Sono tornati in Corea del Sud gli oltre 300 lavoratori sudcoreani che erano stati arrestati il 4 settembre in Georgia, negli Stati Uniti, durante una retata in uno stabilimento di produzione di batterie elettriche per automobili Hyundai. Tre giorni dopo il governo sudcoreano aveva raggiunto un accordo con l’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump per riportarli in Corea del Sud.
Il volo con cui sono tornati i lavoratori – tra cui ci sono anche 14 persone non sudcoreane – è partito con un giorno di ritardo perché l’amministrazione Trump era intervenuta per verificare se i lavoratori arrestati volessero rimanere negli Stati Uniti. Soltanto una persona ha scelto di restare.
La retata era stata eccezionale per il numero di lavoratori coinvolti, in tutto 475 di cui appunto circa 300 sudcoreani, per la loro nazionalità e per l’importanza di quello stabilimento per l’economia della Georgia. Stati Uniti e Corea del Sud sono alleati, ma di recente i rapporti tra i due paesi si erano fatti più tesi a causa dei dazi imposti da Trump e dei suoi modi perlopiù imprevedibili.