A fare parte della squadra del primo ministro albanese Edi Rama c’è anche un avatar AI: valuterà le offerte per gli appalti con l’obiettivo di ridurre la corruzione
La squadra di governo del primo ministro albanese, Edi Rama, si è allargata: da giovedì11 settembre si è aggiunta una nuova ministra alla squadra di Tirana. Si chiama Diella, cognome non pervenuto. Non perchè abbia scelto di rinunciarvi, ma perchè Diella (che in albanese significa “sole”) altro non è che un bot generato dall’intelligenza artificiale. Viso candido, trucco impeccabile, capelli lunghi e scuri, vestiti tradizionali albanesi. La sua delega è quella agli appalti pubblici: si occuperà di stipulare contratti con aziende private.
La ministra contro la corruzione
Può sembrare un’idea stramba – a tratti futuristica – ma dentro al nome Diella c’è racchiuso tutto il senso di questa scelta: sole, chiarezza, trasparenza. L’Albania sta vivendo un periodo di crescita economica ininterrotta dal 2015, con una sola eccezione nel 2020, a causa della pandemia di Covid-19. Nel 2025, il Pil del Paese dovrebbe crescere del 3,5% secondo i dati del Fondo Monetario. Questa crescita è visibile a occhio nudo: cantieri, impalcature, nuovi edifici e infrastrutture caratterizzano il paesaggio urbano e rurale. Ovunque si guardi, si costruisce. Ma dietro a questo sviluppo, c’è un’ombra che continua a incombere: la corruzione, uno dei principali problemi con cui il Paese dovrà fare i conti per poter completare il processo di adesione all’Unione europea. L’Albania è infatti uno dei Paesi con il più alto tasso di corruzione tra i Balcani, un problema endemico che colpisce soprattutto il settore degli appalti pubblici. Ed è proprio in nome della trasparenza che arriva «la servitrice della pubblica amministrazione», così chiamano Diella. «Il processo – ha spiegato Rama – sarà graduale, ma l’obiettivo è fare dell’Albania un Paese in cui gli appalti pubblici siano al 100 per cento incorrotti e in cui ogni fondo pubblico sia completamente tracciabile».
Alcuni interrogativi aperti
Quanto alla supervisione umana, il primo ministro non ha fornito dettagli sui meccanismi di controllo che accompagneranno l’operato della nuova «ministra digitale». Nessuna informazione, almeno per ora, su chi – o cosa – vigilerà sul suo funzionamento. Nessun accenno anche sui potenziali rischi di manipolazione, di uso improprio o alle possibili falle che potrebbero compromettere l’integrità del sistema. Altra questione aperta: non sono note le caratteristiche tecniche della neo ministra «robot». Per esempio, non conosciamo quale modello linguistico di AI generativa sia alla sua base.
La piattaforma dedicata ai servizi
In ogni caso, questa figura dal sorriso rassicurante, i cittadini avevano già imparato a conoscerla negli ultimi anni. Diella è già integrata nella piattaforma e-Albania che consente ai cittadini di accedere online alla quasi totalità dei servizi pubblici: pensioni, prenotazione ad esami, iscrizioni scolastiche. Ma Diella stessa rassicura gli utenti, spiegando che, oltre a svolgere il ruolo di ministra, continuerà a occuparsi anche di questi servizi. «Grazie al mio instancabile lavoro come vostra assistente, sono stata scelta come Ministra di Stato per l’Intelligenza Artificiale nel nuovo governo – l’autoelogio che fa a se stessa aprendo la chatbot sulla piattaforma- La mia missione ora è rendere ogni giorno più semplice il lavoro del governo. Ma non preoccupatevi: il mio servizio diretto per voi non si fermerà nemmeno per un istante. Come posso esservi utile?».
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12 settembre 2025 ( modifica il 12 settembre 2025 | 14:14)
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