giovanni lonardi ciclismo

La stagione della Polti-Visit Malta, la squadra di ciclismo professionistico che ha sede a Busto Arsizio e che è guidata da Ivan Basso, non aveva fino a questo momento riservato risultati eclatanti. L’unica vittoria era arrivata a luglio, in Cina, con lo spagnolo Manuel Peñalver (escludiamo dal computo i campionati nazionali su strada e a cronometro del maltese Aidan Buttigieg) mentre il giovane valtellinese Davide Piganzoli aveva colto diversi piazzamenti incoraggianti ma senza successi (come invece era accaduto nel 2024: tappa e maglia al Giro di Antalya).

La situazione si stava facendo sentire perché la squadra si è distinta per dare battaglia e andare in fuga anche in gare importanti (su tutte il Giro d’Italia) ma è chiaro che nel ciclismo tagliare per primo il traguardo fa la differenza. Anche a livello di ranking dove team relativamente piccoli come quello di Basso e dei fratelli Contador devono sgomitare per farsi notare e – di conseguenza – attrarre sponsor.

In questo quadro però si sono inserite due volate vincenti che, insieme ad altri piazzamenti, hanno permesso alla Polti di “rimbalzare verso l’alto”. Il merito in entrambi i casi è di Giovanni Lonardi, 28 anni, veronese, di professione velocista. Lonardi, che già in passato aveva colto alcuni successi allo sprint, ha vinto due volte in pochi giorni: il 31 agosto al GP Plouay in Francia, il 6 settembre nella 2a tappa del Giro di Istanbul.

E se la prima è stata una corsa minore, la seconda è a tutti gli effetti una gara “pro” con un buon bottino di punti UCI da mettere in tasca. Lonardi è stato tra i migliori corridori della Polti per tutta la stagione; al Giro ha colto un quinto posto nella frazione di Napoli ma già prima di allora era arrivato spesso davanti in gare tra Spagna, Francia e Turchia (qui vinse la classifica a punti). Prima di Plouay era stato terzo in una tappa del Giro d’Aquitania, poi proprio a Istanbul ha vissuto giorni ottimi con un successo, un terzo posto e il quarto nella classifica finale.

Risultati che hanno trascinato la squadra che, nel frattempo, ha ritrovato tra i protagonisti anche Piganzoli: il valtellinese a differenza di Lonardi lascerà la Polti nel 2026 (andrà nel World Tour, forse addirittura alla Visma di Vingegaard) ma intanto ha colto il terzo posto nel GP di Larciano in Toscana dietro solo al messicano Del Toro e all’ex campione d’Italia Scaroni. E come tutta la squadra “Piga” si sta preparando a un finale di stagione che ha nel Giro di Lombardia l’appuntamento clou (oltre alla Tre Valli che è un po’ la gara di casa).

Intanto i punti portati da Lonardi e Piganzoli hanno permesso alla Polti-Visit Malta di risalire nel già citato ranking UCI: la squadra è ora al 28° posto mondiale, prima tra le italiane (la storica competitor VF-Bardiani non ha vissuto una grande annata) e davanti anche a qualche spagnola che sta disputando la Vuelta. L’ultima fase del calendario comunque è molto importante anche in vista del 2026 quando le formazioni italiane dovranno sgomitare per ottenere la wild card per il Giro e per le altre gare del World Tour. Oltre a Polti e Bardiani ci sono infatti la Solution Tech-Fantini (che ha ottenuto alcuni risultati seppure in corse minori) e la MBH Ballan che dall’anno venturo diventerà di categoria Professional (ora è una Continental ed è il proseguimento della storica giovanile Colpack) e ha già ingaggiato il binaghese Alessandro Fancellu.

In Polti al di là dell’occhio a risultati e ranking è ovviamente tempo di mercato: Piganzoli, abbiamo detto, è in uscita e la sua eredità dovrà essere raccolta da Ludovico Crescioli, 21enne toscano di Empoli, chiamato a seguire le tracce del valtellinese ma anche di Lorenzo Fortunato e Vincenzo Albanese, i talenti passati dalla allora Eolo e oggi con merito nel World Tour. In attesa di nuovi arrivi ufficiali, c’è intanto da segnalare che in Polti sta gareggiando da stagista Mattia Gaffuri, promettente corridore erbese che era uscito dai radar ma che si era distinto nella Swatt, squadra di club che è incredibilmente riuscita a vincere il campionato italiano con Filippo Conca. Quest’ultimo è andato subito alla Jayco Alula, Gaffuri – quinto ai tricolori – può giocarsi le proprie carte nel team di Basso e Contador.