\”Per la repubblica italiana è un grande piacere averla qui a Roma confermando la grande amicizia che lega Palestina e Italia\”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella incontrando al Quirinale il presidente palestinese Abu Mazen. \”L’Autorità nazionale palestinese è un interlocutore assolutamente fondamentale per l’Italia e la Comunita internazionale\”, ha aggiunto. Poi Abu Mazen da Meloni.
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L’Idf ha colpito \”diversi depositi di armi\” appartenenti all’unità di elite di Hezbollah \”costruite nel centro di aree popolate da civili\”.
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Gli approfondimenti:
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Nell’incontro con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen la premier Giorgia Meloni ha \”valorizzato il forte e costante impegno italiano sia nell’assistenza umanitaria alla popolazione civile – attraverso l’iniziativa ‘Food for Gaza’, le evacuazioni mediche e il ‘corridoio universitario’ – sia nella formazione delle forze di polizia e nel processo di riforme dell’Autorità palestinese\”. Lo riferisce la nota di Palazzo Chigi sull’incontro, al termine del quale, \”nel reiterare la necessità di lavorare a una soluzione politica duratura sulla base della prospettiva dei due Stati, è stato confermato che il Governo italiano, anche sulla base delle priorità indicate dall’Autorità Palestinese, sta lavorando a un pacchetto di aiuti umanitari e per la ricostruzione da presentare alla Conferenza su Gaza che l’Egitto intende convocare\”.
“,”postId”:”2d4087ba-8275-4184-992b-451575775fcd”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T18:00:00.539Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T19:00:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”“Modello IRA” per il disarmo di Hamas, cos’è e perché se ne parla per il futuro di Gaza”,”content”:”
Mentre regge – a fatica – il cessate il fuoco a Gaza, ci si interroga su quale possa essere il percorso della seconda fase del piano di Donald Trump verso la pace. E tra le diverse possibilità che sono state ventilate, si è parlato anche di un “modello IRA” per la fine della lotta armata di Hamas. Ma come si arrivò alla fine del conflitto in Irlanda del Nord, ed è davvero replicabile per far terminare la guerra che ha devastato la Striscia?
“,”postId”:”934c0f29-2c1b-4ae5-b477-749a8af3b288″,”postLink”:{“title”:”Gaza, cos’è il ‘modello IRA’ per il disarmo di Hamas”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/22/modello-ira-disarmo-hamas-gaza”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/828e8384f5802996ec60a202e356ad45c5737e11/skytg24/it/mondo/2025/10/22/modello-ira-disarmo-hamas-gaza/hero_getty_disarmo_hamas_ira.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-07T17:57:13.903Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T18:57:13+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Meloni a Abu Mazen: \”Attuare rapidamente il Piano di Trump\””,”content”:”
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il presidente della Palestina Abu Mazen. Come spiega una nota di Palazzo Chigi, nel corso del colloquio Meloni \”ha ribadito la necessità di consolidare il cessate il fuoco e di avviare la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza, procedendo rapidamente con la piena attuazione del Piano di Pace del Presidente Donald Trump, anche attraverso il disarmo di Hamas che non potrà avere alcun ruolo nel futuro del popolo\”.
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La Jihad Islamica Palestinese ha annunciato che consegnerà il corpo di un ostaggio israeliano questa sera. Il gruppo terroristico non ha identificato l’ostaggio né ha fornito altri dettagli. Lo riferisce la stampa israeliana. Al momento i corpi di sei ostaggi uccisi da Hamas dopo l’attacco del 7 ottobre 2023 sono ancora detenuti nella Striscia di Gaza.
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Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen ha lasciato Palazzo Chigi dopo l’incontro con la premier Giorgia Meloni, che è durato circa un’ora.
“,”postId”:”d3317782-9eb1-4834-bbc0-a1a3400a15c0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T15:39:14.985Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T16:39:14+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele: in Messico sventato attacco Iran ad ambasciatore”,”content”:”
Israele ha ringraziato le autorità del Messico per aver sventato un complotto dell’Iran teso ad assassinare l’ambasciatore israeliano nel Paese. Lo ha riferito il ministero degli Esteri israeliano, secondo cui \”i servizi di sicurezza e le forze dell’ordine messicani hanno sventato un complotto terroristico orchestrato dall’Iran per attentare alla vita dell’ambasciatore israeliano in Messico\”. Il ministero ha ringraziato i servizi di sicurezza messicani e ha assicurato che \”la comunita’ israeliana di sicurezza e intelligence continuera’ a lavorare instancabilmente e in piena collaborazione con le agenzie di sicurezza e intelligence di tutto il mondo per contrastare le minacce terroristiche provenienti dall’Iran e dai suoi rappresentanti contro obiettivi israeliani ed ebraici in tutto il mondo\”.
“,”postId”:”c276a9fc-2910-4537-9d4b-62b881dbca0a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T14:41:29.143Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T15:41:29+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Abu Mazen: \”Vogliamo vivere accanto Israele,ora ci riconosca\””,”content”:”
\”Siamo contrari alla guerra, all’odio, al terrorismo. Vogliamo vivere in un nostro stato accanto a Israele che abbiamo riconosciuto nell’88 e nel 93, con gli accordi di Oslo, come Stato e come territorio, ora anche Israele deve riconoscere a sua volta il nostro Stato e il nostro territorio\”. Lo ha detto il presidente palestinese Abu Mazen nel colloquio al Quirinale con il presidente Mattarella.
“,”postId”:”c57b09cd-96c9-4d6d-bb27-df359028f165″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T13:45:24.496Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T14:45:24+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Sventato traffico di armi con un drone dall’Egitto\””,”content”:”
L’esercito israeliano ha riferito di aver sventato un tentativo di contrabbando di armi proveniente dall’Egitto con l’uso di un drone. \”Stamattina la ricognizione dell’Idf ha avvistato un drone che attraversava il territorio israeliano da ovest con l’obiettivo di contrabbandare armi. Le truppe hanno intercettato il drone che trasportava tre fucili M16\” che \”sono stati consegnati ai servizi di sicurezza\”, ha affermato il portavoce militare. Ieri il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato \”zona militare chiusa\” l’area lungo il confine con l’Egitto con l’obiettivo di fermare il contrabbando di armi tramite i droni \”che fa parte della guerra a Gaza e mira ad armare i nostri nemici\”, ha spiegato.
