Bbc.

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Hamas è disposta a farsi da parte a favore di un organismo palestinese che governi Gaza dopo la guerra, ma rimarrà \”sul campo\” e non accetterà il completo disarmo. Lo ha affermato Bassem Naim, un alto funzionario del gruppo militante palestinese, in un’intervista a Sky News.

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\”Siamo pronti a partecipare con i nostri militari a una missione di pace e sicurezza, con le nostre imprese a ricostruire Gaza partendo da scuole e ospedali\”. Lo ha scritto il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X, riportando la lunga telefonata avuta con il segretario di Stato Usa Marco Rubio sul cessate il fuoco a Gaza. \”L’Italia continuerà nel suo impegno umanitario per assistere la popolazione palestinese e lavorerà per garantire la sicurezza di Israele. Il governo italiano sarà pienamente impegnato al fianco degli Stati Uniti e degli altri partner europei e regionali per contribuire a creare le giuste condizioni di stabilità\”, ha sottolineato il titolare della Farnesina.

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Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto una lunga telefonata con il segretario di Stato americano Marco Rubio sul cessate il fuoco a Gaza. \”Lavoriamo insieme per una rapida attuazione del Piano di Pace del Presidente Trump, che prevede anche un pronto ritorno a casa degli ostaggi. Mi sono congratulato per l’efficacia dell’azione americana, un grande successo politico e diplomatico\”, ha scritto il titolare della Farnesina su X.

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Hezam al-Asad, membro dell’ufficio politico dei ribelli yemeniti filo-iraniano Houthi, ha lanciato minacce contro Israele dopo un raid dell’Idf contro infrastrutture di Hezbollah nel Libano meridionale, in cui è morto un uomo e altri sette sono rimasti feriti. \”I sionisti stanno attaccando la zona di Al-Musila, nel Libano meridionale. Sembra che vogliano tornare nei rifugi\”, ha scritto su X in ebraico, facendo riferimento ai missili e droni lanciati dallo Yemen verso Israele.

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Secondo le fonti, l’esercito americano istituirà una task force multinazionale, denominata ‘Centro di controllo congiunto’, che probabilmente includerà anche militari di Egitto, Qatar, Turchia ed Emirati. Un alto funzionario ha detto che \”nessuna forza statunitense entrerà a Gaza\”. La task force sarà guidata dal Comando centrale Usa (Centcom) con sede nella regione e avrà lo scopo di supervisionare l’avanzamento dell’accordo di cessate il fuoco e di contribuire al coordinamento degli aiuti umanitari.

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\”Ancora una volta, il Libano meridionale è stato bersaglio di una odiosa aggressione israeliana contro le installazioni civili, senza giustificazione né pretesto\”, ha denunciato il presidente Aoun. \”La gravità di quest’ultimo attacco risiede nel fatto che avviene dopo l’accordo di cessate il fuoco a Gaza\”, ha sottolineato

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Il presidente libanese Joseph Aoun ha condannato gli attacchi notturni di Israele, nei quali sono state colpite \”strutture civili, on il bilancio di un morto\”. \”Ancora una volta, il Libano meridionale è stato bersaglio di un’aggressione israeliana odiosa contro installazioni civili, senza giustificazione né pretesto\”, ha dichiarato Aoun. \”La gravità è che avviene dopo l’accordo di cessate il fuoco a Gaza\”. Secondo l’agenzia di stampa nazionale, gli aerei da guerra israeliani \”hanno compiuto 10 raid contro depositi di bulldozer ed escavatori\”.

“,”postId”:”34d03d28-df4f-4c75-b206-b239b0e00232″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-11T06:37:35.542Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T08:37:35+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Kushner rappresentante Usa su ricostruzione Gaza\””,”content”:”

Il genero del presidente Trump Jared Kushner rappresenterà gli Stati Uniti nelle discussioni sulla ricostruzione di Gaza. Lo ha riferito una fonte egiziana al quotidiano libanese Al Akhbar, affiliato a Hezbollah. \”La sua presenza servirà da garanzia che Tel Aviv non ripeterà il suo tentativo di invasione di terra della Striscia di Gaza\”, ha affermato la fonte.

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Durante la notte, \”truppe statunitensi hanno iniziato ad arrivare in Israele come parte di una forza che contribuirà a supervisionare il cessate il fuoco a Gaza\”: lo scrive Abc News citando due funzionari. La squadra, di 200 unità, arriverà nel fine settimana dagli Stati Uniti e da altre basi in Medio Oriente. L’ammiraglio Brad Cooper, capo del comando centrale delle forze armate statunitensi, è arrivato ieri in Israele.

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Un uomo è morto e altri sette sono rimasti feriti in un attacco delle forze armate israeliane nel sud del Libano. Lo ha riferito il ministero della Salute di Beirut, precisando che la vittima è siriana. L’Idf ha confermato il raid, sostenendo di aver colpito macchinari pesanti di Hezbollah utilizzati per ricostruire le capacità operative del gruppo sciita filo-iraniano, in violazione degli accordi tra Israele e Libano. Da Beirut il presidente Joseph Aoun ha condannato l’attacco israeliano contro \”installazioni civili\”.

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Primi arrivi in Israele dei 200 soldati Usa incaricati di supervisionare il cessate il fuoco a Gaza. Lo ha riferito ABC News, citando due funzionari, secondo i quali i soldati arriveranno tra oggi e domani, in aereo dagli Stati Uniti e da altre basi in Medio Oriente. A loro il compito di contribuire alla creazione di un centro di controllo congiunto e poi integrare tutte le altre forze di sicurezza che entreranno a Gaza, contribuendo anche al collegamento con l’esercito israeliano. Non previsto invece che i soldati Usa si rechino a Gaza.

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L’Italia riprenderà il suo ruolo nell’imminente riapertura della missione civile Eubam-Rafah, al confine tra Egitto e Striscia di Gaza, nata su proposta di Israele e dell’Autorità Palestinese ormai 20 anni fa, nel 2005, per essere bloccata due anni dopo e poi riattivata brevemente lo scorso gennaio, nel pieno della guerra che ha distrutto la Striscia di Gaza.

“,”postId”:”48c79967-16cc-432e-96f7-2226f27db3ea”,”postLink”:{“title”:”Israele-Gaza, Italia pronta a riprendere missione Eubam-Rafah: cos’è”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/10/israele-gaza-missione-eubam-rafah-cosa-e”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/ba2de1b63be31fd5925ba1e0a9caac2f5390ca1c/skytg24/it/mondo/2025/10/10/israele-gaza-missione-eubam-rafah-cosa-e/rafah_getty.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-10-11T05:27:52.225Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T07:27:52+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tregua Gaza, quali Paesi potrebbero entrare nella forza multilaterale di pace? Gli scenari”,”content”:”

Dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, nella Striscia di Gaza cresce l’attesa per la riapertura dei valichi di frontiera e l’ingresso degli aiuti umanitari alla popolazione. Nel frattempo, il ritiro dell’Idf pone la questione della sicurezza con diversi Stati che hanno dato la disponibilità a inviare forze di peacekeeping. Di questo si è parlato nella puntata del 10 ottobre di \”Numeri\”, approfondimento di Sky TG24

“,”postId”:”35651cef-049b-4919-ae74-0f732963405a”,”postLink”:{“title”:”Gaza, quali Paesi potrebbero entrare nella forza multilaterale di pace”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/11/tregua-gaza-forza-multilaterale-pace”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/7681cde1c4e2a55d79fe47b87dab584c38573979/skytg24/it/mondo/2025/10/11/tregua-gaza-forza-multilaterale-pace/tregua_gaza_hero_ansa.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-10-11T05:08:56.920Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-11T07:08:56+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Hamas insiste su liberazione Barghouti e Saadat”,”content”:”

Hamas continua a insistere sui mediatori per ottenere la scarcerazione di alcuni leader palestinesi detenuti in Israele, tra cui Marwan Barghouti e Ahmad Saadat, la cui liberazione non è stata concordata nelle trattative per il cessate il fuoco. Lo ha dichiarato ad Al Jazeera un alto funzionario della fazione islamista, Mousa Abu Marzouk. \”Il movimento sta insistendo sulla loro liberazione e i negoziati sono ancora in corso\”, ha detto Marzouk. Hamas aveva in precedenza diffuso un comunicato nel quale assicurava il rispetto della \”fase uno\” del piano di pace, che prevede la riconsegna degli ostaggi israeliani a Gaza, vivi e morti. Abdullah Barghouti, Hassan Salama, Ibrahim Hamed e Abbas al-Sayyed figurano tra gli altri prigionieri di rilievo di cui Hamas chiede la scarcerazione.

