Le parole di giornalisti ed ex calciatori sulla Roma


Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104,5): “Qui c’è un allenatore che parla una lingua e una società ne parla un’altra. Gasperini dice che vorrebbe fare qualcosa a gennaio, la società attraverso Ranieri dice che a gennaio o il prossimo anno la Roma dovrà vendere. Sembra che Gasperini viva in una realtà e una società che non è la Roma, se stiamo alle parole di Ranieri. Una volta in cinque anni il presidente della Roma vuole fare la cortesia di spiegare cosa ha in testa? Ora Ranieri ha tappato il buco, ma vi sembra giusto che dobbiamo andare per interpretazioni? Il presidente della Roma ha il dovere di parlare ai tifosi che riempiono lo stadio in tutte le partite. Ranieri non è il presidente. Fino a sei mesi fa poi non c’era neanche lui. So che è la cultura americana, ma dovrebbero avere rispetto per quella italiana. La loro cultura vale in America, qui siamo in Italia”.

Stefano Agresti (Radio Radio 104,5): “La realtà è che chi fa sport gli Stati Uniti è differente. Cardinale al Milan non parla praticamente mai, Oaktree lo stesso. Ranieri è l’uomo della proprietà, ha quel ruolo, quando parla lui evidentemente parla la Roma. Gasperini fa l’allenatore con il suo carattere”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio 104,5): “Un po’ di divergenza c’è quando Gasperini dice che si farà a mercato quello che non si è fatto adesso mentre Ranieri dice che si dovrà vendere. Il mio dubbio è che ci sia un po’ di distanza non sulle spese, ma su come vengono condotte. Io ho più di un forte dubbio, Gasperini discute le priorità che ha dato la Roma, non quanto si è speso. Lui ne aveva alcune, la società ha preferito intervenire in altri ruoli. Se Gasperini ti dice voglio Sancho anche vendendo Koné, tu gli devi andare dietro”.

Franco Melli (Radio Radio 104,5): “Ranieri ha parlato da vice-presidente. Ha detto le cose con chiarezza. Molti dicevano che era sparito, mi sembra che ci sia. Per certi versi era meglio che non ci fosse perché le notizie che porta sono sempre di grande austerity, che bisogna tirare la cinghia. Se fosse arrivato il centravanti che voleva Gasperini sarebbe dovuto partire Koné, insieme a Svilar il più forte che ha la Roma. Gasperini sta frenando un po’ i suoi consueti impulsi, forse anche favorito dai risultati delle prime due partite. Finché la Roma vincerà potrà accettare e seguire la società. I problemi verranno quando arriverà qualche flop”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio 104,5): “Lo scouting non ho ben capito in che direzione debba andare, se andare a prendere ragazzi giovani, o se fare quello che stanno facendo, pagare carissimo dei calciatori che andrebbero presi, ma spendendo molto meno. Ranieri? Era risaputo che più di tanto non si potesse fare. Io non mi aspettavo che si spendessero 50 milioni per calciatori che sul mercato potevi trovare a prezzo più basso, e puntare su un attaccante che ti risolvesse i problemi nel decidere le partite. Non so quale sia la strada che la società sta percorrendo”.

Nando Orsi (Radio Radio – 104,5):“L’acquisizione di Gasperini va anche nella direzione di prendere un allenatore che all’Atalanta gli ha fatto costruire uno stadio, lui ha fatto un lavoro non solo tecnico, l’ha fatta crescere anche economicamente valorizzando i giocatori. Però non è un percorso che si fa in pochi giorni. Non pensavo che alla Roma potessero arrivare sei giocatori in questo mercato, e l’allenatore deve capire che non si può avere tutto e subito”.

Piero Torri (Radio Manà Manà Sport – 90,3): “Il piano in cinque punti dei Friedkin? Quello più attuabile mi sembra quello dei giovani, l’ultimo mercato ce l’ha dimostrato, si punterà su calciatori under 24, che è un modo per investire tecnicamente ed è anche un modo di patrimonializzare. Alla Roma è mancato proprio questo, giocatori che possano essere appetibili sul mercato e che ti permettessero di fare player trading e plusvalenze”.