“,”postId”:”4fdf087e-1c07-4153-bfb4-027d55d1318a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T13:05:06.398Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T14:05:06+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Unicef, 7 associazioni di magistrati e avvocati firmano accordo per Gaza”,”content”:”
Sette associazioni di magistrati, avvocati e procuratori dello Stato oggi a Roma, all’Istituto Sturzo, hanno aderito all’Accordo di collaborazione firmato lo scorso 24 settembre dall’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) e l’Unicef Italia per promuovere iniziative concrete a favore dell’infanzia e dell’adolescenza, sostenendo in particolare la campagna di raccolta fondi a favore dei bambini e delle bambine di Gaza. Le 7 Associazioni sono: Anma-Associazione Nazionale Magistrati Amministrativi, presieduta da Giuseppina Adamo; Amcds-Associazione tra i Magistrati del Consiglio di Stato, presieduta da Roberto Chieppa; Co.n.m.a-Comitato Nuova Magistratura Amministrativa, presieduta da Fabrizio d’Alessandri, Anmt-Associazione Nazionale Magistrati Tributari, presieduta da Alessandro La Rosa; Auaps-Associazione Unitaria Avvocati e Procuratori dello Stato, presieduta da Pietro Garofoli; Ammi-Associazione Magistrati Militari, presieduta da Filippo Verrone; Amt- Associazione Magistrati Tributari, presieduta da Daniela Gobbi. Alla firma erano presenti il presidente dell’Unicef Italia Nicola Graziano e il segretario generale dell’Anm Rocco Maruotti, oltre ai rappresentanti delle Associazioni. \”Ribadiamo il nostro impegno sociale, all’interno di una collaborazione più ampia con i colleghi di tutte le magistrature, che ringrazio per la disponibilità e il confronto proficuo. Mettiamo al centro un’iniziativa solidale rivolta ai bambini di Gaza, che vivono un vero e proprio dramma quotidiano. E’ la nostra piccola parte al fianco di Unicef\”, ha sottolineato il presidente dell’Anm Cesare Parodi. \”Vorrei ringraziare l’Anm e le Associazioni per la grande sensibilità mostrata nell’avere scelto di sostenere i programmi dell’Unicef per i bambini e gli adolescenti di Gaza – ha aggiunto il presidente Graziano -. Ora dobbiamo fare in modo che gli aiuti umanitari possano aumentare e raggiungere la Striscia di Gaza in modo sicuro, rapido e senza ostacoli\”.
“,”postId”:”228a9b38-00e9-4d70-9bdc-87d10e6a1776″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T12:44:59.056Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T13:44:59+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Mattarella a Abu Mazen: \”Anp interlocutore fondamentale\””,”content”:”
\”Per la repubblica italiana è un grande piacere averla qui a Roma confermando la grande amicizia che lega Palestina e Italia\”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella incontrando al Quirinale il presidente palestinese Abu Mazen. \”L’Autorità nazionale palestinese è un interlocutore assolutamente fondamentale per l’Italia e la Comunita internazionale\”, ha aggiunto.
“,”postId”:”5495c23c-c47a-4d4e-99fb-0564f76e8137″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T12:32:34.873Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T13:32:34+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Mattarella riceve Abu Mazen al Quirinale”,”content”:”
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sta ricevendo al Quirinale il presidente della Palestina Abu Mazen.
“,”postId”:”224c1ed0-386e-4345-9848-0d5fa6713e3c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T11:53:07.695Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T12:53:07+0100″,”altBackground”:false,”title”:”La questione israelo-palestinese, cos’è e come è nata”,”content”:”
L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui finora non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. Ultimo, il piano Usa accettato dalle due parti (anche se solo per quanto riguarda la prima fase) nell’ottobre del 2025.
“,”postId”:”3eff9ebc-d623-48e4-9423-c10bbf435dea”,”postLink”:{“title”:”La questione israelo-palestinese, cos’è e come è nata”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/questione-palestinese”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/69f22a4c6599ba2f11dc3c68087d075a2aa44092/skytg24/it/mondo/approfondimenti/israele-palestina-conflitto/israele_getty.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-07T11:37:01.407Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T12:37:01+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Le Idf uccidono due palestinesi in Cisgiordania: \”Lanciate molotov\””,”content”:”
L’esercito israeliano ha dichiarato di aver ucciso due sospetti che, secondo quanto riferito, avrebbero lanciato bombe Molotov durante la notte nel villaggio occupato di al Judeira, in Cisgiordania. Il ministero della Salute palestinese ha identificato i morti come due ragazzi di 16 anni. \”La scorsa notte… due terroristi sono stati identificati mentre accendevano e lanciavano bombe Molotov verso una strada civile principale\” nel villaggio a nord di Gerusalemme, ha dichiarato l’esercito in un comunicato aggiungendo che l’unità militare schierata nella zona ha \”eliminato\” gli individui. L’esercito ha pubblicato un video delle telecamere di sorveglianza in cui si vedono due individui lanciare un oggetto in fiamme oltre un muro simile a quello che separa la zona vicino ad al Judeira da una strada utilizzata dagli israeliani. Sebbene si trovi in Cisgiordania, occupata da Israele dal 1967, al Judeira è circondata da strade e terreni che sono di fatto annessi da Israele. Il ministero della salute palestinese con sede a Ramallah ha identificato i due individui come Mohammed Ateem e Mohammed Qasim, entrambi sedicenni. In una dichiarazione, il ministero ha aggiunto che l’esercito israeliano ha recuperato i corpi dei due adolescenti.
“,”postId”:”7cc936f0-fda8-4f44-86c1-f809c04d69f0″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T11:28:01.691Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T12:28:01+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Gb revoca le sanzioni al presidente della Siria “,”content”:”
Il Regno Unito ha formalizzato la revoca delle sanzioni contro l’attuale presidente della Siria, Ahmad al-Sharaa, già noto con il nome di Abu Mohammad al-Jolani per il suo passato di di leader jihadista legato nel conflitto contro il governo di Bashar al-Assad prima all’Isis e poi ad Al Qaida. Lo riporta il sito del governo di Keir Starmer. La revoca arriva dopo quella annunciata dall’Onu la settimana scorsa, alla vigilia di un incontro negli Usa fra Jolani e Donald Trump, e dopo che Londra aveva già cancellato le sue sanzioni allo Stato siriano post Assad.
“,”postId”:”48e90971-5622-4ca9-a77f-6131268e13da”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T11:15:36.483Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T12:15:36+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele chiude i valichi di Kerem Shalom e Al-Awja “,”content”:”
Questa mattina Israele ha chiuso i valichi di frontiera di Kerem Shalom e Al-Awja con l’Egitto e la Striscia di Gaza, bloccando l’ingresso degli aiuti umanitari. Lo fa sapere la Mezzaluna rossa egiziana, spiegando che la chiusura è stata motivata con la giornata festiva sia in Israele che in Egitto. Ieri 320 camion erano entrati nella Striscia ma molti altri restano ammassati nel parcheggio fuori dal valico di frontiera di Rafah e non sono stati trasportati ai valichi di Keram Shalom e Al-Awja, nonostante il convoglio dovesse essere inviato questa settimana.
“,”postId”:”4e72208f-6870-48ee-96d3-2dd8dfe00586″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T11:08:59.745Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T12:08:59+0100″,”video”:{“videoId”:”1049601″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/trump-kazakistan-negli-accordi-di-abramo-1049601″},”altBackground”:true,”title”:”Trump: \”Il Kazakistan negli accordi di Abramo\”. VIDEO”,”postId”:”91f4591e-a175-474e-840d-d6c76e47b160″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T10:33:07.321Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T11:33:07+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo”,”content”:”
La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l’altra sotto Hamas. L’ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.