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Domani entreranno nella Striscia di Gaza nuovi aiuti umanitari e altri beni di prima necessità, incluso il carburante. Lo ha annunciato un alto funzionario di Hamas, riporta Haaretz. Secondo le indiscrezioni, i mediatori hanno chiesto alla Israel Electric Corporation di prepararsi a riprendere la fornitura di energia elettrica all’enclave palestinese. E’ inoltre prevista, a metà della settimana prossima, la riapertura del valico di Rafah al transito di civili in entrambe le direzioni.

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I corpi di 155 palestinesi uccisi negli attacchi israeliani sono stati trasportati negli ospedali della Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, inclusi 135 i cui corpi sono stati recuperati da sotto le macerie, secondo quanto riportato da fonti mediche dopo la mezzanotte. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Le fonti hanno affermato che 19 palestinesi sono stati uccisi nei continui attacchi aerei israeliani in tutta la Striscia, nonostante l’annunciato accordo di cessate il fuoco, mentre una persona è deceduta per le ferite riportate in un precedente attacco. Secondo le stesse fonti, 16 persone sono state uccise quando aerei da guerra israeliani hanno bombardato una casa di proprietà della famiglia Ghabboun nel sud di Gaza City. Due palestinesi sono stati uccisi anche in un attacco aereo a sud di Khan Younis, sempre nel sud di Gaza. Gli ospedali della Striscia hanno ricevuto un gran numero di vittime: 43 corpi sono stati trasportati all’ospedale Al-Shifa, 60 all’ospedale Battista Al-Ahli di Gaza City, quattro all’ospedale Al-Awda di Nuseirat, 16 all’ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah e 32 all’ospedale Nasser di Khan Younis. Dall’ottobre 2023, oltre 67 mila palestinesi sono stati uccisi a Gaza, con circa 170 mila feriti, per lo più bambini e donne, a causa della guerra israeliana durata due anni contro la Striscia. Le massicce distruzioni, che hanno preso di mira abitazioni e infrastrutture, hanno inoltre portato allo sfollamento di centinaia di migliaia di persone.

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\”L’Idf ha colpito e smantellato le infrastrutture terroristiche di Hezbollah nella zona del Libano meridionale, dove erano presenti macchinari utilizzati per ricostruire le infrastrutture terroristiche nell’area in cui si trovavano\”. E’ quanto rendono noto su Telegram le forze armate israeliane. \”L’organizzazione terroristica Hezbollah continua i suoi sforzi per ricostruire le infrastrutture terroristiche in tutto il Libano, sfruttando cinicamente la popolazione libanese come scudi umani – aggiunge l’Idf – La presenza dei macchinari e l’attività di Hezbollah nella zona costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano. L’Idf continuerà ad operare per rimuovere qualsiasi minaccia allo Stato di Israele\”. 

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Gli inviati statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner, genero del presidente statunitense Donald Trump, hanno partecipato a una manifestazione nella Piazza degli Ostaggi di Tel Aviv organizzata dal Forum delle Famiglie degli Ostaggi. Contestato Netanyahu. Hamas non parteciperà alla cerimonia per la firma dell’accordo di pace a Gaza. Lo comunica all’AFP un dirigente di Hamas.

È iniziato il conto alla rovescia per il rilascio da parte di Hamas dei 20 ostaggi vivi, tenuti a Gaza da 735 giorni. In cambio Israele rilascerà circa 2mila detenuti palestinesi, di cui 250 stanno scontando ergastoli per attacchi terroristici che hanno ucciso decine di civili israeliani e ferito menomandole a vita altre centinaia. Ma non libererà, come aveva già ribadito, i detenuti-simbolo per Hamas, primo tra tutti Marwan Barghouti.

L’ammiraglio Usa Brad Cooper ha detto che “non ci saranno boots on the ground americani a Gaza” per portare a termine il piano di pace, smentendo la notizia secondo la quale la tregua sarebbe stata monitorata da una task force congiunta con 200 soldati Usa. 

Gli approfondimenti:

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2 minuti fa

Hamas: rilascio ostaggi inizierà lunedì mattina

Il rilascio degli ostaggi israeliani ancora nella Striscia di Gaza dovrebbe avvenire lunedì mattina. A sostenerlo è un alto funzionario di Hamas parlando con l’Afp. “In base all’accordo firmato, lo scambio di prigionieri inizierà lunedì mattina come concordato e non ci sono nuovi sviluppi al riguardo”, ha dichiarato Osama Hamdan in un’intervista all’Afp. Dopo il ritorno dei prigionieri da Gaza, Israele procederà al rilascio di circa 2.000 detenuti palestinesi dalle sue prigioni, secondo i termini della prima fase dell’accordo di cessate il fuoco firmato dalle due parti con la mediazione degli Stati Uniti.

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11 minuti fa

Kushner: la maggior parte dei gazawi non ha colpe

“La maggior parte dei residenti di Gaza ha vissuto questa sofferenza senza alcuna colpa, se non quella di essere nati in una situazione orribile”. Lo ha detto il genero di Trump, Jared Kushner, ai dimostranti di Tel Aviv, che gridavano “Vogliamo la pace”. Kushner ha affermato che i festeggiamenti inizieranno lunedì, quando sarà completata la prima fase dell’accordo e i prigionieri israeliani saranno restituiti.  Kushner ha iniziato il suo discorso nella cosiddetta Piazza degli Ostaggi di Tel Aviv, di fronte a migliaia di manifestanti israeliani, ringraziando Witkoff per aver intrapreso questo “compito impossibile”. “Quando le cose si sono fatte difficili e ci siamo scontrati ogni volta con un muro di gomma, ci siamo detti: ‘Facciamo un nuovo piano. Riproviamo’. Ed è così che ci si sente a collaborare con Steve”, ha detto il genero di Trump.  “Collaborare con il Presidente Trump su questo, il suo impegno nel vedere la pace, nel vedere gli ostaggi tornare a casa, nel vedere Israele sicuro e protetto e nel vedere l’intero Medio Oriente stabile e prospero è senza pari”, ha aggiunto mentre la folla gridava: “Grazie, Trump”.  Kushner ha affermato che vedere alcuni degli atti commessi il 7 ottobre 2023 gli ha fatto pensare a quanto “siamo fortunati ad avere una società con regole, leggi e persone con una morale. Da allora, il mio cuore non è più tranquillo, perché vuole vedere questi ostaggi tornare a casa e porre fine a questo incubo”. 

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14 minuti fa

Media: ‘Gli Usa hanno invitato l’Iran al vertice su Gaza a Sharm’

Gli Stati Uniti hanno invitato l’Iran al vertice su Gaza che si terrà lunedì a Sharm El-Sheikh. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali la lista degli invitati include anche la Spagna, il Giappone, l’Azerbaijan, l’Armenia, l’Ungheria, l’India, El Salvador, Cipro, Grecia, Bahrain, Kuwait e Canada. Israele non parteciperà.

28 minuti fa

Gaza, Giudetti: è una guerra di odio, a pagare il prezzo più alto sono i bambini. VIDEO

32 minuti fa

Messaggio Netanyahu a Iran tramite Russia: stop guerra

Mosca ha trasmesso a Teheran un messaggio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu secondo cui lo Stato ebraico non è interessato a riprendere la guerra con l’Iran. Lo ha affermato il ministro degli Esteri della Repubblica Islamica, Abbas Araghchi. La notizia è rilanciata dalla Tass. “Tre o quattro giorni fa, c’è stata una conversazione telefonica tra il presidente russo Vladimir Putin e Netanyahu. Il giorno dopo, il nostro ambasciatore a Mosca ha ricevuto un messaggio dall’amministrazione presidenziale da Netanyahu, in cui affermava di non volere una nuova guerra con il nostro Paese”, ha dichiarato all’emittente statale iraniana.

