di
Federica Maccotta
Il cantautore britannico racconta a un podcast i due anni di stop dopo il crollo a Glastonbury e i benefici la terapia farmacologica
«È stato spaventoso quando mi hanno proposto di prenderli. Ma i farmaci antipsicotici mi hanno cambiato la vita». Il cantautore britannico Lewis Capaldi si è raccontato al podcast This Past Weekend del comico Theo Von, ripercorrendo la strada (in salita) che ha percorso dopo il crollo avuto sul palco del festival di Glastonbury nell’estate del 2023. Allora si era letteralmente bloccato durante una difficile esibizione e il pubblico lo aveva aiutato, cantando, a finire l’esecuzione della sua hit Someone You Loved. Un momento doloroso e toccante che oggi il musicista definisce «la cosa migliore che mi sia mai capitata», perché lo ha obbligato a fermarsi e a prendersi cura di sé.
Dopo due anni di stop Capaldi è tornato proprio a Glastonbury e ha annunciato un tour sold out nel Regno Unito e in Irlanda, seguito da una serie di date in Australia e Nuova Zelanda. Un risultato reso possibile proprio dalla terapia con gli psicofarmaci che ha intrapreso dopo quella «sorta di crollo nervoso sul palco», come ha raccontato a Theo Von. Inizialmente gli erano stati prescritti antidepressivi che lo avevano però reso «intorpidito» e, una volta interrotti, lo avevano fatto sentire «davvero giù». Il successivo passaggio ai farmaci antipsicotici ha fatto la differenza. «È stato davvero spaventoso quando me li hanno proposti», ha detto spiegando di aver messo in discussione la prescrizione, dato che non si considerava psicotico. Ma quando si è convinto ad assumere l’aripiprazolo, noto per essere un trattamento per la sindrome di Tourette (di cui soffre il cantante), il disturbo bipolare e la schizofrenia questo «mi ha cambiato la vita. È stato davvero di grandissimo aiuto».
Oltre a farsi aiutare dagli psicofarmaci, in questi anni lontano dal palco ha cambiato anche il suo stile di vita, riducendo il consumo di alcol, modificando la sua dieta e iniziando a fare esercizio fisico. Da gennaio ha perso circa 12 chili e la sua ansia è diminuita notevolmente. «Non mi sento più così stressato. Non so se sia tutto dovuto agli antipsicotici o ad altre scelte, immagino sia un insieme di cose», ha raccontato Capaldi nel podcast. Aggiungendo che il crollo a Glastonbury nel 2023 è stato il punto di svolta. «È stato il momento più buio della mia vita. Ho avuto un momento in cui ero sul palco, dopo due o tre canzoni, e pensavo che questa sarebbe stata l’ultima volta che avrei suonato per molto tempo. Dovevo cercare di arrivare fino alla fine dello spettacolo, ma una volta sceso sarei stato a posto». Così è stato. Capaldi ha rallentato, ha accettato il supporto dei farmaci e si è ritrovato. «In un certo senso, è probabilmente la cosa migliore che mi sia mai capitata, quel momento a Glastonbury nel 2023. Perché altrimenti non mi sarei fermato».
18 luglio 2025 ( modifica il 18 luglio 2025 | 12:00)
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