Con la corsa al titolo che ormai è segnata, la maggior parte delle attese del weekend di Misano della MotoGP ruotano intorno al debutto della nuova Yamaha M1 dotata del motore V4, che rappresenta una rottura importante con la tradizione del marchio giapponese, rimasto l’unico nella classe regina a correre con un quattro cilindri in linea.

Fino ad oggi, la Casa di Iwata ha effettuato diversi test con i collaudatori Augusto Fernandez ed Andrea Dovizioso, dando un primo assaggio lunedì scorso a Barcellona ai piloti titolari, Fabio Quartararo ed Alex Rins, ma lo ha sempre fatto con il massimo riserbo sull’andamento di questi collaudi.

In attesa che scenda in pista domani, per il suo debutto in un weekend di gara con il tester spagnolo, oggi la M1 V4 è stata mostrata pubblicamente per la prima volta con la sua livrea completamente blu durante una conferenza stampa andata in scena presso l’hospitality allestita dalla Yamaha nel paddock dell’autodromo romagnolo.

“Abbiamo intrapreso un progetto ambizioso: sviluppare un nuovo motore V4 e una moto completamente nuova, un’impresa particolarmente impegnativa se svolta in concomitanza con lo sviluppo della moto 2025. Una sfida del genere comporta rischi e pressioni elevati: è il tipo di progetto che può essere portato a termine con successo solo se non è solo uno ‘sforzo di squadra’, ma uno ‘sforzo aziendale’, e tutti i soggetti coinvolti devono dare il 100%”, ha spiegato Takahiro Sumi, general manager del reparto sviluppo Yamaha, che è stato il primo a prendere la parola ed ha sottolineato il fatto che la novità non è solo il propulsore, ma che si tratta di una moto completamente inedita costruita intorno ad esso.

Yamaha Factory Racing V4

Yamaha Factory Racing V4

Foto di: Yamaha

“Fin dall’inizio del progetto V4 c’erano molte domande a cui rispondere e siamo ancora in fase di sviluppo, ma una cosa è certa: il nostro obiettivo è riportare la Yamaha alla vittoria con un approccio basato su dati concreti. Il prototipo con motore V4 riflette un progetto integrato in cui Giappone ed Europa condividono responsabilità e competenze. Grazie al duro lavoro del responsabile del progetto Kazuhiro Masuda, del direttore tecnico Max Bartolini, degli ingegneri Yamaha, del Yamaha Factory Racing Test Team, dei collaudatori, dei partner tecnici e di tutti gli altri che hanno contribuito, siamo in grado di compiere passi strategici e fare progressi”, ha aggiunto.

La parola poi è passata al managing director Paolo Pavesio, che ha sottolineato il cambio d’approccio della Yamaha: “La pista determinerà in ultima analisi se abbiamo raggiunto i nostri obiettivi, ma sono già orgoglioso dello spirito di sfida che abbiamo abbracciato nel ridefinire il nostro modo di lavorare: più veloce, più agile e più aperto a sfruttare le nostre risorse globali, sia dal punto di vista organizzativo che tecnico”.

Il manager italiano ha sottolineato anche l’importanza di avere due collaudatori esperti e veloci come Fernandez e Dovizioso: “Nell’ambito di questo nuovo approccio, l’ingaggio di Andrea e Augusto lo scorso anno ha rappresentato un momento fondamentale per dare vita al Piano V. Data la sua portata, il prossimo progetto 850cc e il cambio di fornitore di pneumatici, era essenziale avere due collaudatori. Anche i loro punti di forza complementari sono stati un fattore chiave: Andrea apporta una disciplina di sviluppo che si allinea perfettamente con la nostra ricerca di un feedback di alta qualità. I suoi decenni al vertice della MotoGP e la sua profonda competenza tecnica lo rendono una risorsa inestimabile”.