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21:20

Libano, attacchi israeliani uccidono almeno una persona. VIDEO

20:46

Figlio vittima 7 ottobre: ‘Piano di pace non parla del futuro’

La seconda parte del piano di pace per Gaza è “molto vaga” e “non parla del futuro in modo concreto”. L’osservazione è di Yonatan Zeigen, figlio dell’attivista israelo-canadese Vivian Silver, uccisa nell’attacco del 7 ottobre. Zeigen è intervenuto questa sera a Torino al Festival delle Missioni, iniziativa organizzata dall’Arcidiocesi subalpina. Zeigen ha dichiarato di vedere il piano “diviso in due fasi”. “La prima – ha spiegato – dovrebbe fermare il massacro a Gaza e portare al rilascio degli ostaggi e dei prigionieri palestinesi e ciò accadrà”. Qualche dubbio invece sulla seconda parte del progetto, giudicata da Zeigen “molto vaga” e con il rischio di diventare “un piano da 6 ottobre”. “Non parla davvero del futuro in modo concreto. Penso che il 7 ottobre e tutto ciò che è accaduto da allora a Gaza avrebbero dovuto portare a un profondo cambiamento di mentalità”.

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20:45

Araghchi: Iran in Accordi di Abramo è ‘wishful thinking’

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che la possibilità che l’Iran aderisca agli Accordi di Abramo è un “wishful thinking” di Trump. Secondo lui, “non riconosceremo il regime di occupazione che ha commesso un genocidio e ucciso bambini”.

20:40

Tregua a Gaza, la gratitudine tra i familiari in piazza. VIDEO

20:32

Cori contro Netanyahu durante intervento Witkoff

I manifestanti hanno scandito slogan contro il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante il discorso dell’inviato statunitense, Steve Witkoff, nella piazza degli ostaggi israeliani, nel centro di Tel Aviv. Il vice primo ministro israeliano, Yariv Levin, ha definito i cori contro Netanyahu a Tel Aviv “una grande vergogna”. 

20:31

Ivanka alle famiglie degli ostaggi: ‘Trump è sempre con voi’

La figlia di Donald Trump, Ivanka, è l’ultima dei tre oratori statunitensi a parlare in Hostages Square. “Siamo qui insieme a Tel Aviv, onoriamo la forza di ogni famiglia che aspetta, prega e crede. Negli ultimi due anni, il presidente, io, Steve, Jared e tanti altri abbiamo incontrato queste persone incredibili e sono rimasta sbalordita dalla loro forza e convinzione nonostante tanta sofferenza”, ha aggiunto, come riporta Sky News. “Il presidente voleva che io condividessi, come ha fatto personalmente con molti di voi, che lui vi vede, vi ascolta e vi è sempre accanto”, ha affermato la figlia del tycoon aggiungendo che il ritorno di ogni ostaggio è “un trionfo della fede, del coraggio e della nostra comune umanità”.

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20:22

Generale Luongo: ‘Carabinieri già da tempo in zona, possibile dispiegamento di maggiori forze’

“A Rafah sono presenti 8 carabinieri: il loro compito è quello di fornire assistenza all’autorità palestinese per l’apertura del valico e di iniziare anche un’attività di formazione per le future forze che saranno lì collocate per concorrere al presidio del valico di Rafah”. Sono le parole del comandante generale dell’Arma dei carabinieri, generale Salvatore Luongo, in un’intervista al Tg1. 

“L’Arma dei carabinieri – prosegue il generale Luongo – svolge nell’area già da tempo un’attività addestrativa: abbiamo addestrato già circa 4mila operatori di polizia dal 2014 ad oggi. Da novembre 2024 abbiamo invece inviato un team di specialisti, circa 12 unità, e c’è la possibilità che questo impegno possa aumentare nel tempo tanto da pensare anche a un dispiegamento di maggiori forze, con modelli validati nel nostro centro di eccellenza a Vicenza, il Coespu, e secondo i lineamenti che ci sono stati forniti dall’Onu”. 

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20:20

Rilascio ostaggi ancora a Gaza previsto per domenica notte massimo lunedì mattina presto**

Il rilascio dei rimanenti 20 ostaggi nella Striscia di Gaza e il loro trasferimento coordinato dalla Croce rossa internazionale è atteso per lunedì mattina presto, già nella notte di domenica, se le condizioni lo consentiranno, anticipano fonti israeliane citate da Channel 12. Secondo il primo punto dell’accordo fra Hamas e Israele per la tregua a Gaza, gli ostaggi devono essere rilasciati entro le 12.30 di lunedì (ora locale). “Ma a Israele non sono chiari tutti i dettagli sui tempi”, ha spiegato la fonte, precisando che l’incertezza scaturisce dai preparativi logistici da parte di Hamas e non da uno slittamento intenzionale. Sarà solo poche ore prima dell’effettivo rilascio che si potrà stabilire l’ora precisa. Gli ostaggi saranno portati via o tutti insieme, dopo che saranno stati riuniti in un unico punto della Striscia – come sembra preferire Hamas in questo momento – o con trasferimenti multipli simultanei da ognuno dei punti in cui saranno rilasciati.

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20:12

Media: Trump in Israele per 4 ore, incontrerà Netanyahu

La visita di Trump in Israele dovrebbe durare solo 4 ore e includerà, oltre al suo intervento alla Knesset, incontri con il Primo Ministro e le famiglie degli ostaggi. Lo riferisce l’emittente israeliana Channel 12. Trump dovrebbe atterrare in Israele alle 9:20 di lunedì e ripartire alle 13:00, riporta l’emittente, citando un programma non specificato. All’arrivo, si terrà una breve cerimonia all’aeroporto Ben Gurion prima che Trump si rechi alla Knesset, dove, secondo quanto riferito, pronuncerà un discorso al plenum alle 11:00 locali. Sempre secondo l’emittente, Trump incontrerà Netanyahu nell’ufficio del premier alla Knesset. I due leader incontreranno poi le famiglie degli ostaggi nella Sala Chagall della Knesset.

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20:11

Hamas mobilita a Gaza 7.000 forze di sicurezza

Hamas ha dispiegato circa 7.000 membri delle sue forze di sicurezza interna nelle aree da cui l’IDF si è ritirata, secondo i termini del cessate il fuoco. Lo riporta la BBC, secondo cui il gruppo islamista ha mobilitato le proprie forze di sicurezza tramite chiamate e messaggi, informando gli operatori che erano tenuti a “ripulire Gaza dai fuorilegge e dai collaboratori di Israele” e a presentarsi al servizio entro 24 ore.

20:00

Dopo due anni di conflitto, le prime immagini aeree da Gaza. VIDEO

19:45

Witkoff nella piazza degli ostaggi, fischi per Netanyahu

“Ho sognato questa notte”. Lo ha detto l’inviato Usa Steve Witkoff rivolgendosi alla folla presente alla piazza degli ostaggi di Tel Aviv, in vista dell’attesissimo rilascio dei rapiti da parte di Hamas. “È uno spettacolo struggente, sembra che ci siano quasi più di 100.000 persone qui stasera, tutti i nostri cuori battono all’unisono, riuniti qui a Tel Aviv per la pace, l’unità e la speranza in questo luogo sacro che chiamiamo Hostages Square”, ha aggiunto. “Stasera celebriamo qualcosa di straordinario, un momento che molti pensavano impossibile, eppure eccoci qui, la prova vivente che quando il coraggio incontra la convinzione, i miracoli possono accadere”, ha proseguito Witkoff, che era insieme a Jared Kushner e Ivanka Trump. L’intervento di Witfoff è stato interrotto dai fischi nel passaggio in cui ha nominato Benjamin Netanyahu. “Lasciatemi solo concludere il mio pensiero”, ha insistito l’alto funzionario Usa. “Ero in trincea con il primo ministro, credetemi, ha avuto un ruolo molto importante” per arrivare ad un accordo con Hamas. 

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19:44

Hamas mobilita a Gaza 7000 forze sicurezza

Hamas ha dispiegato circa 7mila membri delle sue forze di sicurezza interna nelle aree da cui l’Idf si è ritirata secondo i termini del cessate il fuoco. Lo riporta la Bbc, secondo cui il gruppo islamista ha mobilitato le proprie forze di sicurezza tramite chiamate e messaggi, informando gli operatori che erano tenuti a “ripulire Gaza dai fuorilegge e dai collaboratori di Israele” e a presentarsi al servizio entro 24 ore. 

19:41

Witkoff a Piazza ostaggi: “Vostro coraggio ha mosso mondo”

“Il vostro coraggio ha mosso il mondo”: lo ha detto l’inviato Usa per il Medio Oriente Steve Witkoff parlando dal palco nella ‘Piazza degli Ostaggi’ a Tel Aviv alle famiglie dei prigionieri israeliani radunate oggi in attesa della liberazione. Witkoff, insieme a Jared Kushner, e’ stato accolto con applausi, prima di entrare nella biblioteca pubblica Beit Ariella per incontrare le famiglie dei rapiti. Kushner, genero del presidente Usa Donald Trump, e’ accompagnato dalla moglie Ivanka. 

