Nel 2017 tutti parlavano della sua doppietta da fermo, un tiro col destro e uno col sinistro. A Sassuolo ha fatto 8 gol e si dice sia svincolato ma… è una leggenda metropolitana: è al Como, fuori dal progetto. Ripartirà a gennaio, probabilmente in B


Luca Bianchin

Giornalista

11 settembre – 17:42 – MILANO

Simone Verdi nel 2017 finiva sui siti di mezzo mondo per la doppietta ambidestra, curioso esercizio balistico vietato agli umani: due gol su punizione nella stessa partita, uno di destro e uno di sinistro. Metà dei colleghi hanno calciato l’ultima punizione con il piede debole in un allenamento dei Giovanissimi nazionali. Era uno dei calciatori italiani del momento. Il Guardian nel 2016 gli aveva dedicato un articolone, in cui si chiedeva come mai il Milan avesse potuto venderlo per un milione e mezzo: “Quei soldi, nel calcio di oggi, sono noccioline”. In questi anni, Verdi ha dato una grande mano a salvare la Salernitana e il Verona, ha segnato 8 gol per la promozione del Como in A ma non è stato il calciatore che sperava di diventare. È stato in Nazionale con Ventura, ma da mesi vive in acquario. Zero rumori: nessuno parla più di lui. Anzi, quando se ne parla… si sbaglia.

verdi (non è) svincolato—  

Simone Verdi nelle ultime settimane è entrato in ragionamenti sui calciatori svincolati, come se fosse libero da impegni con il Como. Falso: la promozione in A di un anno e mezzo fa ha fatto scattare l’opzione sul suo contratto per il 2025-26. Resta da capire che cosa succederà nei prossimi nove mesi. Verdi nella scorsa stagione ha giocato 108 minuti di Serie A con il Como, poi è andato a Sassuolo: due partite da titolare, due gol e arrivederci. Non ha funzionato, così il giudizio su di lui, a 33 anni, rischia di diventare definitivo: un calciatore con grandi qualità, così forte da segnare 16 gol in A in due stagioni col Bologna ma sempre un po’ incompiuto. Non abbastanza determinato da diventare un protagonista del calcio di oggi. 

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serie b a gennaio—  

Il Como non lo ha inserito nel progetto per il 2025-26 e, nell’eterno dibattito se Verdi sia un centrocampista o un attaccante, lo ha escluso da entrambe le liste: sul sito ufficiale del club, Simone non è nell’elenco dei giocatori da prima squadra. È fuori lista ed è evidente che dovrà aspettare, riprogrammarsi e trovare motivazioni per ripartire a gennaio. In estate ha avuto offerte da Turchia, Grecia e Iran, nessuna è arrivata a una firma su un contratto. E ora? La voglia di ripartire e tornare a giocare c’è e la Serie B sembra la destinazione più naturale. Il problema non sembrano i soldi (“Nella mia carriera ho rinunciato a parecchi soldi per inseguire i sogni”, ha detto un giorno alla Provincia di Como) ma semmai l’attesa, la spinta a lavorare ogni mattina per qualcosa che nemmeno si immagina. Il mercato di gennaio, a inizio settembre, è un orizzonte lontano.