“Augusto, dal canto suo, ha integrato perfettamente il lavoro di Andrea, soprattutto grazie al suo contributo nei test e nelle gare wild card. Essendo un pilota MotoGP a tempo pieno ancora al massimo della forma, è fondamentale per spingere al limite il nostro nuovo motore V4 e il prototipo della moto. Questi stress test non solo forniscono dati fondamentali, ma offrono anche una visione chiara della nostra realtà competitiva”.

Yamaha Factory Racing V4

Yamaha Factory Racing V4

Foto di: Yamaha

Il direttore tecnico Max Bartolini invece ha delineato quelli che sono gli obiettivi per il weekend e per lo sviluppo futuro: “Il nostro team ha progettato un pacchetto coerente: erogazione di potenza, bilanciamento del telaio ed aerodinamica ottimizzati come un unico sistema. L’obiettivo di questo fine settimana non è quello di stabilire benchmark prestazionali, ma di apprendere dal punto di vista operativo nelle condizioni reali del Gran Premio MotoGP”.

“I nostri obiettivi principali sono quelli di convalidare le ipotesi fondamentali, raccogliere dati di alta qualità e definire la fase successiva. Sebbene l’ambizione a lungo termine rimanga quella di realizzare una piattaforma V4 competitiva per la stagione 2026, qualsiasi impegno definitivo sarà basato su una valutazione dei risultati alla fine del programma 2025”, ha aggiunto, sottolineando che al momento non è stata ancora presa una decisione definitiva riguardo al motore per la prossima stagione.

Tra le altre cose, ha spiegato che per quest’anno è escluso che Quartararo e Rins possano utilizzare questa moto in gara, ma non è una scelta, quanto un’imposizione del regolamento: disponendo delle concessioni, non ci sarebbero problemi a cambiare motore, la Yamaha però ha già utilizzato tutte le sue omologazioni per quanto riguarda il cambio e l’aerodinamica, quindi trattandosi di una moto completamente diversa, può essere utilizzata solo per le wild card. In ogni caso, entrambi, così come Jack Miller, avranno modo di provarla in occasione dei test collettivi di lunedì.

Augusto Fernandez, Yamaha Factory Racing Test Rider

Augusto Fernandez, Yamaha Factory Racing Test Rider

Foto di: Yamaha

Fernandez ha rinnovato con la Yamaha fino al 2027

Questo weekend sarà molto importante per Fernandez. Non solo avrà l’onore di portare al debutto quella che potrebbe essere una pietra miliare per la Yamaha, ma a margine delle conferenza è stato anche annunciato il rinnovo del suo contratto come collaudatore per le prossime due stagioni, quindi fino alla fine del 2027.

“Sono felicissimo di continuare con Yamaha per altri due anni. Finora quest’anno è stato un viaggio incredibile. Mi sono trovato benissimo fin dall’inizio: con le persone, con il team di collaudatori, con tutti coloro che lavorano in Yamaha. Con tutti i progetti che abbiamo in mente, è un momento importante per far parte del Yamaha Factory Racing Test Team, e sono orgoglioso e felice di essere qui e di continuare il mio lavoro. Darò il massimo per riportare il marchio al vertice”, ha commentato il pilota spagnolo, campione del mondo della Moto2 nel 2022.

Riguardo all’impegno che lo attende nel fine settimana, ha aggiunto: “Sono davvero entusiasta di correre con la nuova moto. È un onore essere coinvolto in un progetto così importante per Yamaha ed essere il primo a correre con la nuova moto! Sarà un weekend in cui ci concentreremo sul miglioramento del nostro prototipo con motore V4 e definiremo i suoi punti di forza e di debolezza mentre correremo con il resto dei piloti della MotoGP, in tempo reale, in un contesto di gara. Sarà quindi un weekend importante, che ci permetterà di capire a che punto siamo, quindi sono davvero entusiasta per questo GP e non vedo l’ora di iniziare”.

Yamaha Factory Racing V4

Yamaha Factory Racing V4

Foto di: Yamaha

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