19:34

Witkoff e Kushner a manifestazione per rilascio ostaggi

Gli inviati statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner, genero del presidente statunitense Donald Trump, hanno partecipato a una manifestazione nella Piazza degli Ostaggi di Tel Aviv organizzata dal Forum delle Famiglie degli Ostaggi e dei Dispersi, ente che ha rappresentato le istanze dei cari di coloro che erano stati rapiti e portati a Gaza il 7 ottobre 2023, in occasione del loro rilascio, previsto entro inizio settimana prossima. I militanti di Hamas dovrebbero rilasciare 48 ostaggi, di cui 20  ritenuti vivi, nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco con Israele.

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19:20

Quanto tempo e denaro serviranno per ricostruire la Striscia di Gaza dopo la guerra?

Dopo l’accordo per la prima fase del processo di pace, si inizia a parlare anche di ricostruzione. Secondo le Nazioni Unite, ci sono 53 milioni di tonnellate di macerie da rimuovere, e il livello di devastazione è imponente: il 94% degli ospedali e il 90% degli appartamenti sono stati distrutti. Ecco tutti i numeri della situazione a Gaza.

Quanto costa ricostruire la Striscia di Gaza dopo la guerra?

Quanto costa ricostruire la Striscia di Gaza dopo la guerra?Vai al contenuto

19:14

Idf: “Witkoff e Kushner hanno visitato Striscia di Gaza”

L’esercito israeliano (Idf) ha dichiarato che gli inviati statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner hanno visitato la Striscia di Gaza nella giornata di oggi, il secondo giorno del cessate il fuoco convenuto da Israele e Hamas. Il leader dell’esercito israeliano, il capo di Stato maggiore Eyal Zamir, ha condotto un tour sul campo a Gaza con “l’inviato statunitense in Medio Oriente, il signor Steven ‘Steve’ Witkoff, il signor Jared Kushner e il comandante del Comando centrale degli Stati Uniti (CentCom), l’ammiraglio Brad Cooper”, si apprende da una dichiarazione dell’Idf.

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19:06

Hamas: “Se piano pace fallirà, ci difenderemo”

Hamas si difendera’ se il piano degli Stati Uniti per porre fine alla guerra a Gaza fallisse. “Speriamo di non tornare alla guerra, ma il popolo palestinese e le forze della resistenza sicuramente useranno tutte le loro capacità per respingere un’eventuale aggressione”, ha detto Hossam Badran in un’intervista all’AFP.

19:04

Hamas: “Assurdo espellere nostri membri da Gaza”

La proposta che i membri di Hamas lascino la Striscia di Gaza nell’ambito del piano di pace del presidente degli Stati Uniti Donald Trump è “assurda”. Lo ha detto Hossam Badran, membro dell’ufficio politico di Hamas, in un’intervista all’Afp. “Parlare di espellere i palestinesi, che siano membri di Hamas o meno, dalla loro terra è assurdo e senza senso”, ha affermato, sottolineando che “la seconda fase del piano Trump, come è chiaro dai punti stessi, contiene molte complessità e difficoltà”.

Qualora il piano dovesse fallire e la guerra a Gaza dovesse riprendere, ha aggiunto Badran, Hamas “respingerà l’aggressione” di Israele. “Speriamo di non tornare alla [guerra], ma il nostro popolo palestinese e la forza di resistenza affronteranno senza dubbio e useranno tutte le loro capacità per respingere questa aggressione se questa battaglia verrà imposta”, ha asserito nel corso dell’intervista.

L’alto funzionario ha anche detto che Hamas non parteciperà alla firma formale dell’accordo di pace per Gaza in Egitto la prossima settimana, evento a cui prenderà parte anche Trump stando a quanto annunciato da lui stesso. “La questione della firma ufficiale… non saremo coinvolti”, ha detto Badran, aggiungendo che Hamas “ha agito principalmente attraverso mediatori qatarioti ed egiziani” durante i colloqui per il cessate il fuoco in Egitto.

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18:52

Bernini contestata a Siena: “Insulti mentre ero con studenti palestinesi”

La ministra per l’Università e la ricerca torna sull’episodio di cui è stata suo malgrado protagonista nei giorni scorsi e dice: “I responsabili sono stati identificati, a questo punto spetterà al rettore decidere se fare o meno denuncia. Il reato esiste”. Poi attacca: “Le occupazioni negli atenei sono troppe, ho scritto ai rettori: va difeso il diritto allo studio”.

Bernini contestata a Siena: insulti mentre ero con giovani palestinesi

Bernini contestata a Siena: insulti mentre ero con giovani palestinesiVai al contenuto

18:40

Hamas non parteciperà a cerimonia per firma accordi

Hamas non parteciperà alla cerimonia per la firma dell’accordo di pace a Gaza. Lo comunica all’AFP un dirigente di Hamas.

18:38

Dopo due anni di conflitto, le prime immagini aeree da Gaza. VIDEO

18:33

Circa tremila al corteo milanese pro Palestina

Sono stati circa 3mila i manifestanti oggi a Milano in corteo da Porta Venezia sono arrivati fino a piazza Scala, sventolando bandiere della Palestina, accendendo qualche fumogeno e gridando slogan come “free free Palestine” e contro Trump. Al megafono anche insulti al primo ministro israeliano: “Assassino”, ha detto una delle organizzatrici. “Lo aspetta la Corte penale internazionale”. 

17:55

Ipotesi genio militare italiano per sminare Gaza

Rimuovere mine terrestri e ordigni bellici a Gaza grazie anche al supporto del genio militare dell’Esercito italiano. È una delle ipotesi in campo in merito alla presenza di militari italiani nel dopoguerra della Striscia. Lo si apprende da fonti informate, secondo cui tutto è legato agli esiti dei colloqui dei prossimi giorni ed eventuali risoluzioni delle Nazioni Unite.

17:13

Esponente di Hamas: “Il disarmo è fuori discussione”

l disarmo di Hamas, previsto nell’ambito del piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza, e’ “fuori discussione”, ha dichiarato all’Afp un alto funzionario del movimento islamista palestinese. “La proposta di consegna delle armi è fuori discussione e non è negoziabile”, ha dichiarato il
funzionario a condizione di anonimato.

17:11

Macron in Egitto lunedì per firma accordo pace

Il presidente francese, Emmanuel Macron, si recherà lunedì prossimo in Egitto per sostenere il piano di pace tra Israele e Gaza, lo ha appreso BfmTv dall’Eliseo. Il presidente, impegnato in una crisi politica nel suo Paese senza precedenti, “ribadira’ in questa occasione la mobilitazione della Francia e dei suoi partner per preparare il ‘giorno dopo’ e consentire una stabilizzazione duratura della regione basata sulla soluzione dei due Stati”.

16:41

Libano, attacchi israeliani uccidono almeno una persona

16:24

Gaza, Giudetti: è una guerra di odio, a pagare il prezzo più alto sono i bambini

16:08

Israele: camion con gli aiuti stanno entrando a Gaza

L’agenzia israeliana che gestisce il trasferimento degli aiuti umanitari (Cogat) ha affermato alla Cnn che oggi alcuni camion sono entrati a Gaza senza specificare l’entità. Secondo Cogat, i camion conterranno principalmente “cibo, attrezzature mediche, forniture per rifugi, nonché carburante per operazioni essenziali e gas da cucina”. Saranno consentite anche le attrezzature essenziali per la riparazione delle infrastrutture critiche, ha affermato. Il Programma Alimentare Mondiale ha annunciato di aver iniziato a intensificare le sue operazioni. “Nelle prossime settimane, il Wfo aumenterà il numero di panetterie”, ha aggiunto.

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15:41

Capo Centcom conferma: no soldati Usa a Gaza

Gli Stati Uniti guideranno il Centro di coordinamento civile-militare che supporterà la stabilizzazione a Gaza, ma non avranno soldati nella Striscia. Lo ha confermato l’ammiraglio Brad Cooper, comanante del Centcom, dopo la sua visita a un avamposto dell’Idf insieme con l’inviato americano Steve Witkoff.

