Lando Norris abbandona Jeddah dopo aver gettato al vento una delle opportunità più grandi per vincere la sesta gara della carriera in Formula 1 e, soprattutto, allungare nel Mondiale Piloti.
Partito con i favori del pronostico dopo aver impressionato nelle libere, Lando ha prima buttato al vento l’opportunità di fare la pole andando a muro nella Q3 di ieri, mentre in gara ha commesso un paio di errori grossolani che hanno compromesso un potenziale arrivo sul podio dopo essere partito dalla decima posizione.
Nella lotta con Lewis Hamilton per la sesta posizione, Norris ha provato a superare il 7 volte iridato alla penultima curva per ben due volte, lasciando così a Lewis diritto di replica con il DRS aperto. Hamilton, da vecchia volpe qual è, gli ha reso il sorpasso in entrambe le occasioni, facendo perdere secondi preziosi al britannico della McLaren.
“Il quarto posto è il miglior risultato che potessi ottenere oggi. Ovviamente è davvero un peccato aver mancato il podio. Mi rendo la vita difficile da solo, specialmente quando è una gara di questo genere, sarebbe stata molto più facile se fossi partito davanti”, ha ammesso Norris al termine del Gran Premio d’Arabia Saudita. “Devo aiutare me stesso firmando dei sabato migliori di quelli che ho fatto sino a ora”.
Lando Norris, McLaren, Andrea Kimi Antonelli, Mercedes
Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images
Dopo aver puntato il dito contro se stesso, Norris ha voluto esternare la propria opinione riguardo le prestazioni della McLaren in confronto a quelle della Red Bull. A suo avviso la RB21 equivale la MCL39 sia sul giro secco che sul passo gara.
“La Red Bull è stata veloce come noi in qualifica, ma lo è stata
anche in gara. Solo perché siamo veloci nelle prove, la gente continua a tirare fuori tutte queste stronzate (sul fatto che la McLaren non abbia rivali in gara, ndr)”.
“Noi crediamo di essere molto più veloci di quanto si vede. Penso che probabilmente Max fosse il più veloce oggi, quindi abbiamo del lavoro da fare”.
“La gente continua a dire che siamo i migliori, i più veloci, ma solo perché mostriamo un bel passo nelle prove. Non abbiamo più niente di vantaggio quando arriviamo alle qualifiche. Ma questo è il nostro metodo di lavoro”.
“E’ in questo modo che pensiamo di ottimizzare le cose. Se non facessimo in questo modo, saremmo ancora più indietro. Sono soddisfatto del lavoro che stiamo facendo, dobbiamo solo ricalibrarlo. Abbiamo un’ottima macchina e probabilmente sono il più veloce in media, ma chiaramente non è sufficiente”.
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