“,”postId”:”a0b01f9e-1921-4fd6-b2bf-dc7b2604d36b”,”postLink”:{“title”:”Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/26/gaza-divisa-piano-usa”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/9faf2e0b46696ee98815577a8eae52def9ec7585/skytg24/it/mondo/2025/10/26/gaza-divisa-piano-usa/ansa-getty-trump-hamas-gaza.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-07T09:55:48.982Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T10:55:48+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Ambasciatore d’Israele deplora contestazioni al concerto di Parigi”,”content”:”
”I francesi ne hanno abbastanza” della strumentalizzazione del conflitto israelo-palestinese a fini politici: lo ha dichiarato l’ambasciatore di Israele in Francia, Joshua Zarka, deplorando le contestazioni di ieri sera durante un concerto dell’Orchestra Filarmonica di Israele nella capitale francese. ”Quello che abbiamo visto ieri è davvero la dimostrazione che i francesi ne hanno abbastanza, perché non appena quei mascalzoni hanno tirato fuori i fumogeni, il pubblico ha reagito”, ha detto Zarka, che era presente al concerto. Il diplomatico ha spiegato che la reazione non è stata solo di spettatori \”ebrei\” ma del pubblico in generale. Per lui, ieri, si è assistito ad un ”sussulto. La gente ne ha abbastanza di manifestazioni artefatte, rivendicazioni di un gruppo politico che non crede a niente fatta eccezione per la propria vita politica, che utilizza un conflitto terribile in corso nel mio Paese\”. Un riferimento, in particolare, alla France Insoumise, la sinistra radicale di Jean-Luc Mélenchon. E ancora: ”E’ triste che questi individui abbiano scelto di rovinare tutto per niente”. Zarka si è rammaricato per essere dovuto andare via prima della fine per motivi di sicurezza. L’orchestra ha interpretato l”Hatikva, l’inno nazionale israeliano che significa Speranza: ”Una improvvisazione commovente”. Dopo i fatti di ieri sera quattro persone sono state poste in stato di fermo dalla polizia francese.
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Mentre regge – a fatica – il cessate il fuoco a Gaza, ci si interroga su quale possa essere il percorso della seconda fase del piano di Donald Trump verso la pace. E tra le diverse possibilità che sono state ventilate, si è parlato anche di un “modello IRA” per la fine della lotta armata di Hamas. Ma come si arrivò alla fine del conflitto in Irlanda del Nord, ed è davvero replicabile per far terminare la guerra che ha devastato la Striscia?
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\”Dobbiamo prendere sul serio ogni segnalazione\”, ha sottolineato il portavoce Kurt Verwilligen. Il governo del Belgio, tra l’altro, aveva convocato nella giornata di ieri, una riunione d’urgenza per affrontare quello che il ministro della Difesa ha definito un \”attacco coordinato\”. Si tratta del secondo avvistamento nell’arco di pochi giorni
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L’ex procuratrice capo militare israeliana Yifat Tomer-Yerushalmi, che si è dimessa la settimana scorsa ammettendo di aver fatto trapelare ai media il video degli abusi su un detenuto palestinese da parte di soldati e arrestata domenica, è stata scarcerata e posta agli arresti domiciliari per 10 giorni, con il divieto di contattare gli altri coinvolti nell’inchiesta per un periodo di 55 giorni. È accusata di aver tentato di ostacolare un’indagine sulla fuga di notizie. Stamattina, riferisce Channel 12, è stato inoltre ritrovato da una bagnante sulla spiaggia di Hof Hatzuk a Herzliya, a nord di Tel Aviv un telefono cellulare che secondo quanto riferito da un ufficiale della polizia israeliana appartiene all’ex procuratrice militare. Il dispositivo, trovato acceso e immerso parzialmente in acqua, è stato consegnato alla polizia per ulteriori accertamenti. L’altra funzionaria era scomparsa domenica scorsa sulla costa di Tel Aviv per diverse ore, portando la polizia a temere che si fosse tolta la vita. Quando è stata ritrovata a Herzliya, gli agenti non erano riusciti a localizzare il suo telefono e ora sospettano che l’incidente possa essere stato un tentativo di suicidio inscenato.
“,”postId”:”54ab85ec-6a5c-42bf-81a6-e0ab7d4f491c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T08:55:41.777Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T09:55:41+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Onu: \”Necessario riconoscere crimine di ecocidio\””,”content”:”
A Gaza, dal 2023 sono scomparse il 97% delle colture arboree, il 95% degli arbusti e l’82% delle colture annuali. L’acqua è contaminata da munizioni e liquami e 61 milioni di tonnellate di detriti devono essere rimossi per non aggravare la contaminazione. In Siria la distruzione della diga di Kakhovka ha allagato più di 600 km² di terreno, mentre ad Haiti l’erosione e l’inquinamento delle acque minacciano la diffusione del colera. E’ quanto ha denunciato, al consiglio di sicurezza dell’Onu, il direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep), Inger Andersen, secondo cui le guerre lasciano dietro di sé città in rovina e popoli distrutti, ma anche terre morte, fiumi inquinati, campi aridi. Mentre i disastri naturali alimentano le rivalità per l’acqua o la terra e la guerra distrugge gli ecosistemi, secondo Andersen, si sta affermando un nuovo circolo vizioso: l’ambiente diventa sia vittima che vettore dell’insicurezza globale. Il cambiamento climatico è dunque un fattore che si aggiunge alle tensioni religiose, etniche o territoriali, le avvelena e fa precipitare le crisi. Dalle pianure del Sahel agli altopiani afghani, la scarsità d’acqua, la perdita di raccolti e gli incendi boschivi stanno causando massicci sfollamenti e nuove rivalità. E il vuoto giuridico di fronte a queste devastazioni non aiuta, ha denunciato Charles C. Jalloh, membro della Commissione di diritto internazionale. E’ necessario quindi colmare le lacune del sistema includendo gli attacchi massicci alla natura nel diritto penale internazionale riconoscendo il crimine di ecocidio allo stesso modo dei crimini di guerra o dei crimini contro l’umanità. Jalloh ha inoltre proposto la creazione di un meccanismo delle Nazioni Unite per monitorare e compensare i danni ambientali legati ai conflitti. In conclusione è stato detto \”proteggere il pianeta significa evitare che la guerra metta radici nella terra\”.
“,”postId”:”1f593672-a906-4b8c-ac41-a19f63fc1aaf”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T08:42:43.020Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T09:42:43+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Idf: \”Uccisi 2 palestinesi in Cisgiordania mentre lanciavano molotov su autostrada\””,”content”:”
Due palestinesi che ieri sera hanno lanciato una molotov su un’autostrada nei pressi di Ramallah, in Cisgiordania, sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco dalle truppe. Lo ha reso noto l’esercito israeliano. Le Idf hanno dichiarato che i soldati della 636th Combat Intelligence Collection Unit si trovavano vicino al villaggio palestinese di al-Judeira quando hanno identificato i due sospettati. Pochi secondi dopo che i due palestinesi avevano dato fuoco a una bomba incendiaria e l’avevano lanciata, sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco, ha dichiarato l’esercito.
“,”postId”:”be7ebc47-6741-4a1f-963b-650997f9f49b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T08:16:00.829Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T09:16:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Ex avvocato Idf agli arresti domiciliari, indagini su telefonino ritrovato”,”content”:”
Cinque giorni dopo il suo arresto, un giudice ha disposto che l’ex procuratore generale militare Yifat Tomer-Yerushalmi venga rilasciata e sottoposta agli arresti domiciliari per un periodo di 10 giorni. A Tomer-Yerushalmi è vietato contattare chiunque sia coinvolto nel caso per 55 giorni. Intanto, è stato ritrovato in mare vicino a Cliff Beach, a Netanya, un telefono cellulare, che la polizia non esclude possa appartenere all’ex avvocato. \”Non è impossibile che sia suo\”, hanno dichiarato gli agenti, mentre si apprestano ad accertare se il dispositivo mobile appartenga effettivamente alla donna. \nTomer-Yerushalmi è sospettata di frode, abuso d’ufficio, ostruzione della giustizia e divulgazione illegale di materiale in merito al suo ruolo nella fuga di notizie ai media di un video che mostrava soldati dell’Idf mentre torturavano un detenuto di Gaza presso il centro di detenzione di Sde Teiman l’anno scorso.