15:06

Nyt: “In bunker Sinwar nota con istruzioni attaccare civili”

Le forze israeliane hanno trovato nel bunker in cui si nascondeva Muhammed Sinwar, fratello del potente Yahya, ucciso nel maggio scorso, una nota di sei pagine con istruzioni di attaccare civili israeliani. Lo rivela il New York Times citando fonti israeliane. Dopo averlo eliminato, l’Idf ha inviato una squadra speciale nel tunnel in cui l’allora dirigente di Hamas aveva cercato riparo. Lì i militari hanno trovato un computer non collegato a una rete e dunque sfuggito anche ai sofisticati tracciamenti delle comunicazioni del Movimento messi in campo da Israele. In memoria c’era l’immagine di una nota di sei pagine che secondo i servizi israeliani era stata scritta a mano in arabo da Yahya Sinwar, uno degli architetti dell’eccidio del 7 ottobre 2023. Nel testo, l’autore chiede ai combattenti di colpire soldati e comunità civili, di entrare in quartieri residenziali e kibbuts, e appiccare incendi. E di diffondere le immagini degli attacchi così da suscitare terrore negli israeliani e destabilizzare il paese. Sebbene non si parli esplicitamente di piani per rapire e uccidere cittadini israeliani, la nota dimostrerebbe secondo l’intelligence che Sinwar aveva esplicitamente ordinato ai suoi di prendere di mira i civili, mentre la leadership del gruppo ha più volte pubblicamente affermato i loro obbiettivi erano solo militari.

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15:04

Mantovano: “L’Italia ha costruito un ponte di pace con Gaza”

“C’è un modo di approcciarsi a Gaza, l’abbiamo visto nelle scorse settimane, polemico, chiassoso, sostanzialmente poco concludente. E c’è un modo per approcciarsi a Gaza più silenzioso, più nascosto, molto più rischioso perché comporta che si entri nel territorio. Un modo che richiede un gran lavoro di preparazione, che ha coinvolto non soltanto la Protezione Civile, ma anche il personale dei Ministeri degli Esteri, della Difesa, della Salute, e tanti altri protagonisti, ma che ha portato a un risultato importantissimo. Un risultato di pace e di speranza: condurre qui in Italia decine e decine di bambini che probabilmente sarebbero morti in quell’inferno, con loro i loro familiari”. Lo ha affermato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, alla cerimonia per il conferimento della benemerenza di protezione civile alle Centrali remote per il soccorso sanitario di Pistoia e Torino, per le attività svolte a favore delle popolazioni colpite da eventi emergenziali in Italia e all’estero. “Questo – ha aggiunto – è un ponte di pace che dall’Italia viene costruito verso una zona così disastrata, per far intendere che su quella zona non piovono soltanto bombe, non piove soltanto distruzione e fiamme, ma piove anche quella solidarietà di cui l’Italia è capace, anche grazie agli sforzi della Protezione Civile”.

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14:59

Capo Centcom conferma: “No soldati Usa a Gaza”

Gli Stati Uniti guideranno il Centro di coordinamento civile-militare che supporterà la stabilizzazione a Gaza, ma non avranno soldati nella Striscia. Lo ha confermato l’ammiraglio Brad Cooper, comanante del Centcom, doo la sua visita a un avamposto dell’Idf insieme con l’inviato americano Steve Witkoff. “I figli e le figlie d’America in uniforme stanno rispondendo alla chiamata a portare la pace in Medio Oriente secondo la direzione tracciata dal Comandante in capo in questo momento storico”, ha scritto in un post su X, “questo grande risultato sarà conseguito senza soldati Usa sul terreno”.

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14:24

Witkoff ad avamposto Idf per verifica ripiegamento a Gaza

L’inviato americano Stefe Witkoff e il comandante del Centcom, l’ammiraglio Brad Cooper, hanno visitato questa mattina un avamposto delle forze israeliane a Gaza per verificarne l’effettivo riposizionamento. Lo ha rivelato Fox News che ha avuto in esclusiva una foto della missione. Witkoff e Cooper erano accompagnati dal capo di stato maggiore dell’Idf, il generale Eyal Zamir.

14:03

Piantedosi: “Opposizione miope su Gaza, Governo equilibrato”

“Non devo fare di certo il difensore di ufficio del presidente del Consiglio, ma faccio presente che qualcuno ha definito i miliziani di Hamas ‘meritevoli di avere una comprensione’ o ha elevato chi affermava queste cose a riferimento morale ed etico, al punto di conferirgli dei premi e riconoscimenti”: a dichiararlo è il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, che durante la festa dell’Ottimismo organizzata da Il Foglio a Palazzo Vecchio ha fatto così allusione alla relatrice speciale dell’Onu per la Palestina, Francesca Albanese. Per il capo del Viminale a sinistra “qualcuno ha cavalcato il tema importante della Palestina, che ha scosso le coscienze anche a destra, senza che questo determinasse un cambiamento di paradigma nelle scelte degli elettori, come si è visto nelle Marche e in Calabria”. “Forse – aggiunge Piantedosi – c’è stata quantomeno una sottovalutazione in alcuni ambienti della sinistra, dell’opposizione, nello sposare alcune teorie e pratiche di alcuni testimonial improvvisati che facevano riferimento a messaggi fondamentalistici”. Con tutto questo, precisa il ministro, “non voglio dire che il Pd è fondamentalista. Quello che sta facendo il governo va molto bene, tutto sommato i dati, dall’occupazione al turismo, i temi classici economici, o della tenuta della società, fanno registrare che il governo sta facendo a pieno il suo compito”. Secondo Piantedosi, “i fatti hanno contraddetto e smentito questa scelta molto miope. Adesso si può dire che c’è una difficoltà ad ammettere l’importanza non solo del processo di pace avviato, ma anche dell’importanza che c’è stata da parte del governo italiano ad avere un approccio equilibrato al conflitto”.

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13:59

Wafa: “Diversi attacchi coloni a contadini in Cisgiordania”

Gruppi di coloni hanno lanciato attacchi in diversi luoghi della Cisgiordania, dove si sta svolgendo la raccolta delle olive. Lo ha riferito l’agenzia di stampa palestinese Wafa, precisando che aggressioni sono avvenute a Salfit nel nord, Burqa a nord di Ramallah, nella zona di Nablus e ad Aqraba. A Salfit, i coloni hanno aggredito i contadini, li hanno picchiati e hanno distrutto numerosi veicoli, sparando per costringerli ad andarsene. Stessa situazione a Burqa, a nord di Ramallah, dove li hanno spinti a lasciare i terreni e hanno sequestrato la loro attrezzatura. Nella zona di Nablus i coloni hanno attaccato i raccoglitori di olive nel villaggio di Jurish e nella città di Aqraba Qablan, così come nella città di Qablan e nei terreni di Aqraba. Ieri, un attacco nei terreni nella zona di Beita, a sud di Nablus, ha provocato 36 feriti e circa 15 veicoli sono stati incendiati. La stagione della raccolta delle olive è segnata ogni anni da aggressioni e violenze da parte dei coloni ai danni degli agricoltori palestinesi. Come riporta Wafa, dal 7 ottobre 2023 i coloni hanno effettuato un totale di 7.154 attacchi, facendo 33 morti in Cisgiordania. Secondo la Commissione per la resistenza al muro e agli insediamenti, sono anche stati danneggiati o distrutti un totale di 48.728 alberi, tra cui 37.237 ulivi.

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13:58

Media: “Ospedali israeliani si preparano per arrivo ostaggi”

Israele si sta preparando a ricevere i 20 ostaggi a Gaza che si ritiene siano vivi, “prima di mezzogiorno ora locale di lunedì”. Lo scrivono i corrispondenti della Bbc. “Uno degli ospedali destinati ad accoglierli ha organizzato una prova generale con attori che fingevano di essere ostaggi, e ha simulato una serie di scenari diversi”, riporta invece Nbc News. Al loro arrivo in ospedale, secondo le fonti, il primo passo sarà il ricongiungimento con le famiglie. Ci sono altri 26 ostaggi che si ritiene siano deceduti, mentre sono incerte le condizioni di altri due.

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13:46

Le prime immagini della devastazione della Striscia di Gaza. VIDEO

13:29

Unicef: “Oltre 56mila bambini hanno perso uno o entrambi i genitori”

“L’Unicef accoglie con favore il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, che offre speranza ai bambini palestinesi che hanno sofferto per due anni di una guerra terribile”. Lo dichiara la direttrice generale dell’Unicef Catherine Russell spiegando che l’Agenzia “ha più di 1.300 camion pronti a trasportare tende, prodotti alimentari, medicinali essenziali e vaccini, kit didattici e ricreativi, acqua e forniture igienico-sanitarie. Abbiamo personale e partner dedicati sul campo che stanno facendo la differenza nella vita dei bambini. Tutte le parti devono garantire che le operazioni umanitarie delle Nazioni Unite possano riprendere immediatamente e in sicurezza su larga scala”.

