NEW YORK, 5 NOVEMBRE 2025 – “Difendere l’integrità dell’informazione è una responsabilità collettiva e un pilastro della democrazia, della comprensione reciproca e di un efficace multitaleralismo”. Questo il messaggio portato oggi dall’Italia all’Onu nel dibattito generale della Quarta Commissione dell’Assemblea Generale.

La delegazione italiana ha avvertito che “in un momento di profondi cambiamenti del panorama informativo globale, la fiducia nelle istituzioni e nella cooperazione internazionale rischia di essere erosa da disinformazione, incitamento all’odio e uso improprio delle tecnologie emergenti, inclusa l’intelligenza artificiale”.

L’Italia condivide la convinzione, espressa nel recente Issue Brief on Information Integrity delle Nazioni Unite, secondo cui difendere l’integrità dell’informazione non è solo una sfida comunicativa, ma un imperativo sistemico, che richiede un approccio inclusivo e multi-stakeholder.

La delegazione ha elogiato il lavoro del Dipartimento per la Comunicazione Globale (DGC) sotto la guida della Sottosegretaria Generale Melissa Fleming, per il suo impegno nel rafforzare la coerenza e la credibilità dell’informazione a sostegno dell’intero sistema ONU, come illustrato nel rapporto del Segretario Generale.

Shared Lives, Shared Future

Nel suo intervento, la Rappresentanza italiana ha ricordato con orgoglio il sostegno offerto all’organizzazione della mostra “Shared Lives, Shared Future”, inaugurata il 20 ottobre dal Segretario Generale António Guterres.

L’esposizione, composta da oltre 200 immagini provenienti da tutti gli Stati membri, racconta l’impatto tangibile delle Nazioni Unite nella vita quotidiana delle persone, in ambiti che spaziano dalla pace e sicurezza allo sviluppo sostenibile, dai diritti umani al commercio internazionale e alla tutela dell’ambiente e della cultura.

“Attraverso queste immagini – ha sottolineato l’Italia -il Dipartimento per la Comunicazione Globale dell’Onu contribuisce a restituire concretezza e prossimità all’azione delle Nazioni Unite, mostrando come il multilateralismo operi ogni giorno a beneficio delle comunità”.

Sicurezza dei giornalisti: il dovere di proteggere

Richiamando le crescenti tensioni internazionali e il numero crescente di conflitti, l’Italia ha ribadito la necessità di garantire ai giornalisti e agli operatori dei media – testimoni essenziali della società – condizioni di sicurezza adeguate.

A tale scopo, lo scorso 26 settembre, la Farnesina ha organizzato il seminario di alto livello “Safe Journalists: the Need to Report, the Duty to Protect”, che ha fornito linee guida operative per la sicurezza nelle missioni sul campo.
Nel corso dell’incontro, l’Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha presentato le “Dieci Linee Guida per la Sicurezza dei Giornalisti”, offrendo a redazioni e associazioni professionali un modello concreto per la valutazione e mitigazione dei rischi.

Contro la disinformazione per una societa’ resiliente

Affrontando il tema della disinformazione, la delegazione italiana ha ribadito che l’approccio nazionale non è soltanto di tipo securitario, ma si basa sul coinvolgimento di tutti i settori della società.
I pilastri della strategia italiana sono: la promozione dell’alfabetizzazione digitale, il fact-checking e lo sviluppo del pensiero critico come strumenti per costruire società più resilienti.

“La disinformazione – ha osservato l’Italia – rappresenta una minaccia per le istituzioni democratiche e per la fiducia del pubblico nelle fonti di informazione. Solo un approccio partecipativo può rafforzare la coesione e la consapevolezza collettiva.”

L’Intelligenza Artificiale, potenzialita’ e sfide

Nel suo intervento, la delegazione ha poi affrontato il tema dell’intelligenza artificiale (IA), definendola “una delle trasformazioni tecnologiche più significative del nostro tempo”. L’Italia riconosce il potenziale dell’IA per l’innovazione, l’inclusività e il multilinguismo, ma ne evidenzia anche i rischi di amplificazione delle falsità e della manipolazione.

In linea con gli impegni assunti a livello nazionale ed europeo, Roma sostiene con forza la necessità di un’IA sicura, affidabile e antropocentrica, guidata da diritti umani, trasparenza e responsabilità. L’Italia ha inoltre lodato l’impegno del DGC nell’uso di strumenti di intelligenza artificiale per potenziare la traduzione e la comunicazione multilingue, preservando al contempo la diversità linguistica e culturale. (@OnuItalia)