“,”postId”:”5541feca-1774-4c1b-93b8-da72aa711b47″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T07:48:41.472Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T08:48:41+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Katz: \”Ordinato a Idf distruggere fino all’ultimo tunnel di Gaza\””,”content”:”
Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha ordinato all’esercito di distruggere tutti i tunnel di Hamas nella Striscia di Gaza. \”Fino all’ultimo tunnel. Ho dato ordine all’Idf di demolire e distruggere tutti i tunnel terroristici a Gaza. Se non ci sono tunnel, non c’è Hamas\”, ha scritto su X. Nei tunnel all’interno della Linea Gialla, sotto la zona di controllo dell’Idf nel sud della Striscia, sarebbero rimasti circa 200 miliziani di Hamas. Gli Stati Uniti premono su Israele affinché fornisca loro un passaggio sicuro per uscirne in cambio del disarmo, ma lo Stato ebraico si oppone.
“,”postId”:”0efd1976-a335-40b5-a52f-bab4ec34af9f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T07:37:54.307Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T08:37:54+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Abu Mazen, oggi gli incontri a Roma con Mattarella e Meloni”,”content”:”
Il presidente della Palestina sarà al Quirinale alle 12.30 ricevuto dal capo dello Stato. Nel pomeriggio, alle 15, andrà a Palazzo Chigi per il faccia a faccia con la premier. Ieri l’incontro in Vaticano con Papa Leone XIV, che ha confermato come occorra \”perseguire la prospettiva della soluzione a due Stati\”
“,”postId”:”55d20615-12ab-4afb-8092-cd135d3e5791″,”postLink”:{“title”:”Abu Mazen, oggi gli incontri a Roma con Mattarella e Meloni”,”url”:”https://tg24.sky.it/politica/2025/11/07/abu-mazen-meloni-mattarella”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/c520a7dfc5bdf8ccbfb813cd119a89aba8b38623/skytg24/it/politica/2025/11/07/abu-mazen-meloni-mattarella/abu_mazen_meloni_mattarella_getty.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-07T07:32:05.484Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T08:32:05+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Iran condanna gli attacchi israeliani in Libano”,”content”:”
L’Iran ha condannato con forza quelli che ha definito \”selvaggi\” attacchi israeliani contro il Libano, dopo gli attacchi di ieri a obiettivi Hezbollah. Il ministero degli Esteri iraniano ha esortato \”le Nazioni Unite, la comunità internazionale e i paesi della regione a contrastare il bellicismo\” di Israele, porgendo al contempo \”le condoglianze per il martirio dei cittadini libanesi durante i selvaggi attacchi\”.
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L’Iran ha condannato quelli che ha definito \”selvaggi\” attacchi israeliani contro il Libano, dopo che ieri Israele ha colpito obiettivi appartenenti al movimento Hezbollah, sostenuto da Teheran. In una dichiarazione, il ministero degli Esteri iraniano ha esortato \”le Nazioni Unite, la comunità internazionale e i paesi della regione a contrastare il bellicismo\” di Israele, porgendo al contempo \”le condoglianze per il martirio dei cittadini libanesi durante i selvaggi attacchi\”.
“,”postId”:”b13496b6-ea5b-40fa-b4c8-1c31c2a347ca”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T07:25:22.943Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T08:25:22+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Gaza, il nuovo piano Usa: ipotesi divisione della Striscia in due parti. Cosa sappiamo”,”content”:”
La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l’altra sotto Hamas. L’ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.
“,”postId”:”38a5d1bd-f8e3-4e5c-9f4a-460d67a29d69″,”postLink”:{“title”:”Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/26/gaza-divisa-piano-usa”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/9faf2e0b46696ee98815577a8eae52def9ec7585/skytg24/it/mondo/2025/10/26/gaza-divisa-piano-usa/ansa-getty-trump-hamas-gaza.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-07T06:54:35.275Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T07:54:35+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Accordi di Abramo, Trump non esclude visita in Kazakistan”,”content”:”
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che potrebbe visitare il Kazakistan, ultimo Paese a unirsi agli Accordi di Abramo. \”E’ del tutto possibile\”, ha dichiarato Trump a un giornalista quando gli è stato chiesto se potesse diventare il primo presidente degli Stati Uniti in carica a visitare il Kazakistan. Il tycoon ha elogiato il Kazakistan, dicendo che \”ha ricche risorse naturali e un grande presidente\”. Le dichiarazioni sono arrivate ieri sera mentre Trump a Washington ospitava un vertice con i leader dell’Asia centrale.
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Il ministro della Difesa Katz ha ordinato all’esercito (Idf) di distruggere \”tutti i tunnel del terrore\” a Gaza. \”Se non ci sono tunnel, non c’è Hamas\”, ha scritto lo stesso Katz su X.
“,”postId”:”1ba153e3-65b6-45c4-be78-c2c1717481f5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T06:41:40.347Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T07:41:40+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Accordi di Abramo, cosa sono e cosa prevedono”,”content”:”
Nel 2020 gli sforzi diplomatici hanno portato a una serie di intese con l’obiettivo di normalizzare le relazioni tra Israele e diversi Paesi arabi. Gli accordi furono mediati dagli Usa durante la prima presidenza di Donald Trump. L’escalation in Medio Oriente degli ultimi due anni ha più volte fatto vacillare gli accordi. Ecco cosa sapere.
“,”postId”:”482af331-e2f4-402b-bf5f-f1e8f7933f8f”,”postLink”:{“title”:”Accordi di Abramo, cosa sono e cosa prevedono”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/accordi-di-abramo-“,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/15d42a4e6811cbecf48af319d8e2dcb698fa68dd/skytg24/it/mondo/approfondimenti/accordi-di-abramo-/accordi_abramo_getty.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-11-07T06:40:43.262Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T07:40:43+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Trump: \”Kazakistan aderirà agli Accordi di Abramo\””,”content”:”
Donald Trump ha dichiarato che il Kazakistan aderirà agli Accordi di Abramo per normalizzare le relazioni tra Israele e le nazioni a maggioranza musulmana. L’annuncio del presidente degli Stati Uniti arriva dopo che Trump ha avuto una chiamata con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e con il presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev. \”Presto annunceremo una cerimonia di firma per renderlo ufficiale, e ci sono molti altri Paesi che cercano di unirsi a questo club della ‘forza’\”, ha scritto Trump su Truth Social. Il governo kazako ha dichiarato in una nota che la questione è nella fase finale dei negoziati, aggiungendo che \”la nostra prevista adesione agli Accordi di Abramo rappresenta una naturale e logica continuazione del corso di politica estera del Kazakistan, fondato sul dialogo, sul rispetto reciproco e sulla stabilità regionale\”.