“È fondamentale che le parti rispettino i termini dell’accordo e garantiscano che il cessate il fuoco sia rispettato, mantenuto e porti a una pace duratura, e che tutti gli ostaggi nella Striscia di Gaza siano rilasciati in modo sicuro e dignitoso”, aggiunge Russell ricordando che “due anni di bombardamenti e combattimenti hanno provocato una devastazione catastrofica in tutta la Striscia di Gaza: secondo le stime, oltre 64.000 bambini sono stati uccisi o feriti e case, ospedali e scuole sono stati distrutti. I servizi essenziali sono collassati e le necessità umanitarie sono immense”.

“In alcune zone della Striscia di Gaza è stata dichiarata la carestia e l’intera popolazione sotto i cinque anni, 320.000 bambini, è a rischio di malnutrizione acuta. Più di 56.000 bambini hanno perso uno o entrambi i genitori. Tutti i bambini hanno vissuto eventi traumatici e interruzioni significative della loro istruzione. Il cessate il fuoco deve, finalmente, offrire agli operatori umanitari l’opportunità di fornire in modo sicuro la risposta massiccia all’interno della Striscia di Gaza che è così disperatamente necessaria”, conclude. 

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13:26

Protezione civile: “300mila tornati a Gaza City da tregua”

La protezione civile della Striscia, gestita da Hamas, stima che “300mila palestinesi” siano tornati a Gaza City dall’inizio della tregua, ma lamenta che non ci sono abbastanza tende o case per accogliere gli sfollati. Nelle ultime ore, si afferma, sono stati recuperati dalla macerie in tutta la Striscia 150 cadaveri ma mancano all’appello altre 9.500 persone considerate “disperse”. 

13:16

Idf, ucciso palestinese a Jenin, “ha lanciato ordigno”

Un 25enne palestinese è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco da militari israeliani a Jenin, nel nord della Cisgiordania, ieri sera. Secondo quanto riferito dall’Idf, il giovane ha lanciato un ordigno esplosivo contro i soldati, che hanno risposto aprendo il fuoco. La vittima è stata identificata dai media locali come Muhammad Adnan Yousef Salama.

12:50

Detenuti palestinesi trasferiti in 2 carceri per rilascio

In vista della liberazione degli ostaggi da parte di Hamas, i detenuti palestinesi destinati al rilascio sono stati trasferiti nelle prigioni di Ofer e Ketziot. Lo riferisce Haaretz, precisando che la prima è per coloro che saranno rilasciati in Cisgiordania mentre la seconda per coloro che andranno a Gaza o in Egitto.

12:27

Tajani: “Vedremo proposte su sanzioni ai ministri israeliani”

“Quando la Commissione europea farà le sue proposte al Consiglio, si vedrà. Lo scenario sta cambiando, però vediamo quali saranno le proposte della Commissione europea, perché è la Commissione europea che fa la proposta. Le sanzioni sono sempre comminate per quanto ci riguarda a livello comunitario, quindi aspettiamo le proposte e vediamo cosa accadrà. Toccherà a von der Leyen chiedere nuove sanzioni”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando della possibilità di sanzioni ad alcuni ministri israeliani a margine della cerimonia per i 35 anni della Commissione di Venezia.

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12:19

Hamas: “Israele non libererà due direttori ospedali Gaza”

Israele non scarcererà due medici palestinesi nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi a Gaza. Lo ha dichiarato alla Cnn una fonte di Hamas, rilanciata dal Times of Israel. Si tratta del dottor Hussam Abu Safiya, pediatra arrestato lo scorso anno, e del dottor Marwan al-Hams, direttore degli ospedali da campo di Gaza nominato da Hamas e arrestato a luglio. Israele ha arrestato Abu Safiya, direttore dell’ospedale Kamal Adwan nel nord di Gaza, insieme ad altre 240 persone durante un raid nella struttura medica nel dicembre 2024, sostenendo che Hamas la stesse utilizzando come centro di comando. L’esercito sospetta che fosse un membro di Hamas. L’ultima foto che lo ritrae, mentre in camice bianco cammina tra le macerie verso un carro armato israeliano, ha fatto il giro del mondo. Amnesty International ha lanciato un appello per la sua liberazione.

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12:00

Hamas: “Israele ha cambiato 100 nomi in lista detenuti”

“Israele ha cambiato quasi 100 nomi di prigionieri che voleva rilasciare. Ha modificato l’intera lista in modo astuto e sofisticato”. E’ quanto denunciato da una fonte di Hamas a Yedioth Ahronoth, accusando il premier israeliano Benjamin Netanyahu di averla “trasformata in una questione politica di ampio respiro in Israele”. Il gruppo militante palestinese lo ha capito “ma non c’era scelta”.

11:48

Tajani: “Contribuiremo alla nascita dello Stato palestinese”

Nel processo di ricostruzione di Gaza “ci sarà la parte della governance del nuovo territorio libero dalla guerra e quindi vedremo come poter dare un contributo anche per la costruzione del nuovo Stato palestinese. L’Italia, che è ben vista sia dagli israeliani sia dai palestinesi, potrà dare un contributo certo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Venezia per i 35 anni della Commissione di Venezia. “Ieri ho avuto una lunga telefonata anche con il segretario di Stato (americano, Marco) Rubio, ci sarà un altro vertice al Cairo con il presidente del Consiglio – ricorda Tajani -. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, intanto per gli aiuti umanitari che è la prima urgenza”. Poi “c’è la fase della ricostruzione, siamo pronti anche grazie all’esperienza che abbiamo, purtroppo, perché l’Italia è una zona sismica e abbiamo avuto realtà distrutte al 100%” e “siamo con le nostre imprese in grado di lavorare nel modo migliore”. Inoltre, prosegue Tajani, “siamo pronti anche per tutti gli aspetti sanitari. Con il ministro Bernini avevamo già pensato con il Rizzoli di Bologna, per esempio tutta la parte legata alle protesi, visto che ci sono tante persone che hanno avuto delle amputazioni, di poter dare un contributo. Continueremo ad accogliere palestinesi, adesso nei prossimi giorni arriveranno altri 150 studenti. Abbiamo aperto questo corridoio universitario”. Sul terreno “vedremo se ci sarà una missione internazionale, noi abbiamo già detto che siamo pronti a inviare o i carabinieri”, che già sono a Gerico e Rafah, “oppure l’esercito che ha già esperienza di territorio israeliano e dell’area con la missione Unifil”.

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11:48

Cnn: “Rilascio ostaggi forse in notte tra domenica e lunedì”

Secondo una fonte della Cnn, il rilascio degli ostaggi israeliani potrebbe avvenire nella notte tra domenica e lunedì ed è probabile che avvenga da diverse località.   La tempistica del rilascio non è ancora definita e potrebbe ancora cambiare, ma questa tempistica garantirebbe che gli ostaggi vengano liberati prima dell’arrivo in Israele del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, previsto per lunedì. Il termine di 72 ore per il rilascio degli ostaggi è lunedì a mezzogiorno, ora locale. Si ritiene che dei 48 ostaggi rimasti, 20 siano ancora vivi.

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11:47

Fonti Hamas a Sky News: “No a disarmo totale, integrati in polizia”

Hamas non vuole il disarmo completo e punta a integrare i suoi miliziani all’interno di una struttura militare palestinese: lo conferma un responsabile di Hamas, Basem Naim in una intervista a Sky News, nel quale ringrazia il presidente Donald Trump per gli sforzi compiuti nel raggiungimento di un accordo sulla prima fase del piano per la pace a Gaza. “Le armi saranno consegnate allo Stato palestinese, nessuno ha il diritto di negarci il diritto di resistere all’occupazione degli eserciti”, ha detto. Il responsabile ha ribadito la contrarietà di Hamas alla presenza di Tony Blair nel comitato di governance della Striscia: “Abbiamo ben presente il suo ruolo nell’uccisione di migliaia di innocenti civili, forse milioni, in Afghanistan e Iraq”.

