Voleva essere un duro, Lucio Corsi, e ha catturato l’immaginazione del pubblico: il suo nome è stato il più ricercato online nel 2025. A poche lunghezze lo seguono Olly – vincitore del Festival di Sanremo 2025 – e un tennista, che a sorpresa è Lorenzo Musetti, simbolo di una stagione tennistica di successo, che ha sovvertito le gerarchie tra volti noti.
Ma il 2025 non è stato solo intrattenimento: nella classifica delle “search” compaiono anche domande sull’attualità, curiosità sul significato di parole, interrogativi su eventi e decisioni politiche o giudiziarie, e richieste di “come si fa” legate a cucina o fai-da-te. Dalle ricette tradizionali come il casatiello ai dubbi sul kefir fatto in casa — il motore di ricerca resta lo strumento di sopravvivenza quotidiana, conforto, istruzione. Ma in un’epoca in cui la ‘generative AI’ promette risposte immediate e discorsive, ha ancora senso “andare su Google”? La risposta sembra essere sì, proviamo a capirne i motivi.