\n\n”,”postId”:”7204007e-715a-4c22-9d99-25e078d9a26d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T06:20:16.076Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T07:20:16+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Katz: \”Hamas non esiste senza i tunnel, li elimineremo tutti\””,”content”:”
\”Ho ordinato alle Idf di eliminare tutti i tunnel terroristici nella Striscia di Gaza. Fino all’ultimo tunnel. Se non ci sono tunnel, non c’è Hamas\”. Lo ha scritto su X il ministro della Difesa Israel Katz.
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Due giovani di circa 25 anni sono rimasti gravemente feriti a causa un accoltellamento vicino al London Ministore, nel centro di Tel Aviv. Lo riferiscono i media israeliani. I due sono stati portati all’ospedale Ichilov della città. La polizia ha aperto un’indagine.
\n”,”postId”:”73d6ca20-f93f-47df-9678-bf8c5b8314c4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T05:40:50.354Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T06:40:50+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Abu Mazen: \”Da Santa Sede, Italia e Ue ruolo essenziale per la pace\””,”content”:”
La Santa Sede, come anche l’Italia e l’Unione Europea, \”hanno ruoli essenziali e complementari nel sostegno a una pace giusta. Apprezziamo le posizioni umanitarie e politiche dell’Europa, il ruolo dell’amica Italia negli aiuti, nello sviluppo e nella sicurezza, e le posizioni morali della Santa Sede\”. Lo afferma Abu Mazen in una intervista ad Avvenire, dopo l’udienza con Papa Leone e alla vigilia dell’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni. Tra amarezza, denuncia e speranza il leader novantenne guarda anche al futuro, consegnando le linee guida per affrontare la crisi non solo di Gaza ma di tutta la Terra Santa. \”Le comunicazioni politiche dirette tra noi e il governo israeliano sono pressoché inesistenti da anni – ha detto nell’intervista a firma di Nello Scavo e Roberto Cetera, anticipata sul sito di Avvenire e domani in versione integrale sul giornale -, a causa delle politiche estremiste dell’attuale esecutivo, che ha rifiutato gli impegni precedenti e ha continuato con la colonizzazione, con gli attacchi delle forze di occupazione e dei coloni contro il popolo palestinese, con il soffocamento dell’economia e il trattenimento delle entrate palestinesi, che superano i tre miliardi di dollari.
“,”postId”:”f008d7f4-6151-4bed-bbd1-88bf26793fa4″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-11-07T05:40:11.266Z”,”timestampUtcIt”:”2025-11-07T06:40:11+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Trump: \”Forza di stabilizzazione sul terreno a Gaza molto presto\””,”content”:”
La forza internazionale per la stabilizzazione a Gaza sarà sul terreno \”molto presto\”: lo ha detto il presidente americano Donald Trump. \”Diversi paesi si sono offerti volontari per intervenire in caso di problemi con Hamas, ad esempio, o di qualsiasi altro problema\”, ha aggiunto Trump durante una conferenza stampa a margine di un incontro diplomatico alla Casa Bianca con i leader dell’Asia centrale. Mercoledì gli Stati Uniti hanno presentato ai paesi partner una bozza di risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite volta a sostenere il piano di pace di Trump per Gaza, che include il dispiegamento di una forza internazionale. L’ambasciatore Mike Waltz ha convocato mercoledì i dieci membri eletti del Consiglio, nonché diversi partner regionali (Egitto, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Turchia), sottolineando che ciò dimostra un \”sostegno regionale\” al testo. Secondo fonti diplomatiche, diversi paesi hanno già manifestato la loro disponibilità a partecipare a questa forza di stabilizzazione (Isf), in particolare l’Indonesia, ma insistono su un mandato del Consiglio di sicurezza Onu per l’effettivo dispiegamento di truppe nel territorio palestinese. Questa forza è prevista dall’accordo che ha portato a un fragile cessate il fuoco il 10 ottobre, dopo due anni di guerra devastante innescata dall’offensiva di Hamas. Secondo i termini di questo accordo, sarà composta da una coalizione fatta in gran parte da paesi arabi e musulmani e schierata a Gaza per supervisionare la sicurezza durante il ritiro dell’esercito israeliano.
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Questa mattina Israele ha chiuso i valichi di frontiera di Kerem Shalom e Al-Awja con l’Egitto e la Striscia di Gaza, bloccando l’ingresso degli aiuti umanitari. Lo fa sapere la Mezzaluna rossa egiziana, spiegando che la chiusura è stata motivata con la giornata festiva sia in Israele che in Egitto.
“Per la repubblica italiana è un grande piacere averla qui a Roma confermando la grande amicizia che lega Palestina e Italia”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella incontrando al Quirinale il presidente palestinese Abu Mazen. “L’Autorità nazionale palestinese è un interlocutore assolutamente fondamentale per l’Italia e la Comunita internazionale”, ha aggiunto. Poi Abu Mazen da Meloni.
L’Idf ha colpito “diversi depositi di armi” appartenenti all’unità di elite di Hezbollah “costruite nel centro di aree popolate da civili”.
Gli approfondimenti:
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4 minuti fa
Nell’incontro con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen la premier Giorgia Meloni ha “valorizzato il forte e costante impegno italiano sia nell’assistenza umanitaria alla popolazione civile – attraverso l’iniziativa ‘Food for Gaza’, le evacuazioni mediche e il ‘corridoio universitario’ – sia nella formazione delle forze di polizia e nel processo di riforme dell’Autorità palestinese”. Lo riferisce la nota di Palazzo Chigi sull’incontro, al termine del quale, “nel reiterare la necessità di lavorare a una soluzione politica duratura sulla base della prospettiva dei due Stati, è stato confermato che il Governo italiano, anche sulla base delle priorità indicate dall’Autorità Palestinese, sta lavorando a un pacchetto di aiuti umanitari e per la ricostruzione da presentare alla Conferenza su Gaza che l’Egitto intende convocare”.
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21 minuti fa
Mentre regge – a fatica – il cessate il fuoco a Gaza, ci si interroga su quale possa essere il percorso della seconda fase del piano di Donald Trump verso la pace. E tra le diverse possibilità che sono state ventilate, si è parlato anche di un “modello IRA” per la fine della lotta armata di Hamas. Ma come si arrivò alla fine del conflitto in Irlanda del Nord, ed è davvero replicabile per far terminare la guerra che ha devastato la Striscia?
24 minuti fa
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il presidente della Palestina Abu Mazen. Come spiega una nota di Palazzo Chigi, nel corso del colloquio Meloni “ha ribadito la necessità di consolidare il cessate il fuoco e di avviare la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza, procedendo rapidamente con la piena attuazione del Piano di Pace del Presidente Donald Trump, anche attraverso il disarmo di Hamas che non potrà avere alcun ruolo nel futuro del popolo”.
17:29
La Jihad Islamica Palestinese ha annunciato che consegnerà il corpo di un ostaggio israeliano questa sera. Il gruppo terroristico non ha identificato l’ostaggio né ha fornito altri dettagli. Lo riferisce la stampa israeliana. Al momento i corpi di sei ostaggi uccisi da Hamas dopo l’attacco del 7 ottobre 2023 sono ancora detenuti nella Striscia di Gaza.
17:25
Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen ha lasciato Palazzo Chigi dopo l’incontro con la premier Giorgia Meloni, che è durato circa un’ora.
