BELLUNO – Lasciano la città più bella al mondo, Venezia e la loro attività in Fondamenta del Gaffaro (vicino a Piazzale Roma) e scelgono Belluno. Tra tante serrande che si abbassano, una, ieri, si è alzata. Ha aperto o meglio, riaperto l’erboristeria storica di via Tasso. Ora si chiama “Vitaluce“. Un cambio di passo potente nello stile di vita quello dei nuovi titolari i veneziani Marco Casarin e Laura Formigoni (in foto) – anche se il lavoro è lo stesso: «Motivi di carattere personale ci hanno portato qui sono le loro parole volevamo entrare a contatto con una realtà più piccola». La motivazione viene poi rincarata: «Ci mancava il verde. A Venezia c’è, eccome, ma è nascosto in giardini interni».
APPROFONDIMENTI
Una scelta personale, quindi, quella di chiudere l’erboristeria a Venezia, che, a loro dire, non è legata al flusso turistico, cioè al contesto dell’overtourism, a gente che passa via e non porta soldi. Perché la loro clientela era fatta di residenti che, comunque, è cosa nota, sono sempre di meno.
Il nuovo inizio
Laura Formigoni e Marco Casarin abitano a Mestre: «Ora stiamo cercando casa qui, ma non in città, fuori, in Valbelluna raccontano ; avevamo da un po’ l’ intenzione di vivere in una zona di montagna, ci è arrivata l’occasione di questa erboristeria bellunese che chiudeva e l’abbiamo colta. Alla fine il lavoro è proprio lo stesso, siamo dentro un campo che ben conosciamo visto gli anni passati nell’erboristeria a Venezia».
Per decenni il negozio – che si trova in pieno centro, tra piazza Piloni e piazza dei Martiri – ha portato il nome di un fiore di montagna, “La Genziana”, e ad accogliere la clientela è stata Piera Pezzolla che, a marzo, aveva preso la decisione di chiudere l’esercizio. Ora sono i ciclamini a fare l’occhiolino fuori dal negozio e la vetrina è accattivante. Negli occhi dei nuovi titolari si legge la speranza che vada tutto bene. Intanto sono pronti a mostrare l’offerta: prodotti erboristici che vanno dalle tinture madri ai gemmo derivati, fino agli integratori: «Aiutano il microcircolo e i dolori osteoarticolari», è la precisazione. Non mancano, poi, i prodotti di stagione: echinacea, propoli, vitamina C, oli essenziali. Sugli scaffali anche cosmetici privi di prodotti chimici. Si pensa, pure, alla cura della casa con bastoncini d’incenso e oli essenziali. Viene proposto anche un assortimento di calzini in filato naturale: bamboo, lana, cotone, lino e tencel. «Abbiamo tenuto i foulard di bamboo e rimane la linea di tisane con infusori e teiere».