Sala Ibrida

Al Maria Eleonora Hospital di Palermo sono stati eseguiti i primi due interventi di ablazione della fibrillazione atriale con tecnica a campo pulsato, nota come elettroporazione, associata a sedazione profonda in respirazione spontanea. La struttura, accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale e parte di GVM Care & Research, ha utilizzato la propria sala ibrida di ultima generazione, dotata di sistemi operatori e diagnostici integrati. I pazienti sono stati dimessi dopo un solo giorno, con una degenza media complessiva di due giorni.

Il dottor Saverio Iacopino, Coordinatore Nazionale dell’Aritmologia di GVM Care & Research, ha spiegato: “L’eccezionalità di questi interventi risiede nella combinazione di tre elementi: l’elettroporazione, che utilizza campi elettrici pulsati selettivi sulle cellule bersaglio; la sala ibrida, che permette la collaborazione multidisciplinare; e la sedazione profonda in respirazione spontanea, che riduce gli effetti avversi e favorisce un recupero rapido”.

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Sala Ibrida

La fibrillazione atriale è la forma di aritmia più diffusa, con un’incidenza pari all’1-2% della popolazione nei paesi occidentali, in aumento con l’età. Le metodiche tradizionali di ablazione mediante radiofrequenza o crioterapia, pur efficaci, possono danneggiare tessuti circostanti come esofago o nervo frenico.

Il dottor Giuseppe Indellicati, cardiologo ed elettrofisiologo della struttura palermitana, ha sottolineato: “L’elettroporazione applica correnti ad altissimo voltaggio per microsecondi, provocando rotture cellulari che arrestano l’aritmia senza effetti collaterali sugli organi vicini”.

L’amministratore delegato del Maria Eleonora Hospital, dottor Massimo Salardino, ha aggiunto: “Questa metodica innovativa riduce invasività, tempi di recupero e complicanze, migliorando la qualità di vita dei pazienti che si affidano a GVM Care & Research”.

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