Una bomba carta è stata lanciata alle 4:30 del mattino di oggi, venerdì 12 settembre, di fronte all’ingresso del centro sociale ‘La Strada’, del quartiere Garbatella a Roma, in via Francesco Passino. I primi attivisti ad arrivare questa mattina hanno ritrovato tracce di polvere da sparo e resti di un ordigno probabilmente mirato ad aprire la serranda, annerita, del centro sociale.
Sul muro uno striscione con su scritto “Di Battista putt*** di Hamas”. Sul posto la polizia di Stato, con la squadra della scientifica e la Digos. Sono state acquisite alcune telecamere della zona, che comunque non punterebbero l’ingresso del centro sociale, e ascoltati alcuni attivisti che, da tempo, sostengono la posizione della Palestina contro Israele e la missione di Global Sumud Flotilla.
“Nonostante la violenza dell’attacco, non sono riusciti a entrare nel locale”, hanno spiegato in una nota le attiviste e gli attivisti del Csoa La Strada. “È l’ennesimo episodio: da ottobre 2023 il nostro spazio e la nostra comunità sono bersaglio di decine di aggressioni. Minacce, imbrattamenti, danneggiamenti, fino a veri e propri ordigni. L’ultimo attacco esplosivo appena il 15 maggio scorso.
Episodi tutti denunciati alle autorità, spiegano ancora: “La matrice è chiara: ambienti filo-israeliani che vogliono colpire chi, come noi, si batte per la fine del genocidio a Gaza, per la libertà del popolo palestinese e contro le politiche criminali del governo Netanyahu. La nostra è una lotta limpida: contro la guerra e le logiche di oppressione, per la libertà dei popoli, mai contro il popolo ebraico. Continueremo le nostre battaglie alla luce del sole: le bombe notturne appartengono da sempre alla vigliaccheria degli squadristi”.
“Roma sta vivendo un’escalation inquietante. Non solo La Strada: pensiamo, da ultimo, alla contestazione al Fatto Quotidiano al Circo Massimo pochi giorni fa. È un clima d’odio costruito con menzogne, semplificazioni brutali e attribuzioni confuse: si vogliono criminalizzare voci diverse, accomunando persone e movimenti che hanno in comune soltanto la richiesta di fermare il genocidio a Gaza”, continuano gli esponenti del Csoa la Strada.
“È ora di dire basta- concludono- Non permetteremo che la guerra e l’odio vengano importati nelle nostre strade. Non lo permetteremo qui, a Garbatella. Le autorità tutte, la politica, i media, gli organismi di rappresentanza delle diverse confessioni hanno la responsabilità di denunciare e fermare questo clima. Prima che questa escalation violenta attecchisca in città e sia davvero troppo tardi. Per questo oggi alle 17 convochiamo un’assemblea pubblica al Csoa La Strada”.