L’ex pilota è molto schietto

Quanto accaduto nel finale del GP d’Italia a Monza ha diviso la critica e non poteva essere altrimenti. Lando Norris ha avuto un intoppo durante il pit-stop, Oscar Piastri lo ha scavalcato e la McLaren ha chiesto all’australiano di restituire la posizione al compagno di box, un ordine di scuderia rispettato da Piastri che ha perso solo tre punti nei confronti di Lando Norris al quale ha dato la scia in Qualifica su richiesta del team.

Toto Wolff ha parlato di precedente pericoloso, Max Verstappen ha riso durante la gara evitando domande ‘trappola’ in conferenza stampa, Bernie Ecclestone parla apertamente di una McLaren ‘schierata’ dalla parte di Lando Norris.

L’ex pilota ed ex Steward Johnny Herbert ha commentato così quanto accaduto criticando l’atteggiamento ‘aziendalista’ di Oscar Piastri: “Io mi chiedo, ma se a Zandvoort Lando Norris non si fosse ritirato, Piastri avrebbe esaudito la richiesta del team a Monza? – le parole del britannico ad Adventure Gamers – tutto dipende dall’egoismo del pilota e da quanto vuole vincere il titolo mondiale. Se dipendesse da me, io pur di vedere ogni giorno sulla mia mensola il trofeo di campione del mondo non avrei ascoltato la richiesta del team a costo di rischiare il licenziamento. Michael Schumacher e Max Verstappen non avrebbero esitato a ‘giocare duro’ pur di inseguire l’obiettivo titolo. La McLaren sta cercando di rendere il tutto il più equo possibile, ma le corse sono corse e i team order non sono ‘pura’ corsa e penso che Piastri direbbe lo stesso”.