Si va verso la fine delle operazioni tecniche per il sequestro della piattaforma phica.eu, uno dei siti con contenuti sessisti emersi dai meandri del web nelle scorse settimane. La Polizia postale e per la sicurezza cibernetica è quindi sul punto di ultimare le operazioni tecniche, come disposto dalla procura di Roma, per circoscrivere e acquisire tutto il materiale audiovideo – con le immagini di migliaia di donne, tra cui attrici, influencer e politiche finite sul sito a loro insaputa – e i commenti degli utenti, per le successive analisi degli investigatori. Tra i reati ipotizzati: diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, diffamazione ed estorsione (per le presunte richieste di denaro segnalate dalle vittime per rimuovere contenuti sensibili).
Perquisizioni a carico del presunto gestore di phica.eu
La mole di materiale da esaminare è enorme: si parla di svariati tera (un terabyte corrisponde a circa mille gigabyte) di dati, rimasti appesi sul sito già inaccessibile dal web. Perquisizioni, a quanto si apprende, sono state svolte a carico del presunto gestore Vittorio Vitiello, conosciuto con i nickname ‘Phicamaster’ e ‘Bossmiao’, che utilizzava per controllare in anonimato la piattaforma, appoggiata su server stranieri. L’uomo – che nei giorni scorsi ha rivendicato la legalità del suo operato – al momento non risulta indagato. A condurre alla sua identità ha contribuito anche la denuncia della sindaca di Firenze, Sara Funaro, finita anche lei sulla piattaforma.
Non si escludono sviluppi su responsabilità di più persone
Gli specialisti della Polizia postale puntano adesso a circoscrivere i comportamenti illegali del caso. Non si escludono sviluppi investigativi che potrebbero portare ad accertare responsabilità di più persone. Le attività tecniche sono state svolte dal personale del Servizio centrale della Polizia Postale, con l’ausilio degli specialisti dei Centri operativi di Milano e Firenze.
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