FERMO Un campo da golf a San Marco alle Paludi? Non è solo un’idea ma un progetto vero e proprio. Si tratta di una iniziativa portata avanti da Michele Emili (Golf experience, società specializzata nella progettazione e realizzazione di campi) e Luca Allegranti che, per conto dell’imprenditore Sergio Ramadori (colui che è già impegnato per la centrale biogas e per lo spostamento del circolo tennis nell’area del parcheggio dell’ospedale) e del suo gruppo di tecnici, da oltre due anni stanno lavorando all’iniziativa.
APPROFONDIMENTI
Il progetto
«Si tratta di un progetto a cui teniamo molto, realizzato solo con investimenti privati – quelli dell’imprenditore Sergio Ramadori – e che ha diverse finalità: sportive, turistiche, sociali», afferma Emili. In sintesi, l’iniziativa progettuale mira alla realizzazione, come detto, di un campo da golf e alla realizzazione di un albergo diffuso tramite il recupero di 5 o 6 case coloniche.
L’area in questione è quella versante nord, dietro la chiesa di San Marco e sotto la torretta Matteucci. Un’area di circa 30 ettari, dove saranno realizzate inizialmente 9 buche (l’idea è quella di arrivare a 18) e creare così una struttura innovativa per il Fermano e all’avanguardia sul piano sportivo e dell’inclusione. Spiegano gli ideatori del progetto: «Sì, l’idea è quella di un albergo diffuso, grazie al recupero di alcuni casali, e di un campo da golf che sia di collegamento».
L’investimento
«Quindi un investimento sul piano sportivo e turistico – aggiunge – di risonanza regionale, per praticanti locali e per turisti. Con l’investimento iniziale (di circa 2 milioni di euro, ndr) saranno realizzate le prime 9 buche e un campo per la pratica e l’allenamento, più una ‘Club house’, con spogliatoi e segreteria. Ma c’è anche una forte valenza sociale che vogliamo dare all’iniziativa, grazie alla previsione di una scuola nazionale di golf per disabili, totalmente gratuita. Così come gratuito sarà l’ingresso per gli under 18 residenti nel Comune di Fermo. Io personalmente sono impegnato nell’organizzazione dell’Open Italia di golf disabili (Emili è responsabile del Comitato organizzativo, ndr), vale a dire la più importante competizione di golf paralimpico organizzata in Italia da Edga (European Disabled Golf Association), Federazione italiana golf e Conero Golf Club. L’idea è quella di portarla qui a Fermo: abbiamo contatti con la Federazione, con il Santo Stefano Sport».
Dal punto di vista dell’iter del progetto «C’è da capire come inquadrare alcuni passaggi. Da parte nostra abbiamo già fatto i passi dovuti con la Regione Marche e la Commissione agraria, che hanno fatto il sopralluogo sull’area e hanno dato l’ok sia per i fabbricati che per il campo da golf. E anche la Federazione Italiana Golf ha fatto ben 2 sopralluoghi e anch’essa ha dato l’ok. Adesso stiamo cercando di capire qual è lo strumento più utile per velocizzare la pratica. La settimana prossima ci sarà un incontro della Commissione programmazione del Comune. Ma da parte nostra abbiamo tutti gli elementi per procedere».
Le tempistiche
Infine le tempistiche. «Ci siamo dati come scadenza la fine dell’estate del prossimo anno, almeno per quel che concerne la realizzazione del primo step, vale a dire la realizzazione delle prime 6 buche e del campo pratica. Poi si procederà di conseguenza con gli altri obiettivi. Ripeto, l’idea è quella di fare qualcosa di innovativo per il territorio, incentrato sul sociale e a forte valenza turistica, anche con un resort per lunghe permanenze. E tariffe popolari, in modo da rendere la struttura accessibile a tutti».