Wolff dopo Monza

Terminato il Gran Premio d’Italia con il dominio da parte di Max Verstappen, il Team Principal della Mercedes Toto Wolff non ha nascosto tutto il suo disappunto per il weekend di Monza. Oltre a commentare la performance dell’olandese della Red Bull, che a suo dire ha fatto sembrare “tutti stupidi”, il manager austriaco è rimasto deluso anche dalle prestazioni dei propri piloti, in primis da Andrea Kimi Antonelli.

Le critiche

Il giovane pilota bolognese ha infatti concluso il proprio GP di casa al 9° posto dopo una partenza dalla settima casella della griglia di partenza, il tutto dopo un errore nelle prove libere altri e ancora nei GP precedenti. Episodi che hanno portato lo stesso Wolff a esprimere i suoi primi commenti negativi su Antonelli, sorprendendo un ex pilota della Mercedes: Nico Rosberg.

Qualcosa sta cambiando?

Il tedesco, che vinse il titolo nel 2016 proprio con la Mercedes, è conscio del modo in cui Wolff si approccia generalmente con i media, motivo per cui è convinto che qualcosa stia cambiando all’interno della squadra: “È sorprendente – ha dichiarato a Sky Sports F1 in riferimento ai commenti rilasciati nei confronti di Antonelli – perché al momento, l’unica scelta che hai è semplicemente dare a Kimi il maggior tempo possibile nel modo più calmo possibile, e questo significa anche non criticarlo pubblicamente. Di solito, quando c’è questo cambio di tono da parte di Toto per la prima volta in assoluto, c’è una ragione dietro. Toto è molto calcolato nei suoi commenti. Forse vuole fare pressione su Kimi e la sua famiglia affinché provino un approccio diverso, lo modifichino o lo rivedano”.

Rosberg, in aggiunta, resta convinto del talento di Antonelli, autore di un inizio di stagione convincente e di una pole position conquistata nella qualifica Sprint di Miami. Tuttavia, negli ultimi appuntamenti, è stato al contrario protagonista di numerosi errori. Per il tedesco, quindi, sarà necessario ottenere risultati al più presto possibile per proseguire la sua esperienza in Mercedes e, più in generale, in F1: “Kimi è un talento generazionale, lo sappiamo tutti, ma per lui è più difficile di quanto pensassimo finora, ed è un po’ strano che sia ancora così difficile – ha proseguito Rosberg – se guardi le statistiche delle gare, George è a 19-0, e nelle qualifiche a 17-2, e se non considerassimo gli errori, probabilmente sarebbe 15-1. È una situazione davvero difficile, sfortunata, perché tutti vogliamo che vada bene. Può andare bene, lo sappiamo, ma a un certo punto anche il tempo inizia a scorrere. È dura“.