La multinazionale farmaceutica danese Novo Nordisk ha reso noto oggi un piano di licenziamenti che coinvolgerà 9mila lavoratori a livello globale. In Danimarca si concentrerà la parte più consistente dei tagli, pari a 5mila posti. Come riportato da Bloomberg, si tratta della terza revisione al ribasso delle previsioni di profitto da parte dell’azienda nel corso di quest’anno.

I motivi dei tagli

La riduzione del personale corrisponde a oltre l’11% della forza lavoro del gruppo farmaceutico, che negli ultimi anni ha registrato una forte crescita trainata da Ozempic, il farmaco contro il diabete divenuto popolare anche come trattamento per la perdita di peso. Il gruppo, in una nota, ha dichiarato:

La riduzione del personale è prevista in tutta l’azienda e dovrebbe consentire un risparmio annuo complessivo di circa 8 miliardi di corone (1,07 miliardi di euro) entro la fine del 2026.

Nonostante i risultati positivi di alcuni farmaci, la società ha subito un duro colpo dal fallimento del vaccino sperimentale CagriSema, che non ha dimostrato gli effetti dimagranti attesi in uno studio clinico. Inoltre, pesa la forte concorrenza della società americana Ely Lilly, anch’essa impegnata nello sviluppo di farmaci contro l’obesità.Novo Nordisk ha annunciato che i 9.000 licenziamenti previsti saranno completati entro la fine del 2026, con una riduzione dell’organico pari all’11%. Il gruppo, presente in oltre 80 paesi, ha precisato che 5.000 posti di lavoro dovrebbero essere tagliati in Danimarca.

Il crollo in Borsa nel 2025 (ma oggi è in positivo)

Negli ultimi 12 mesi, le azioni dell’azienda sono diminuite del 61%. All’inizio del 2025, Novo Nordisk dominava il mercato europeo con una capitalizzazione di 371,6 miliardi di euro, superando LVMH (317,6 miliardi) e SAP (274,9 miliardi). Oggi, il suo valore si è ridotto a circa 201 miliardi, posizionandosi come la decima società per capitalizzazione in Europa, dietro altri colossi come SAP, ASML, Roche, LVMH, Hermès, AstraZeneca, Novartis, L’Oréal e Nestlé. Questo rappresenta il più significativo crollo tra le grandi aziende europee.

Per la terza volta dall’inizio dell’anno, Novo Nordisk ha rivisto al ribasso le sue previsioni per il 2025, con un margine operativo ora compreso tra il 4% e il 10% contro il 10% e il 16% annunciati in precedenza. “I nostri mercati stanno cambiando, in particolare nel campo dell’obesità, perché sono diventati più competitivi e orientati al consumatore, quindi anche la nostra azienda deve evolversi”, ha spiegato il nuovo amministratore delegato Mike Doustdar.

Il piano di riduzione però incassa il plauso degli analisti; le quotazioni del colosso delle pillole dimagranti salgono oggi del 3,34% a 350,1 corone alla Borsa di Copenaghen.

Perché Novo Nordisk è diventata famosa

Oggi Novo Nordisk è al 59° posto con 237 miliardi di dollari di capitalizzazione, ma nel marzo 2024 aveva superato Tesla con oltre 560 miliardi. Nel marzo 2024, però, aveva superato Tesla, toccando una valutazione di oltre 560 miliardi. L’azienda nacque alla fine degli anni Ottanta dalla fusione di due realtà specializzate nel trattamento del diabete.

Un punto di svolta si è verificato con Ozempic, farmaco originariamente sviluppato contro il diabete che ha rivelato un effetto collaterale inatteso: la perdita di peso nei pazienti. Negli Stati Uniti in particolare, è stato così utilizzato anche per contrastare l’obesità. Sulla scia di questo successo, Novo Nordisk ha sviluppato Wegovy, un medicinale mirato specificamente al dimagrimento, che ha mostrato risultati promettenti. L’azienda ha inoltre ottenuto riscontri positivi con Amycretin, un ulteriore prodotto innovativo.