16:39
Israele ha ringraziato le autorità del Messico per aver sventato un complotto dell’Iran teso ad assassinare l’ambasciatore israeliano nel Paese. Lo ha riferito il ministero degli Esteri israeliano, secondo cui “i servizi di sicurezza e le forze dell’ordine messicani hanno sventato un complotto terroristico orchestrato dall’Iran per attentare alla vita dell’ambasciatore israeliano in Messico”. Il ministero ha ringraziato i servizi di sicurezza messicani e ha assicurato che “la comunita’ israeliana di sicurezza e intelligence continuera’ a lavorare instancabilmente e in piena collaborazione con le agenzie di sicurezza e intelligence di tutto il mondo per contrastare le minacce terroristiche provenienti dall’Iran e dai suoi rappresentanti contro obiettivi israeliani ed ebraici in tutto il mondo”.
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15:41
“Siamo contrari alla guerra, all’odio, al terrorismo. Vogliamo vivere in un nostro stato accanto a Israele che abbiamo riconosciuto nell’88 e nel 93, con gli accordi di Oslo, come Stato e come territorio, ora anche Israele deve riconoscere a sua volta il nostro Stato e il nostro territorio”. Lo ha detto il presidente palestinese Abu Mazen nel colloquio al Quirinale con il presidente Mattarella.
14:45
L’esercito israeliano ha riferito di aver sventato un tentativo di contrabbando di armi proveniente dall’Egitto con l’uso di un drone. “Stamattina la ricognizione dell’Idf ha avvistato un drone che attraversava il territorio israeliano da ovest con l’obiettivo di contrabbandare armi. Le truppe hanno intercettato il drone che trasportava tre fucili M16” che “sono stati consegnati ai servizi di sicurezza”, ha affermato il portavoce militare. Ieri il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato “zona militare chiusa” l’area lungo il confine con l’Egitto con l’obiettivo di fermare il contrabbando di armi tramite i droni “che fa parte della guerra a Gaza e mira ad armare i nostri nemici”, ha spiegato.
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14:05
Sette associazioni di magistrati, avvocati e procuratori dello Stato oggi a Roma, all’Istituto Sturzo, hanno aderito all’Accordo di collaborazione firmato lo scorso 24 settembre dall’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) e l’Unicef Italia per promuovere iniziative concrete a favore dell’infanzia e dell’adolescenza, sostenendo in particolare la campagna di raccolta fondi a favore dei bambini e delle bambine di Gaza. Le 7 Associazioni sono: Anma-Associazione Nazionale Magistrati Amministrativi, presieduta da Giuseppina Adamo; Amcds-Associazione tra i Magistrati del Consiglio di Stato, presieduta da Roberto Chieppa; Co.n.m.a-Comitato Nuova Magistratura Amministrativa, presieduta da Fabrizio d’Alessandri, Anmt-Associazione Nazionale Magistrati Tributari, presieduta da Alessandro La Rosa; Auaps-Associazione Unitaria Avvocati e Procuratori dello Stato, presieduta da Pietro Garofoli; Ammi-Associazione Magistrati Militari, presieduta da Filippo Verrone; Amt- Associazione Magistrati Tributari, presieduta da Daniela Gobbi. Alla firma erano presenti il presidente dell’Unicef Italia Nicola Graziano e il segretario generale dell’Anm Rocco Maruotti, oltre ai rappresentanti delle Associazioni. “Ribadiamo il nostro impegno sociale, all’interno di una collaborazione più ampia con i colleghi di tutte le magistrature, che ringrazio per la disponibilità e il confronto proficuo. Mettiamo al centro un’iniziativa solidale rivolta ai bambini di Gaza, che vivono un vero e proprio dramma quotidiano. E’ la nostra piccola parte al fianco di Unicef”, ha sottolineato il presidente dell’Anm Cesare Parodi. “Vorrei ringraziare l’Anm e le Associazioni per la grande sensibilità mostrata nell’avere scelto di sostenere i programmi dell’Unicef per i bambini e gli adolescenti di Gaza – ha aggiunto il presidente Graziano -. Ora dobbiamo fare in modo che gli aiuti umanitari possano aumentare e raggiungere la Striscia di Gaza in modo sicuro, rapido e senza ostacoli”.
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13:44
“Per la repubblica italiana è un grande piacere averla qui a Roma confermando la grande amicizia che lega Palestina e Italia”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella incontrando al Quirinale il presidente palestinese Abu Mazen. “L’Autorità nazionale palestinese è un interlocutore assolutamente fondamentale per l’Italia e la Comunita internazionale”, ha aggiunto.
13:32
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sta ricevendo al Quirinale il presidente della Palestina Abu Mazen.
12:53
L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui finora non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. Ultimo, il piano Usa accettato dalle due parti (anche se solo per quanto riguarda la prima fase) nell’ottobre del 2025.
12:37
L’esercito israeliano ha dichiarato di aver ucciso due sospetti che, secondo quanto riferito, avrebbero lanciato bombe Molotov durante la notte nel villaggio occupato di al Judeira, in Cisgiordania. Il ministero della Salute palestinese ha identificato i morti come due ragazzi di 16 anni. “La scorsa notte… due terroristi sono stati identificati mentre accendevano e lanciavano bombe Molotov verso una strada civile principale” nel villaggio a nord di Gerusalemme, ha dichiarato l’esercito in un comunicato aggiungendo che l’unità militare schierata nella zona ha “eliminato” gli individui. L’esercito ha pubblicato un video delle telecamere di sorveglianza in cui si vedono due individui lanciare un oggetto in fiamme oltre un muro simile a quello che separa la zona vicino ad al Judeira da una strada utilizzata dagli israeliani. Sebbene si trovi in Cisgiordania, occupata da Israele dal 1967, al Judeira è circondata da strade e terreni che sono di fatto annessi da Israele. Il ministero della salute palestinese con sede a Ramallah ha identificato i due individui come Mohammed Ateem e Mohammed Qasim, entrambi sedicenni. In una dichiarazione, il ministero ha aggiunto che l’esercito israeliano ha recuperato i corpi dei due adolescenti.
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12:28
Il Regno Unito ha formalizzato la revoca delle sanzioni contro l’attuale presidente della Siria, Ahmad al-Sharaa, già noto con il nome di Abu Mohammad al-Jolani per il suo passato di di leader jihadista legato nel conflitto contro il governo di Bashar al-Assad prima all’Isis e poi ad Al Qaida. Lo riporta il sito del governo di Keir Starmer. La revoca arriva dopo quella annunciata dall’Onu la settimana scorsa, alla vigilia di un incontro negli Usa fra Jolani e Donald Trump, e dopo che Londra aveva già cancellato le sue sanzioni allo Stato siriano post Assad.
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12:15
Questa mattina Israele ha chiuso i valichi di frontiera di Kerem Shalom e Al-Awja con l’Egitto e la Striscia di Gaza, bloccando l’ingresso degli aiuti umanitari. Lo fa sapere la Mezzaluna rossa egiziana, spiegando che la chiusura è stata motivata con la giornata festiva sia in Israele che in Egitto. Ieri 320 camion erano entrati nella Striscia ma molti altri restano ammassati nel parcheggio fuori dal valico di frontiera di Rafah e non sono stati trasportati ai valichi di Keram Shalom e Al-Awja, nonostante il convoglio dovesse essere inviato questa settimana.
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12:08
11:33
La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l’altra sotto Hamas. L’ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.
