Giorgio Armani ha lasciato le decisioni per il futuro dell’azienda nelle mani di Pantaleo Dell’Orco e in quota minore a sorella e nipoti. Lo stilista l’ha scritto nel suo testamento, con il quale ha affidato al compagno e braccio destro da una vita, una grande parte dei suoi possedimenti.
Chi è Pantaleo Dell’Orco?
Nato il 2 novembre 1952 a Bisceglie, in Puglia, Pantaleo Dell’Orco si trasferisce a Milano da bambino, portando con sé il sogno di un futuro migliore. La sua carriera inizia lontano dai riflettori, come pubblicitario e disegnatore industriale presso la Snam, ma il destino lo conduce presto nel mondo della moda. È il 1976 quando un incontro casuale con Giorgio Armani, durante una passeggiata con il suo cane, cambia la sua vita. Da quel momento, Dell’Orco diventa una figura indispensabile per il designer, evolvendosi da modello a responsabile dell’ufficio stile uomo del Gruppo Armani. La sua discrezione e dedizione lo hanno reso non solo un collaboratore, ma un vero e proprio confidente di Armani, descritto dallo stilista come la persona a cui ha affidato i suoi pensieri più intimi.
La carriera al fianco di Armani
La collaborazione tra Dell’Orco e Armani inizia nel 1977, quando Leo entra nella maison come grafico e venditore, per poi distinguersi nell’organizzazione di sfilate iconiche.
Tra i momenti memorabili c’è la sfilata del 1980 al Rockefeller Center di New York, dove Dell’Orco sfila accanto alla supermodella Iman, segnando un punto di svolta per il brand Armani. Con il passare degli anni, il suo ruolo si evolve. Diventa il responsabile dell’estetica maschile del marchio, contribuendo a definire lo stile elegante e minimalista che ha reso Armani un simbolo globale. La sua influenza si estende anche alla gestione strategica, rendendolo una figura centrale nella crescita del gruppo.
Il legame sentimentale
Il rapporto tra Dell’Orco e Armani va oltre la sfera professionale. Come rivelato nell’autobiografia di Armani *Per amore* (2022), Leo è stato un pilastro nella vita dello stilista, soprattutto dopo la perdita del socio Sergio Galeotti nel 1985. La loro amicizia, culminata in un momento pubblico nel 2021 quando si sono tenuti per mano in passerella, è stata descritta come un legame di “famiglia scelta”. Questo affetto profondo ha reso Dell’Orco una figura insostituibile, sia nella vita privata che professionale di Armani.
L’Eredità di Pantaleo Dell’Orco
Con la scomparsa di Giorgio Armani nel 2025, Dell’Orco è emerso come una figura centrale per il futuro della maison. A lui il 40% del diritto di voto nel nuovo CdA. Inoltre, lo stilista gli ha lasciato parte delle quote di ExilorLuxottica (deteneva il 2% per il valore di 2,5 miliardi) e la casa a Milano, dove «Leo potrà vivere finché vorrà».
Ultimo aggiornamento: venerdì 12 settembre 2025, 09:20
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