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11:47

Ue: “Pronti a contribuire a pace, forniremo aiuti a Gaza”

“L’Ue è pronta a contribuire all’attuazione del piano globale per porre fine al conflitto di Gaza attraverso la varietà di strumenti a sua disposizione, sulla base del suo impegno di lunga data e del suo sostanziale sostegno alla pace nella regione. L’Ue continuerà a sostenere la fornitura rapida, sicura e senza ostacoli di aiuti umanitari, lavorando in stretta collaborazione con le agenzie delle Nazioni Unite e le Ong internazionali, e in conformità con il diritto internazionale”. Lo ha sottolineato l’Alto Rappresentante Kaja Kallas in una dichiarazione a nome dell’Ue.

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11:19

Media: “Hamas arresta collaboratori a Gaza”

Il network al Quds, affiliato a Hamas, afferma che il gruppo ha lanciato una campagna di arresti a Gaza per “colpire la rete di traditori e collaboratori”. Secondo le fonti, citate da Ynet, gli arresti sono stati compiuti nel nord della Striscia e hanno preso di mira gruppi rivali di Hamas.

11:15

Sanchez lunedì in Egitto per la cerimonia di firma accordo

Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, sarà presente lunedì 13 ottobre a Sharm El-Sheick alla cerimonia della firma ufficiale dell’accordo per porre fine al conflitto a Gaza. Alla cerimonia, prevista a mezzogiorno, è prevista la partecipazione di Stati Uniti, dei principali Paesi arabi e di alcuni europei, inclusa l’Italia.

11:04

Onu: “Ricevuto l’ok da Israele, da domani aiuti dentro Gaza”

L’Onu ha ricevuto il via libera da Israele per iniziare a far entrare massicci aiuti a Gaza a partire da domenica: lo afferma un funzionario delle Nazioni Unite all’Associated Press.   Gli aiuti includono 170.000 tonnellate che sono già state posizionate in Paesi vicini come Giordania ed Egitto. Nelle ultime 24 ore, funzionari delle Nazioni Unite e autorità israeliane hanno avviato una serie di discussioni sul volume di aiuti che le organizzazioni umanitarie possono portare e attraverso quali punti di ingresso. Le organizzazioni umanitarie come l’Unicef si dicono pronte a inviare aiuti: “Speriamo che tutti i valichi vengano aperti”.

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10:38

Media: “Summit pace in Egitto presieduto da Sisi e Trump”

La cerimonia di lunedì per la firma dell’accordo di pace tra Israele e Hamas sarà copresieduta dal presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi e da quello americano Donald Trump. Lo scrivono i media del Cairo, secondo i quali sono stati ufficialmente invitati i leader di Germania, Francia, Regno Unito, Qatar, Emirati arabi, Giordania, Turchia, Arabia Saudita, Pakistan e Indonesia. L’Italia sarà rappresentata dalla premier Giorgia Meloni. Il vertice, previsto a Sharm el Sheikh, è stato ieri al centro di un colloquio telefonico preparatorio tra il ministro degli Esteri del Cairo, Badr Abdel Aty, e l’omologo Usa Marco Rubio.

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10:37

Sanchez lunedì a Sharm per firma accordo su Gaza

Il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, sarà lunedi’ alla cerimonia di firma dell’accordo su Gaza tra Israele e Hamas, a Sharm el Sheikh. A quanto riferito da fonti dell’esecutivo spagnolo, Sanchez è stato invitato dal governo egiziano.

10:27

Hamas: “No disarmo completo né Blair a capo di Gaza” (2)

Naim ha dichiarato che Hamas non accettera’ il disarmo completo e le armi verranno consegnate solo all’esercito di uno Stato palestinese che dovra’ includere i membri del gruppo. “Nessuno ha il diritto di negarci il diritto di resistere all’occupazione”, ha sottolineato. Quanto all’ex premier britannico Tony Blair, indicato come l’uomo alla guida del ‘Consiglio di Pace’ che dovra’ supervisionare il governo di transizione temporaneo a Gaza, “purtroppo, noi palestinesi, arabi e musulmani e forse altri in tutto il mondo abbiamo un brutto ricordo di lui”. “Ricordiamo ancora il suo ruolo che ha causato migliaia o milioni di morti tra civili innocenti in Afghanistan e Iraq. Ricordiamo ancora molto bene di lui dopo aver distrutto l’Iraq e l’Afghanistan”, ha affermato Naim.

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10:14

Media: “Iniziata liberazione ergastolani palestinesi”

L’Idf ha iniziato a trasferire i prigionieri di sicurezza palestinesi che verranno rilasciati nell’ambito dell’accordo di pace di Trump: lo afferma la tv pubblica israeliana Kan. I detenuti saranno rilasciati da diverse prigioni: quelli rilasciati a Gaza o deportati attraverso il valico di Rafah sono stati trasferiti al carcere di Ketziot, mentre quelli che saranno rilasciati in Cisgiordania, 100 secondo le stime, saranno trasferiti al carcere di Ofer.

10:14

Trump: “Hamas sta radunando adesso gli ostaggi da liberare”

Il presidente Usa Donald Trump ha affermato che Hamas sta attualmente radunando gli ostaggi da liberare, aggiungendo che “si trovano in luoghi piuttosto difficili”. Quanto al piano di pace, dopo l’approvazione della prima fase, ha detto che “per in linea di massima c’è consenso” fra le parti su come funzioneranno le fasi successive, ma ha riconosciuto che “alcuni dettagli devono ancora essere definiti”. Lo scrive la Bbc.

10:13

Hamas: “No disarmo completo né Blair a capo di Gaza”

Hamas è disposta a farsi da parte a favore di un organismo palestinese che governi Gaza dopo la guerra, ma rimarrà “sul campo” e non accetterà il completo disarmo. Lo ha affermato Bassem Naim, un alto funzionario del gruppo militante palestinese, in un’intervista a Sky News.

09:25

Tajani: “Pronti a partecipare a sicurezza e ricostruzione Gaza”

“Siamo pronti a partecipare con i nostri militari a una missione di pace e sicurezza, con le nostre imprese a ricostruire Gaza partendo da scuole e ospedali”. Lo ha scritto il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X, riportando la lunga telefonata avuta con il segretario di Stato Usa Marco Rubio sul cessate il fuoco a Gaza. “L’Italia continuerà nel suo impegno umanitario per assistere la popolazione palestinese e lavorerà per garantire la sicurezza di Israele. Il governo italiano sarà pienamente impegnato al fianco degli Stati Uniti e degli altri partner europei e regionali per contribuire a creare le giuste condizioni di stabilità”, ha sottolineato il titolare della Farnesina.

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09:24

Tajani sente Rubio, insieme rapida attuazione piano Trump

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto una lunga telefonata con il segretario di Stato americano Marco Rubio sul cessate il fuoco a Gaza. “Lavoriamo insieme per una rapida attuazione del Piano di Pace del Presidente Trump, che prevede anche un pronto ritorno a casa degli ostaggi. Mi sono congratulato per l’efficacia dell’azione americana, un grande successo politico e diplomatico”, ha scritto il titolare della Farnesina su X.

09:16

Minacce Houthi a Israele dopo raid Idf in Libano

Hezam al-Asad, membro dell’ufficio politico dei ribelli yemeniti filo-iraniano Houthi, ha lanciato minacce contro Israele dopo un raid dell’Idf contro infrastrutture di Hezbollah nel Libano meridionale, in cui è morto un uomo e altri sette sono rimasti feriti. “I sionisti stanno attaccando la zona di Al-Musila, nel Libano meridionale. Sembra che vogliano tornare nei rifugi”, ha scritto su X in ebraico, facendo riferimento ai missili e droni lanciati dallo Yemen verso Israele.

08:59

Media: “200 soldati Usa in Israele per monitorare tregua” (2)

Secondo le fonti, l’esercito americano istituirà una task force multinazionale, denominata ‘Centro di controllo congiunto’, che probabilmente includerà anche militari di Egitto, Qatar, Turchia ed Emirati. Un alto funzionario ha detto che “nessuna forza statunitense entrerà a Gaza”. La task force sarà guidata dal Comando centrale Usa (Centcom) con sede nella regione e avrà lo scopo di supervisionare l’avanzamento dell’accordo di cessate il fuoco e di contribuire al coordinamento degli aiuti umanitari.

