L’EA7 Milano si presenta alla nuova stagione con un roster ravvivato da plurime novità.

Serviva necessariamente una rivoluzione dopo l’anno insoddisfacente sia in Eurolega che in LBA. La partenza di Mirotic pesa molto nelle gerarchie che dovranno essere necessariamente ridisegnate, ma gli innesti sono tutt’altro che giocatori emergenti.

Numericamente il roster di Milano è il più corposo d’Europa, potendo contare su una vastità – forse anche esagerata – di scelte, specialmente nello spot di cinque in cui figurano ad oggi ben tre stranieri e un italiano, con il punto interrogativo su Leo Totè che potrebbe essere tesserato appena risolti alcuni problemi fisici.

P: Lorenzo Brown, Quinn Ellis, Nico Mannion

G: Shavon Shields, Armoni Brooks, Stefano Tonut, Leandro Bolmaro, Diego Flaccadori

AP: Marko Guduric, Giampaolo Ricci

AG: Zach LeDay, Vlatko Cancar,

C: Devin Booker, Josh Nebo, Ousmane Diop, Bryan Dunston, Leo Totè*

LA STELLA

In un team del genere risulta veramente complicato individuare il giocatore di punta, considerando che ogni spot presenta almeno un top player. Tra tutti, però, un piccolo gradino di rilievo è riservato a Lorenzo Brown, il playmaker che i meneghini hanno rincorso per diverso tempo e finalmente portato ad Assago. Non c’è bisogno di troppe presentazioni, chi mastica pallacanestro europea conosce la caratura notevole del giocatore, chiamato a dettare i ritmi al quintetto in campo e contribuire in maniera incisiva al fatturato offensivo.

eurolega brown

ALTRI PUNTI DI RIFERIMENTO

Shavon Shields sgomiterà per rimarcare la sua leadership offensiva, ormai detenuta da diversi anni. Giocatore che tendenzialmente assume un’importante mole di tiri e responsabilità, dovrà imparare a coesistere in campo con altre bocche di fuoco.

Una di queste, oltre a Brown, è certamente Marko Guduric, veterano dell’Eurolega e vincitore della stessa da capitano del Fenerbache lo scorso anno. Guduric è leggermente meno accentratore, più mentalizzato a stare nel sistema di gioco con ordine e disciplina, ma è comunque un giocatore di gran personalità che desidera salire in cattedra in certi momenti.

Altro leader è Zach LeDay, vena da trascinatore, classico player di scia che quando è in giornata non smette più di segnare. Fedele scudiero di coach Messina, è apprezzato per le alte percentuali che mantiene costantemente nelle sue prestazioni e l’enorme energia portata sul parquet. Per non dimenticare Vlatko Cancar, il colpo NBA che ha dovuto rinunciare a EuroBasket con la Slovenia per tutelarsi da ricadute di infortuni, suscitando l’ira di Luka Doncic contro l’EA7 per avergli impedito, come a Nebo, di unirsi alla nazionale.

guduric milano

PLANCE PRESIDIATE CON TANTE ALTERNATIVE

Se dovesse esser tesserato anche Totè, Milano avrebbe cinque centri. CINQUE CENTRI, avete letto bene. Difficile ricordare negli ultimi anni una franchigia che si presenta alla nuova stagione con tutte queste alternative in un singolo ruolo. E l’aspetto da evidenziare è che nessuno di questi giocatori possiede caratteristiche bidimensionali, sono tutti degli interpreti puri del ruolo. Devin Booker parte avanti a Josh Nebo, non per talento (che al naturalizzato sloveno di certo non manca), quanto per il momento di carriera più florido. Nebo deve ritrovarsi dopo un anno passato quasi interamente ai box, ma lo staff di Ettore punta forte per riaverlo al top in breve tempo. Bryan Dunston garantirà pochi minuti ma di enorme esperienza, con quaranta primavere addosso e sedici anni di carriera nel professionismo. Totè, ancora non tesserato, qualora fosse inserito nel roster sarà utilizzato esclusivamente in LBA unitamente a Ousmane Diop, altro reduce da un anno ricco di infortuni come Nebo.

devin booker

IL SUPPORTING CAST

Nonostante tutti gli altri siano giocatori che farebbero da primo violino quasi in ogni franchigia di LBA, a Milano inevitabilmente agiranno da specialisti nel supporting cast. Leandro Bolmaro è un’arma difensiva importante, da utilizzare in accoppiamento con esterni scorer difficili da limitare. Per Tonut vale lo stesso discorso. Nel ricambio del playmaker battagliano Nico Mannion e Quinn Ellis, caratteristiche molto diverse tra loro ma troveranno spazio soprattutto in campionato.

Pippo Ricci e Diego Flaccadori garantiscono equilibrio e sono pedine utilizzabili in più ruoli. Armoni Brooks è stato la super-rivelazione dello scorso anno, avrà tanta fiducia in LBA e un utilizzo discreto anche in Europa.

GIUDIZIO SUL ROSTER E PREVISIONI DI CLASSIFICA

Milano è tra i cinque roster più forti d’Europa. In organico 17 giocatori, di cui alcuni saranno utilizzati soprattutto per l’Eurolega, altri solo per la LBA. Poi un pacchetto di specialisti che avrà un ruolo in entrambe le competizioni, con delle mansioni talvolta diversificate. Tutte le carte per poter sta-dominare la LBA e arrivare alle final4 d’Eurolega che mancano da troppi anni.

Andrea Lambiase

Laureato in operatore giuridico d’impresa presso l’Università degli Studi di L’Aquila. Seguo con grande interesse le competizioni europee.

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