Unicef, “A Gaza City malnutrito un bambino su cinque”

In seguito alla limitata ripresa dell’ingresso di merci commerciali nella Striscia di Gaza, sono disponibili più prodotti alimentari in vendita nei mercati e i prezzi stanno gradualmente diminuendo rispetto ai livelli estremi. Tuttavia, molti beni essenziali rimangono non disponibili o non accessibili, soprattutto per le famiglie più vulnerabili. L’UNICEF sottolinea l’urgente necessità di aumentare le quantità di aiuti alimentari e di migliorare drasticamente la consegna, la distribuzione e l’accessibilità, nonché di forniture nutrizionali, ripari, carburante, gas da cucina e mezzi di produzione alimentare. È fondamentale sostenere il ripristino del sistema sanitario, mantenere e riattivare i servizi sanitari essenziali, compresa l’assistenza sanitaria di base, e garantire una consegna prolungata di forniture sanitarie all’interno e attraverso Gaza. Il ripristino dei flussi commerciali su scala, dei sistemi di mercato, dei servizi essenziali e della produzione alimentare locale è fondamentale per evitare gli esiti peggiori della carestia.

L‘Unicef chiede a tutte le parti di ripristinare il cessate il fuoco e di rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale. I civili e le infrastrutture cruciali su cui fanno affidamento – tra cui ospedali, rifugi, centri di nutrizione e sistemi idrici – devono sempre essere protetti in conformità con il diritto internazionale umanitario. I civili, comprese le famiglie sottoposte a ordini di evacuazione, devono essere protetti e autorizzati a muoversi liberamente verso la sicurezza, mai sfollati con la forza. Israele deve consentire l’ingresso rapido e senza ostacoli di un numero sufficiente di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e garantire al personale umanitario un accesso sicuro, continuo e costante per fornire assistenza salvavita ovunque sia necessaria. L’UNICEF chiede inoltre ad Hamas e agli altri gruppi armati di rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi rimasti.