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08:49

Libano, un morto in raid Idf, Aoun condanna attacchi su civili (2)

“Ancora una volta, il Libano meridionale è stato bersaglio di una odiosa aggressione israeliana contro le installazioni civili, senza giustificazione né pretesto”, ha denunciato il presidente Aoun. “La gravità di quest’ultimo attacco risiede nel fatto che avviene dopo l’accordo di cessate il fuoco a Gaza”, ha sottolineato

08:47

Beirut condanna attacchi Idf: “Colpiti obiettivi civili”

Il presidente libanese Joseph Aoun ha condannato gli attacchi notturni di Israele, nei quali sono state colpite “strutture civili, on il bilancio di un morto”. “Ancora una volta, il Libano meridionale è stato bersaglio di un’aggressione israeliana odiosa contro installazioni civili, senza giustificazione né pretesto”, ha dichiarato Aoun. “La gravità è che avviene dopo l’accordo di cessate il fuoco a Gaza”. Secondo l’agenzia di stampa nazionale, gli aerei da guerra israeliani “hanno compiuto 10 raid contro depositi di bulldozer ed escavatori”.

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08:37

Media: “Kushner rappresentante Usa su ricostruzione Gaza”

Il genero del presidente Trump Jared Kushner rappresenterà gli Stati Uniti nelle discussioni sulla ricostruzione di Gaza. Lo ha riferito una fonte egiziana al quotidiano libanese Al Akhbar, affiliato a Hezbollah. “La sua presenza servirà da garanzia che Tel Aviv non ripeterà il suo tentativo di invasione di terra della Striscia di Gaza”, ha affermato la fonte.

08:37

Media: “200 soldati Usa in Israele per monitorare tregua”

Durante la notte, “truppe statunitensi hanno iniziato ad arrivare in Israele come parte di una forza che contribuirà a supervisionare il cessate il fuoco a Gaza”: lo scrive Abc News citando due funzionari. La squadra, di 200 unità, arriverà nel fine settimana dagli Stati Uniti e da altre basi in Medio Oriente. L’ammiraglio Brad Cooper, capo del comando centrale delle forze armate statunitensi, è arrivato ieri in Israele.

08:32

Libano, un morto in raid Idf, Aoun condanna attacchi su civili

Un uomo è morto e altri sette sono rimasti feriti in un attacco delle forze armate israeliane nel sud del Libano. Lo ha riferito il ministero della Salute di Beirut, precisando che la vittima è siriana. L’Idf ha confermato il raid, sostenendo di aver colpito macchinari pesanti di Hezbollah utilizzati per ricostruire le capacità operative del gruppo sciita filo-iraniano, in violazione degli accordi tra Israele e Libano. Da Beirut il presidente Joseph Aoun ha condannato l’attacco israeliano contro “installazioni civili”.

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08:13

Media: “Arrivano in Israele truppe Usa per monitorare tregua”

Primi arrivi in Israele dei 200 soldati Usa incaricati di supervisionare il cessate il fuoco a Gaza. Lo ha riferito ABC News, citando due funzionari, secondo i quali i soldati arriveranno tra oggi e domani, in aereo dagli Stati Uniti e da altre basi in Medio Oriente. A loro il compito di contribuire alla creazione di un centro di controllo congiunto e poi integrare tutte le altre forze di sicurezza che entreranno a Gaza, contribuendo anche al collegamento con l’esercito israeliano. Non previsto invece che i soldati Usa si rechino a Gaza.

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07:52

Gaza, Italia pronta a riprendere missione Eubam-Rafah al confine tra Egitto e la Striscia

L’Italia riprenderà il suo ruolo nell’imminente riapertura della missione civile Eubam-Rafah, al confine tra Egitto e Striscia di Gaza, nata su proposta di Israele e dell’Autorità Palestinese ormai 20 anni fa, nel 2005, per essere bloccata due anni dopo e poi riattivata brevemente lo scorso gennaio, nel pieno della guerra che ha distrutto la Striscia di Gaza.

Israele-Gaza, Italia pronta a riprendere missione Eubam-Rafah: cos'è

Israele-Gaza, Italia pronta a riprendere missione Eubam-Rafah: cos’èVai al contenuto

07:27

Tregua Gaza, quali Paesi potrebbero entrare nella forza multilaterale di pace? Gli scenari

Dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, nella Striscia di Gaza cresce l’attesa per la riapertura dei valichi di frontiera e l’ingresso degli aiuti umanitari alla popolazione. Nel frattempo, il ritiro dell’Idf pone la questione della sicurezza con diversi Stati che hanno dato la disponibilità a inviare forze di peacekeeping. Di questo si è parlato nella puntata del 10 ottobre di “Numeri”, approfondimento di Sky TG24

Gaza, quali Paesi potrebbero entrare nella forza multilaterale di pace

Gaza, quali Paesi potrebbero entrare nella forza multilaterale di paceVai al contenuto

07:08

Hamas insiste su liberazione Barghouti e Saadat

Hamas continua a insistere sui mediatori per ottenere la scarcerazione di alcuni leader palestinesi detenuti in Israele, tra cui Marwan Barghouti e Ahmad Saadat, la cui liberazione non è stata concordata nelle trattative per il cessate il fuoco. Lo ha dichiarato ad Al Jazeera un alto funzionario della fazione islamista, Mousa Abu Marzouk. “Il movimento sta insistendo sulla loro liberazione e i negoziati sono ancora in corso”, ha detto Marzouk. Hamas aveva in precedenza diffuso un comunicato nel quale assicurava il rispetto della “fase uno” del piano di pace, che prevede la riconsegna degli ostaggi israeliani a Gaza, vivi e morti. Abdullah Barghouti, Hassan Salama, Ibrahim Hamed e Abbas al-Sayyed figurano tra gli altri prigionieri di rilievo di cui Hamas chiede la scarcerazione.

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07:08

Media: “Nuovi aiuti a Gaza, a giorni riapre valico Rafah”

Domani entreranno nella Striscia di Gaza nuovi aiuti umanitari e altri beni di prima necessità, incluso il carburante. Lo ha annunciato un alto funzionario di Hamas, riporta Haaretz. Secondo le indiscrezioni, i mediatori hanno chiesto alla Israel Electric Corporation di prepararsi a riprendere la fornitura di energia elettrica all’enclave palestinese. E’ inoltre prevista, a metà della settimana prossima, la riapertura del valico di Rafah al transito di civili in entrambe le direzioni.

06:35

Media, ’19 palestinesi morti nonostante il cessate il fuoco’

I corpi di 155 palestinesi uccisi negli attacchi israeliani sono stati trasportati negli ospedali della Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, inclusi 135 i cui corpi sono stati recuperati da sotto le macerie, secondo quanto riportato da fonti mediche dopo la mezzanotte. Lo riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Le fonti hanno affermato che 19 palestinesi sono stati uccisi nei continui attacchi aerei israeliani in tutta la Striscia, nonostante l’annunciato accordo di cessate il fuoco, mentre una persona è deceduta per le ferite riportate in un precedente attacco. Secondo le stesse fonti, 16 persone sono state uccise quando aerei da guerra israeliani hanno bombardato una casa di proprietà della famiglia Ghabboun nel sud di Gaza City. Due palestinesi sono stati uccisi anche in un attacco aereo a sud di Khan Younis, sempre nel sud di Gaza. Gli ospedali della Striscia hanno ricevuto un gran numero di vittime: 43 corpi sono stati trasportati all’ospedale Al-Shifa, 60 all’ospedale Battista Al-Ahli di Gaza City, quattro all’ospedale Al-Awda di Nuseirat, 16 all’ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah e 32 all’ospedale Nasser di Khan Younis. Dall’ottobre 2023, oltre 67 mila palestinesi sono stati uccisi a Gaza, con circa 170 mila feriti, per lo più bambini e donne, a causa della guerra israeliana durata due anni contro la Striscia. Le massicce distruzioni, che hanno preso di mira abitazioni e infrastrutture, hanno inoltre portato allo sfollamento di centinaia di migliaia di persone.

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06:34

Idf, ‘colpite e smantellate strutture Hezbollah in sud Libano’

“L’Idf ha colpito e smantellato le infrastrutture terroristiche di Hezbollah nella zona del Libano meridionale, dove erano presenti macchinari utilizzati per ricostruire le infrastrutture terroristiche nell’area in cui si trovavano”. E’ quanto rendono noto su Telegram le forze armate israeliane. “L’organizzazione terroristica Hezbollah continua i suoi sforzi per ricostruire le infrastrutture terroristiche in tutto il Libano, sfruttando cinicamente la popolazione libanese come scudi umani – aggiunge l’Idf – La presenza dei macchinari e l’attività di Hezbollah nella zona costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano. L’Idf continuerà ad operare per rimuovere qualsiasi minaccia allo Stato di Israele”. 

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