L’imbarcazione Life Support sarà l’ultima a partire per Gaza e avrà il ruolo di osservatrice e offrirà supporto medico e logistico alle navi che ne dovessero avere necessità.

SIRACUSA – La Life Support, la nave di Emergency, è in partenza dal porto di Siracusa insieme alla delegazione italiana della Global Sumud Flotilla.  

L’imbarcazione di ricerca e soccorso dell’ong fondata da Gino Strada sarà l’ultima a partire delle barche italiane dirette a Gaza, avrà il ruolo di nave osservatrice e offrirà supporto medico e logistico alle navi che ne dovessero avere necessità. 

Emergency, insieme alla flotta italiana, si incontrerà poi con la delegazione internazionale, composta da tutte le barche partite dalla Spagna e dalla Tunisia e, lungo la rotta, anche con quelle partite dalla Grecia. La Life Support offrirà assistenza sanitaria ai partecipanti in caso di necessità, garantirà supporto per riparare attrezzature tecniche danneggiate e contribuirà al rifornimento di acqua e viveri alle barche della flotta. 

“Emergency ha deciso di aderire a questa iniziativa promossa dalla società civile perché ha visto direttamente le condizioni della popolazione nella Striscia”, dichiara Anabel Montes Mier, capomissione della Life Support, sottolineando che lo staff che lavora nella Striscia in due centri sanitari nel governatorato di Khan Younis riporta una situazione gravissima.  

“Di fronte al silenzio e all’inazione dei governi, l’ampia partecipazione dei cittadini alle manifestazioni a sostegno di questa cordata umanitaria è segno di una volontà di pace e giustizia che condividiamo e vogliamo sostenere”, ha aggiunto. 

La nave di ricerca e soccorso di Emergency è operativa dal dicembre 2022 e da allora ha soccorso più di tremila persone con 36 missioni nel Mediterraneo centrale. Partirà domani, chiudendo la delegazione italiana della Flotilla con un equipaggio di 29 persone formato da medici, infermieri, logisti, mediatori culturali, soccorritori e marittimi. 

La ong è a Gaza da agosto 2024 e attualmente lavora nella sua clinica nella località di al-Qarara, nel governatorato di Khan Younis, dove offre primo soccorso, assistenza medico-chirurgica di base per adulti e bambini, attività ambulatoriali di salute riproduttiva, seguimento infermieristico post-operatorio, stabilizzazione di emergenze e trasferimento presso altre strutture ospedaliere. 

Nella clinica, dall’apertura a gennaio 2025 a fine luglio, ha visitato in media 241 persone al giorno, con picchi anche di 400. Su un totale di oltre 23mila visite effettuate nello stesso periodo, oltre la metà sono state su minori. 

Prosegue inoltre il lavoro della ong per offrire assistenza sanitaria di base alla popolazione nella clinica di medicina di base allestita dall’associazione locale Cfta (Culture & Free Thought Association) ad al-Mawasi.  

Dall’inizio delle attività, a novembre 2024, a fine luglio, in questo presidio sanitario sono state effettuate oltre 19 mila visite di pazienti per ricevere cure di base, farmaci e medicazioni necessarie in seguito a interventi chirurgici.