Il manager: “Gigi ha sposato Marquez. Marc è un fenomeno, in questo momento è più forte di tutti, guida la moto più forte di tutti, con l’ingegnere più forte di tutti, che equazione viene fuori secondo te? Napalm”

4 settembre 2025

Genova – Siamo venuti a Genova per fare una bella e lunga intervista con Carlo Pernat, non questa che state per leggere o vedere, ma un’altra molto interessante che racconta 10 cose della sua carriera da manager. L’incontro nel suo appartamento, quello dove è nato e tutt’ora vive è anche stata un’opportunità per fare un punto sull’attualità in MotoGP. Ecco le risposte di Pernat.

Che consiglio daresti a Pecco Bagnaia in questa situazione?

“Allora, al momento no, bisogna aspettare ancora un paio di gran premi. Secondo me fra tre gran premi Pecco deve capire quale sarà il suo futuro. Perché continuare così francamente non lo farei, avendo quel fenomeno di Marquez vicino che ha tritato tutti i suoi compagni di squadra e purtroppo mentalmente sta tritando anche lui. Se le cose continuano così fra un paio di gran premi, io non starei lì. Non starei lì. È chiaro che i posti per il prossimo anno non è che si liberano, però i contratti abbiamo visto che si spaccano, ormai è diventata una polveriera. È difficile avere un contratto oneroso con Ducati, con la migliore moto e lasciarla andare, però dipende dalla sua testa. Se la sua testa si riprende e fa il campione, può rimanere lì. Se va avanti così, i rapporti si rompono con la squadra. Io fra tre Gran Premi, fossi in lui, se continua così penserei di andare via”

Che consiglio daresti a Dall’Igna su questa Ducati, la GP25, sembra che vada solo con Marquez?

“Secondo me ogni anno vedi che lui cambia e ogni anno Ducati ha problemi. Anche l’anno scorso qualche problema all’inizio l’ha avuto, due anni fa uguale. Quest’anno di più proprio perché è arrivato Marquez. Secondo me è perché Marquez guida in un certo modo, sviluppa in un certo modo e il buon Pecco nella testa ha il tarlo dal momento che al Mugello hanno deciso di prendere Marquez. Non l’ha digerita secondo me Pecco. Dall’Igna ha sposato Marquez, ha staccato la spina al motomondiale prendendo Marquez. I risultati sono questi. Staccato la spina nel senso positivo per lui, ma per lo spettacolo no. Se Marquez è un fenomeno, se in questo momento è più forte di tutti, se guida la moto più forte di tutti, con l’ingegnere più forte di tutti, che equazione viene fuori secondo te? Viene fuori Napalm”

Viene fuori la cosa che è spesso venuta fuori: l’unico che può fermare Marquez è Marquez stesso, come ha fatto nel 2020… 

“Io ero molto dubbioso che Marquez ritornasse a essere il Marquez di prima, non per la guida ma per la salute, perché ha passato un inferno: omero girato, spalla. Lui è passato dall’inferno a Gresini che era il purgatorio alla Rossa che è il paradiso. Ha già fatto vedere che guida in un modo diverso, perché se vi ricordate con la Honda andava oltre le righe, cadeva sempre. Ora fa quello che vuole, sembra che guida con una mano. È un fenomeno, tanto di cappello. Avanti così il mondiale può finire anche a Misano”

Venendo a Bastianini, il tuo ex pilota a cui sei sempre legatissimo, ora sta ritrovando un po’ di condizione con Giribuola dopo quel malanno…

“Guarda, secondo me al di là di Giribuola e dei materiali che sono arrivati, lui ha incominciato ad andare perché ha girato in posti dove non aveva riferimenti. A Brno era un po’ che non si girava, è andato bene, ma zero riferimenti. A Balaton zero riferimenti, non aveva riferimento Ducati. Quello secondo me ha il suo perché. Adesso a Barcellona speriamo, ma il riferimento ce l’ha”

Se l’anno scorso tu non avessi avuto quei malanni che ti hanno portato a dover saltare qualche GP, secondo me non sarebbe andata com’è andata con KTM, perché avresti avuto più informazioni…

“Non sono del tutto d’accordo con te. Quando noi abbiamo firmato per KTM era dopo il Mugello. In quella settimana, fino a quel momento, quando siamo andati a firmare a Mattighofen ci hanno ricevuto Sterlacchini, Guidotti, Giribuola, le persone su cui avevamo puntato. In quel momento la KTM con quelle persone era al pari di Aprilia. La trimestrale era ancora valida, tutto è nato a fine giugno e a luglio. Ci hanno nascosto, messo sotto il tappeto la polvere. Sterlacchini fu mandato via 5 giorni dopo che avevamo già firmato. Ma stiamo scherzando? Se rimanevo lì, che stavo bene, io quel contratto lo rompevo perché per me era un contratto fraudolento. Queste sono cose vergognose che non perdonerò mai alla KTM come manager”

Esiste un erede di Carlo Pernat?

“… (pausa brevissima, ndr) Esiste un erede di Valentino Rossi?! Non esistono gli eredi perché il nostro mestiere è il carattere che t’aiuta e il background che hai. Io ho avuto il culo di lavorare dal ’74 al ’79 alla Piaggio, nel marketing, dove per 5 anni era l’azienda che spendeva di più in comunicazione. Quando andavi con la targhetta Piaggio, anche se eri un coglionetto, eri sempre in Piaggio. Cominciai con la Formula 1, mi mandarono nell’80 in Brasile con Villeneuve, con Scheckter, il Giro d’Italia, la Bianchi, la Juventus. Ti fai le amicizie, però eredi non esistono, anche perché soldi non ce ne sono più, ragazzi”