Red Bull Racing è reduce dalla strepitosa e dominante vittoria di Max Verstappen a Monza, sede del Gran Premio d’Italia, dopo l’adozione di un fondo aggiornato e un assetto studiato a Zandvoort e affinato in Brianza.
Se il set up a basso carico sembra poter essere la strada giusta da perseguire per il team di Milton Keynes, soprattutto su piste come Monza e Baku, il fondo ha dato segnali incoraggianti pur non garantendo guadagni esorbitanti in termini di prestazione pura.
Il fondo è stato usato a Monza dal solo Max Verstappen, mentre Yuki Tsunoda ha corso con la specifica precedente. Ora a Milton Keynes stanno lavorando in modo tale da provare a garantire il nuovo fondo anche al giapponese, il quale, per altro, si trova nella fase più delicata della stagione e della carriera: sta correndo per cercare la riconferma in Red Bull accanto a Verstappen per la prossima stagione.
“Per essere completamente trasparenti, abbiamo avuto un aggiornamento al fondo della sola monoposto di Max”, ha dichiarato Laurent Mekies, team principal di Red Bull Racing. “Pensiamo possa essere… Non ci saranno più piccoli aggiornamenti, anche perché ormai non possono essere che piccoli. Ora speriamo di avere l’aggiornamento su entrambe le monoposto per la prossima gara (a Baku). Penso che abbia funzionato bene a Monza”.
Yuki Tsunoda, Red Bull Racing
Foto di: Pirelli
“Siamo fiduciosi del fatto che l’aggiornamento fatto sul fondo sia un piccolo passo avanti nella giusta direzione, dunque non si tratta di pochi decimi. Devo essere chiaro, si tratta di un guadagno piccolo di prestazione, ma ogni cosa conta e ha la sua importanza”.
Tsunoda, come detto, è un tema caldo all’interno del team anglo-austriaco. Verstappen è pietra angolare da tanti anni e l’obiettivo è continuare a garantirgli monoposto competitive per trattenerlo a Milton Keynes, ma accanto a lui potrebbero esserci grosse novità a breve.
Tsunoda, da quando ha preso il posto di Liam Lawson, non ha mai convinto la proprietà. Ora l’ex pilota di Racing Bulls avrà le ultime gare per cambiare il suo destino – che sembra segnato – e convincere Mekies e Marko a dargli un’altra possibilità. Ma, alle sue spalle, si fa sempre più ingombrante l’ombra di Isack Hadjar.
“Per quanto riguarda Tsunoda, penso che ci sia più lavoro da fare sul ritmo di gara che sul giro secco. E’ per questo che ci stiamo concedendo più tempo”.
“Il suo primo stint è stato fatto nel traffico, mentre il secondo lo ha fatto con un danno alla monoposto. Se ripenso alle ultime due gare, credo abbia avuto situazioni abbastanza simili. E’ difficile poterne ricavare qualcosa dal punto di vista delle indicazioni”, ha concluso Mekies.
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