Il momento che sta vivendo Pecco Bagnaia è sicuramente il più complicato da quando è diventato un pilota ufficiale Ducati in MotoGP. Le difficoltà sono iniziate da subito con la Ducati GP25, che non gli permette di trovare il feeling che vorrebbe con l’anteriore, ma la situazione è peggiorata dopo la pausa estiva, perché il tre volte campione del mondo è precipitato lontanissimo dalle posizioni che contano, iniziando a provare delle modifiche che potessero ribaltare la situazione.
Una pista amica come Misano quindi può essere un aiuto per provare a risalire la china, dopo che gli ultimi due weekend hanno avuto praticamente un copione identico, con un venerdì ed un sabato da dimenticare ed una domenica in risalita. Sulla pista di casa, la speranza è di poter partire con il piede giusto fin da domani mattina.
“Misano è sicuramente una pista dove c’è molto grip rispetto a Barcellona. E’ una pista che conosco al 100%, quindi spero di riuscire a compensare le difficoltà con il fatto di conoscere molto bene questa pista. Non che gli altri non la conoscano, ma si spero di far bene e di partire forte da venerdì mattina e provare a fare il miglior weekend degli ultimi tre per ottenere un buon risultato”, ha detto Bagnaia, che ha scherzato anche sul “supporto morale” offerto dal suo cagnolino Turbo, che era tra le sue braccia.
Nell’ormai consueto appuntamento di “Inside Ducati”, il video blog che la Casa di Borgo Panigale pubblica dopo ogni GP, si sono viste delle immagini interessanti di Marc Marquez che provava a dargli qualche consiglio dopo il deludente 14° posto della Sprint di Barcellona. Al piemontese quindi è stato chiesto se si aspettava di poter convivere così bene con l’otto volte iridato.
“Me l’aspettavo, perché siamo due persone intelligenti. Ho sempre avuto un buon rapporto con Marc negli anni, ma in generale non ho mai avuto difficoltà a rapportarmi con i miei compagni di squadra. Quando parli con un pilota come lui, prendi tutto il buono che può darti, quindi me l’aspettavo”.
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Foto di: Gold and Goose Photography / LAT Images / via Getty Images
In Ungheria ha fatto delle modifiche radicali, poi a Barcellona è un po’ tornato sui suoi passi, provando un forcellone in linea con le altre GP25. Ancora una volta, però, Pecco ha ribadito che al momento l’unica strada che può perseguire è la sua.
“Stiamo seguendo un po’ la nostra strada e sappiamo che quest’anno facciamo un po’ fatica a sfruttare qualsiasi cosa che proviamo, perché in generale la competitività che ho in certe situazioni non mi aiuta più di tanto e non mi aiuta soprattutto ad essere costante. La strada degli altri è sempre stata simile alla mia, ma leggermente diversa, più che altro perché per quanto stia cercando di adattarmi alla moto, io faccio più fatica di altri”.
Un anno complicato come questo è comunque una grande opportunità di crescita: “Sicuramente poter navigare nella difficoltà ti fa capire molte cose. Mette molto in dubbio il tuo valore, quindi cerchi di capire cosa fare per migliorarti. Quella è una situazione difficile, ma a volte importante”.
In passato a Misano ha fatto grandi cose, ma questa volta non se la sente di mettere troppo in alto l’asticella: “L’obiettivo sarà quello di riuscire a lottare per la top 5, che considerati gli ultimi weekend sarebbe un ottimo risultato, quindi partiamo da lì”.
Nella conferenza stampa che ha celebrato il titolo costruttori della Ducati, il sesto di fila, Gigi Dall’Igna ha detto di considerare Pecco il pilota più importante della storia della Rossa dopo Casey Stoner, che le ha regalato il primo titolo nella classe regina. Un segnale di grande fiducia: “Io non ho mai avuto dubbi sul supporto della Ducati e su cosa pensano, quindi non mi è nuova questa cosa”.
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