10:55
”I francesi ne hanno abbastanza” della strumentalizzazione del conflitto israelo-palestinese a fini politici: lo ha dichiarato l’ambasciatore di Israele in Francia, Joshua Zarka, deplorando le contestazioni di ieri sera durante un concerto dell’Orchestra Filarmonica di Israele nella capitale francese. ”Quello che abbiamo visto ieri è davvero la dimostrazione che i francesi ne hanno abbastanza, perché non appena quei mascalzoni hanno tirato fuori i fumogeni, il pubblico ha reagito”, ha detto Zarka, che era presente al concerto. Il diplomatico ha spiegato che la reazione non è stata solo di spettatori “ebrei” ma del pubblico in generale. Per lui, ieri, si è assistito ad un ”sussulto. La gente ne ha abbastanza di manifestazioni artefatte, rivendicazioni di un gruppo politico che non crede a niente fatta eccezione per la propria vita politica, che utilizza un conflitto terribile in corso nel mio Paese”. Un riferimento, in particolare, alla France Insoumise, la sinistra radicale di Jean-Luc Mélenchon. E ancora: ”E’ triste che questi individui abbiano scelto di rovinare tutto per niente”. Zarka si è rammaricato per essere dovuto andare via prima della fine per motivi di sicurezza. L’orchestra ha interpretato l”Hatikva, l’inno nazionale israeliano che significa Speranza: ”Una improvvisazione commovente”. Dopo i fatti di ieri sera quattro persone sono state poste in stato di fermo dalla polizia francese.
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10:52
Mentre regge – a fatica – il cessate il fuoco a Gaza, ci si interroga su quale possa essere il percorso della seconda fase del piano di Donald Trump verso la pace. E tra le diverse possibilità che sono state ventilate, si è parlato anche di un “modello IRA” per la fine della lotta armata di Hamas. Ma come si arrivò alla fine del conflitto in Irlanda del Nord, ed è davvero replicabile per far terminare la guerra che ha devastato la Striscia?
10:32
“Dobbiamo prendere sul serio ogni segnalazione”, ha sottolineato il portavoce Kurt Verwilligen. Il governo del Belgio, tra l’altro, aveva convocato nella giornata di ieri, una riunione d’urgenza per affrontare quello che il ministro della Difesa ha definito un “attacco coordinato”. Si tratta del secondo avvistamento nell’arco di pochi giorni
10:14
L’ex procuratrice capo militare israeliana Yifat Tomer-Yerushalmi, che si è dimessa la settimana scorsa ammettendo di aver fatto trapelare ai media il video degli abusi su un detenuto palestinese da parte di soldati e arrestata domenica, è stata scarcerata e posta agli arresti domiciliari per 10 giorni, con il divieto di contattare gli altri coinvolti nell’inchiesta per un periodo di 55 giorni. È accusata di aver tentato di ostacolare un’indagine sulla fuga di notizie. Stamattina, riferisce Channel 12, è stato inoltre ritrovato da una bagnante sulla spiaggia di Hof Hatzuk a Herzliya, a nord di Tel Aviv un telefono cellulare che secondo quanto riferito da un ufficiale della polizia israeliana appartiene all’ex procuratrice militare. Il dispositivo, trovato acceso e immerso parzialmente in acqua, è stato consegnato alla polizia per ulteriori accertamenti. L’altra funzionaria era scomparsa domenica scorsa sulla costa di Tel Aviv per diverse ore, portando la polizia a temere che si fosse tolta la vita. Quando è stata ritrovata a Herzliya, gli agenti non erano riusciti a localizzare il suo telefono e ora sospettano che l’incidente possa essere stato un tentativo di suicidio inscenato.
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09:55
A Gaza, dal 2023 sono scomparse il 97% delle colture arboree, il 95% degli arbusti e l’82% delle colture annuali. L’acqua è contaminata da munizioni e liquami e 61 milioni di tonnellate di detriti devono essere rimossi per non aggravare la contaminazione. In Siria la distruzione della diga di Kakhovka ha allagato più di 600 km² di terreno, mentre ad Haiti l’erosione e l’inquinamento delle acque minacciano la diffusione del colera. E’ quanto ha denunciato, al consiglio di sicurezza dell’Onu, il direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep), Inger Andersen, secondo cui le guerre lasciano dietro di sé città in rovina e popoli distrutti, ma anche terre morte, fiumi inquinati, campi aridi. Mentre i disastri naturali alimentano le rivalità per l’acqua o la terra e la guerra distrugge gli ecosistemi, secondo Andersen, si sta affermando un nuovo circolo vizioso: l’ambiente diventa sia vittima che vettore dell’insicurezza globale. Il cambiamento climatico è dunque un fattore che si aggiunge alle tensioni religiose, etniche o territoriali, le avvelena e fa precipitare le crisi. Dalle pianure del Sahel agli altopiani afghani, la scarsità d’acqua, la perdita di raccolti e gli incendi boschivi stanno causando massicci sfollamenti e nuove rivalità. E il vuoto giuridico di fronte a queste devastazioni non aiuta, ha denunciato Charles C. Jalloh, membro della Commissione di diritto internazionale. E’ necessario quindi colmare le lacune del sistema includendo gli attacchi massicci alla natura nel diritto penale internazionale riconoscendo il crimine di ecocidio allo stesso modo dei crimini di guerra o dei crimini contro l’umanità. Jalloh ha inoltre proposto la creazione di un meccanismo delle Nazioni Unite per monitorare e compensare i danni ambientali legati ai conflitti. In conclusione è stato detto “proteggere il pianeta significa evitare che la guerra metta radici nella terra”.
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09:42
Due palestinesi che ieri sera hanno lanciato una molotov su un’autostrada nei pressi di Ramallah, in Cisgiordania, sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco dalle truppe. Lo ha reso noto l’esercito israeliano. Le Idf hanno dichiarato che i soldati della 636th Combat Intelligence Collection Unit si trovavano vicino al villaggio palestinese di al-Judeira quando hanno identificato i due sospettati. Pochi secondi dopo che i due palestinesi avevano dato fuoco a una bomba incendiaria e l’avevano lanciata, sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco, ha dichiarato l’esercito.
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09:16
Cinque giorni dopo il suo arresto, un giudice ha disposto che l’ex procuratore generale militare Yifat Tomer-Yerushalmi venga rilasciata e sottoposta agli arresti domiciliari per un periodo di 10 giorni. A Tomer-Yerushalmi è vietato contattare chiunque sia coinvolto nel caso per 55 giorni. Intanto, è stato ritrovato in mare vicino a Cliff Beach, a Netanya, un telefono cellulare, che la polizia non esclude possa appartenere all’ex avvocato. “Non è impossibile che sia suo”, hanno dichiarato gli agenti, mentre si apprestano ad accertare se il dispositivo mobile appartenga effettivamente alla donna.
Tomer-Yerushalmi è sospettata di frode, abuso d’ufficio, ostruzione della giustizia e divulgazione illegale di materiale in merito al suo ruolo nella fuga di notizie ai media di un video che mostrava soldati dell’Idf mentre torturavano un detenuto di Gaza presso il centro di detenzione di Sde Teiman l’anno scorso.
