di
Gianni Santucci
L’analisi della rivista americana. Davanti si conferma l’Humanitas, che nel ranking internazionale è al 61esimo posto (era al 54 un anno fa). Segue il San Raffaele 72esimo. Bertolaso: «Lombardia guida nella sanità nazionale»
Le prospettive di sviluppo della sanità corrono lungo la direttrice dell’intelligenza artificiale. Un monitoraggio sugli ospedali smart viene realizzato ogni anno e pubblicato sulla rivista americana Newsweek. Nella recente classifica delle migliori 350 strutture sanitarie, le italiane sono 18. E tra le prime quattro, tre sono lombarde. Per stabilire il punteggio pesa al 77,5 per cento il giudizio di manager e personale medico di istituti sanitari terzi, al 20 per cento un questionario rivolto ai singoli ospedali e al 2,5 per cento l’accreditamento al Jci, un’importante commissione internazionale che valuta la qualità delle cure mediche.
Davanti si conferma l’Humanitas, che nel ranking internazionale è al 61esimo posto (era al numero 54 un anno fa). L’Irccs di Rozzano è stato all’avanguardia in Italia nel creare un centro di ricerca sull’intelligenza artificiale, in cui lavorano a stretto contatto medici, data scientist e ingegneri per sviluppare algoritmi che migliorano diagnosi, prognosi, medicina predittiva, personalizzazione dei trattamenti. Le principali applicazioni cliniche per l’Humanitas hanno riguardato esami diagnostici come mammografie e colonscopie. In ambito di ricerca, l’AI generativa ha aiutato a fornire modelli gemelli digitali di tumori rari.
Nella classifica generale, che ha la top 10 dominata da Stati Uniti, Germania e Israele, al 72esimo posto c’è il San Raffaele (64esimo nel 2024). Prima del Covid ha avviato un progetto sulla telemedicina che è in continua crescita. Ha introdotto la piattaforma di intelligenza artificiale S-Race, sviluppata in collaborazione con Microsoft, che ha messo alla luce 21 progetti basati sulla raccolta di informazioni dai principali database ospedalieri. In questo modo vengono verificate e confrontate le condizioni di salute dei pazienti con le stesse patologie.
Al numero 76, due punti sotto al San Camillo di Roma, l’Istituto europeo di oncologia. Un balzo in avanti rispetto al 2024, quando stava all’88esimo posto. In effetti da tre anni allo Ieo è in corso una trasformazione nell’implementazione di scelte tecnologiche e informative per una medicina sempre più personalizzata.
I dati di cura del paziente vengono inseriti ed elaborati in una specifica piattaforma digitale, riuscendo così a migliorare i processi. Sono stati poi generati dei modelli di predittivi di AI, che stratificano il rischio di complicanze nel paziente. Nei trial clinici, la raccolta automatica dei dati velocizza di 200-300 volte le operazioni di calcolo.
«La Lombardia — commenta l’assessore al Welfare Guido Bertolaso — conferma il suo ruolo di guida nella sanità nazionale». La classifica, aggiunge, dimostra come «la nostra regione sappia coniugare innovazione tecnologica, ricerca scientifica ed eccellenza clinica. È un patrimonio di competenze e professionalità che intendiamo rafforzare, investendo in strutture moderne e percorsi di cura efficaci e vicini al cittadino».
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12 settembre 2025 ( modifica il 12 settembre 2025 | 10:42)
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