Chris HortonFoto A. Gilardi/Ag. Ciamillo Castoria

L’Umana Reyer Venezia ha profondamente rinnovato il proprio roster nel corso di quest’estate, perdendo giocatori importanti ma acquistandone altri che si spera possano sostituirli al meglio. Uno degli addii più rilevanti è stato quello di Kabengele, subito sostituito da Chris Horton. Gli orogranata confidano molto nell’ormai ex centro di Trapani, che nella scorsa stagione si era affermato come uno dei migliori lunghi dell’intero campionato. All’età di 31 anni, l’americano si prepara a essere uno dei perni centrali del roster di Spahija dopo un’annata da 9.9 punti e 6.7 rimbalzi di media, nonché il 68.1% da due (secondo migliore in LBA).

Nella giornata di ieri, il cluborogranata ha presentato Chris Horton e Stefan Nikolic alla stampa. Il centro ha parlato delle sue prime settimane in casa Reyer e dell’addio a Trapani. Di seguito, alcuni dei passaggi più interessanti delle sue dichiarazioni.

Su cosa lo ha spinto a firmare con la Reyer:

“Certamente la storia del club negli ultimi anni. La Reyer gode di grandissimo rispetto ed è sempre stata una squadra dura da affrontare. Volevo essere parte di qualcosa di speciale e avevo un’idea positiva su questa destinazione fin dall’inizio. Le persone a cui ho chiesto informazioni mi hanno dato solo conferme positive e, da questi primi giorni, sento di aver fatto la scelta giusta. Sono davvero felice di essere qui.”

L’addio a Trapani:

“A Trapani ho vissuto un biennio splendido, abbiamo scritto la storia e sono ricordi che porterò sempre con me.”

Come si descriverebbe come giocatore?

“Energia, esperienza e difesa. Sono le cose su cui si è basata la mia carriera. In otto-nove anni da professionista, ho sempre dimostrato di poter aiutare la squadra. Sono un giocatore di squadra, e questo non cambierà. Sono entusiasta di far parte di questo gruppo.”

Impressioni su Spahija:

“Fuori dal campo da gioco è molto divertente, una bella persona a cui piace anche scherzare, quindi è piacevole passare il tempo con lui. Al tempo stesso, è un grande allenatore che conosce il gioco e che lavora tanto. Credo che abbiamo iniziato subito ad avere un’ottima relazione; io gli chiedo molti consigli e penso che lui apprezzi questo lato del mio carattere. Mi piace molto lavorare con lui.”

Confronto con Repesa:

“Anche lui è un altro grandissimo allenatore, per certi versi i due si somigliano. Al di là che sono entrambi croati, hanno enorme esperienza, vedono e capiscono il gioco come pochi e questo permette di portare aggiustamenti nei momenti difficili. Tra l’altro so che sono amici e percepisco questa loro connessione.”

Che tipo di squadra sarà la Reyer:

“Saremo una squadra di grande corsa a cui piace sfruttare le proprie doti atletiche. Questo è un punto di forza per sviluppare il nostro gioco, che si basa su un ritmo molto alto. Cercheremo canestri e attaccheremo nei primi secondi dell’azione. È uno stile che mi piace molto e credo che sarà un nostro punto di forza. Penso anche che siamo già a buon punto nello sviluppo della chimica di squadra, anche se abbiamo ancora diverse settimane di lavoro davanti prima degli impegni ufficiali.”