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08:48
Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha ordinato all’esercito di distruggere tutti i tunnel di Hamas nella Striscia di Gaza. “Fino all’ultimo tunnel. Ho dato ordine all’Idf di demolire e distruggere tutti i tunnel terroristici a Gaza. Se non ci sono tunnel, non c’è Hamas”, ha scritto su X. Nei tunnel all’interno della Linea Gialla, sotto la zona di controllo dell’Idf nel sud della Striscia, sarebbero rimasti circa 200 miliziani di Hamas. Gli Stati Uniti premono su Israele affinché fornisca loro un passaggio sicuro per uscirne in cambio del disarmo, ma lo Stato ebraico si oppone.
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08:37
Il presidente della Palestina sarà al Quirinale alle 12.30 ricevuto dal capo dello Stato. Nel pomeriggio, alle 15, andrà a Palazzo Chigi per il faccia a faccia con la premier. Ieri l’incontro in Vaticano con Papa Leone XIV, che ha confermato come occorra “perseguire la prospettiva della soluzione a due Stati”
08:32
L’Iran ha condannato con forza quelli che ha definito “selvaggi” attacchi israeliani contro il Libano, dopo gli attacchi di ieri a obiettivi Hezbollah. Il ministero degli Esteri iraniano ha esortato “le Nazioni Unite, la comunità internazionale e i paesi della regione a contrastare il bellicismo” di Israele, porgendo al contempo “le condoglianze per il martirio dei cittadini libanesi durante i selvaggi attacchi”.
08:30
L’Iran ha condannato quelli che ha definito “selvaggi” attacchi israeliani contro il Libano, dopo che ieri Israele ha colpito obiettivi appartenenti al movimento Hezbollah, sostenuto da Teheran. In una dichiarazione, il ministero degli Esteri iraniano ha esortato “le Nazioni Unite, la comunità internazionale e i paesi della regione a contrastare il bellicismo” di Israele, porgendo al contempo “le condoglianze per il martirio dei cittadini libanesi durante i selvaggi attacchi”.
08:25
La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l’altra sotto Hamas. L’ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.
07:54
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che potrebbe visitare il Kazakistan, ultimo Paese a unirsi agli Accordi di Abramo. “E’ del tutto possibile”, ha dichiarato Trump a un giornalista quando gli è stato chiesto se potesse diventare il primo presidente degli Stati Uniti in carica a visitare il Kazakistan. Il tycoon ha elogiato il Kazakistan, dicendo che “ha ricche risorse naturali e un grande presidente”. Le dichiarazioni sono arrivate ieri sera mentre Trump a Washington ospitava un vertice con i leader dell’Asia centrale.
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07:53
Il ministro della Difesa Katz ha ordinato all’esercito (Idf) di distruggere “tutti i tunnel del terrore” a Gaza. “Se non ci sono tunnel, non c’è Hamas”, ha scritto lo stesso Katz su X.
07:41
Nel 2020 gli sforzi diplomatici hanno portato a una serie di intese con l’obiettivo di normalizzare le relazioni tra Israele e diversi Paesi arabi. Gli accordi furono mediati dagli Usa durante la prima presidenza di Donald Trump. L’escalation in Medio Oriente degli ultimi due anni ha più volte fatto vacillare gli accordi. Ecco cosa sapere.
07:40
Donald Trump ha dichiarato che il Kazakistan aderirà agli Accordi di Abramo per normalizzare le relazioni tra Israele e le nazioni a maggioranza musulmana. L’annuncio del presidente degli Stati Uniti arriva dopo che Trump ha avuto una chiamata con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e con il presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev. “Presto annunceremo una cerimonia di firma per renderlo ufficiale, e ci sono molti altri Paesi che cercano di unirsi a questo club della ‘forza'”, ha scritto Trump su Truth Social. Il governo kazako ha dichiarato in una nota che la questione è nella fase finale dei negoziati, aggiungendo che “la nostra prevista adesione agli Accordi di Abramo rappresenta una naturale e logica continuazione del corso di politica estera del Kazakistan, fondato sul dialogo, sul rispetto reciproco e sulla stabilità regionale”.
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07:20
“Ho ordinato alle Idf di eliminare tutti i tunnel terroristici nella Striscia di Gaza. Fino all’ultimo tunnel. Se non ci sono tunnel, non c’è Hamas”. Lo ha scritto su X il ministro della Difesa Israel Katz.
07:18
Due giovani di circa 25 anni sono rimasti gravemente feriti a causa un accoltellamento vicino al London Ministore, nel centro di Tel Aviv. Lo riferiscono i media israeliani. I due sono stati portati all’ospedale Ichilov della città. La polizia ha aperto un’indagine.
06:40
La Santa Sede, come anche l’Italia e l’Unione Europea, “hanno ruoli essenziali e complementari nel sostegno a una pace giusta. Apprezziamo le posizioni umanitarie e politiche dell’Europa, il ruolo dell’amica Italia negli aiuti, nello sviluppo e nella sicurezza, e le posizioni morali della Santa Sede”. Lo afferma Abu Mazen in una intervista ad Avvenire, dopo l’udienza con Papa Leone e alla vigilia dell’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni. Tra amarezza, denuncia e speranza il leader novantenne guarda anche al futuro, consegnando le linee guida per affrontare la crisi non solo di Gaza ma di tutta la Terra Santa. “Le comunicazioni politiche dirette tra noi e il governo israeliano sono pressoché inesistenti da anni – ha detto nell’intervista a firma di Nello Scavo e Roberto Cetera, anticipata sul sito di Avvenire e domani in versione integrale sul giornale -, a causa delle politiche estremiste dell’attuale esecutivo, che ha rifiutato gli impegni precedenti e ha continuato con la colonizzazione, con gli attacchi delle forze di occupazione e dei coloni contro il popolo palestinese, con il soffocamento dell’economia e il trattenimento delle entrate palestinesi, che superano i tre miliardi di dollari.
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06:40
La forza internazionale per la stabilizzazione a Gaza sarà sul terreno “molto presto”: lo ha detto il presidente americano Donald Trump. “Diversi paesi si sono offerti volontari per intervenire in caso di problemi con Hamas, ad esempio, o di qualsiasi altro problema”, ha aggiunto Trump durante una conferenza stampa a margine di un incontro diplomatico alla Casa Bianca con i leader dell’Asia centrale. Mercoledì gli Stati Uniti hanno presentato ai paesi partner una bozza di risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite volta a sostenere il piano di pace di Trump per Gaza, che include il dispiegamento di una forza internazionale. L’ambasciatore Mike Waltz ha convocato mercoledì i dieci membri eletti del Consiglio, nonché diversi partner regionali (Egitto, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Turchia), sottolineando che ciò dimostra un “sostegno regionale” al testo. Secondo fonti diplomatiche, diversi paesi hanno già manifestato la loro disponibilità a partecipare a questa forza di stabilizzazione (Isf), in particolare l’Indonesia, ma insistono su un mandato del Consiglio di sicurezza Onu per l’effettivo dispiegamento di truppe nel territorio palestinese. Questa forza è prevista dall’accordo che ha portato a un fragile cessate il fuoco il 10 ottobre, dopo due anni di guerra devastante innescata dall’offensiva di Hamas. Secondo i termini di questo accordo, sarà composta da una coalizione fatta in gran parte da paesi arabi e musulmani e schierata a Gaza per supervisionare la sicurezza durante il ritiro dell’esercito israeliano.
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