Ripresa delle attività sportive, Paradisi: ‘Abbiamo i ragazzi nei parchi’. Le autorizzazioni per utilizzare le palestre comunali sono arrivate a stagione agonistica, per molte società, già iniziata, così come i corsi di avviamento: “Una legge del 1996 (la numero 23) obbliga le pubbliche amministrazioni a mettere a disposizione le palestre scolastiche alle società sportive, ma questo non avviene anzi, dobbiamo lottare per organizzare le attività” spiega Roberto Paradisi, direttore tecnico U.S. Pallavolo. Solo ieri la U.S. Pallavolo ed altre società sportive hanno ricevuto l’autorizzazione per la scuola Marchetti, ma ad avere la sua responsabilità è anche la Provincia: “Un altro problema è la sciatteria e insipienza della burocrazia, che riguarda la gestione della Provincia di Ancona: la direzione scolastica ha correttamente e in modo preciso e puntuale messo a bando la palestra di via d’Aquino, indicandone anche l’avvio dell’utilizzazione a partire da metà settembre – prosegue – ma la Provincia improvvisamente, lasciandoci per strada, ha bloccato la concessione. Un blitz che ci sconcerta. Sembra incredibile ma in Provincia hanno ben pensato di programmare adesso dei lavori di ristrutturazione, lavori che potevano e dovevano essere fatti in estate”. La conseguenza è rappresentata da società sportive (arti marziali, ginnastica, pallavolo) private improvvisamente di intere fasce orarie a disposizione: “Uno schiaffo alle famiglie, agli atleti e alle società sportive – afferma Paradisi – che oggi non sanno dove portare i propri ragazzi. Molti dirigenti mi chiamano per sapere come poter trovare un’alternativa”. Quella di Paradisi per lo sport è una battaglia annosa, dagli impianti alle tariffe, passando per le concessioni: “È inoltre gravissimo che Senigallia non abbia impianto natatorio serio – spiega – è importante per l’attività sportiva agonistica, per i disabili e per la fisioterapia. È assurdo che siamo arrivati a questo punto, adesso occorre metterci mano il prima possibile e una volta ripresa la gestione della Cittadella dello Sport da parte del Comune, va risistemata la piscina a spese dell’Amministrazione, i soldi ci sono. Si deve ovviamente valutare una richiesta danni al gestore, ma intanto si può agire per restituire un servizio importante, anzi fondamentale alla città”. La domanda finale è retorica: “Ci dicano le istituzioni se la pubblica amministrazione ha intenzione di favorire lo sport oppure ostacolarlo”. Riprese intanto le attività anche nella piscina Molinello dove le società hanno la lista di attesa per le scuole nuoto, mentre spesso c’è chi rinuncia al nuoto libero a causa delle corsie troppo affollate. Molti senigalliesi si stanno rivolgendo all’impianto di Chiaravalle.