Il debutto della Yamaha V4 si è concluso anzitempo, con una scivolata di Augusto Fernandez che ha impedito di saggiarne fino in fondo il potenziale, ma la prima impressione è stata decisamente positiva. E’ vero che il pilota spagnolo ha chiuso solamente 19°, ma lo è altrettanto che il suo ritardo dal miglior tempo di Marc Marquez è stato inferiore al 1″2.

Ma il riferimento più corretto da osservare non è tanto quello, quanto che fosse a circa sei decimi dalla migliore M1 “standard”, quella di Fabio Quartararo. Sicuramente oggi il francese non ha brillato, perché a sua volta è rimasto fuori dalla Q2 con il 12° tempo, ma per essere la prima uscita, per di più con un collaudatore che non corre tutti i weekend, il gap è parso davvero incoraggiante. Inoltre, in mattinata c’è stato uno stop a bordo pista, ma non si è trattato di nulla di grave, solo un semplice warning.

“Non sapevamo cosa aspettarci in termini di tempi prima dell’inizio del weekend”, ha assicurato Fernandez ai giornalisti a fine giornata. “Pregavo di essere competitivo, almeno rispetto a qualcuno, e di vivere un weekend piacevole lottando in pista. In definitiva, il feeling e i tempi sono quelli sperati, quindi abbiamo entrambe le cose: siamo competitivi e il feeling migliora”.

L’altro aspetto positivo della giornata è che le modifiche che erano state pensate durante i test svolti qui hanno dato esito favorevole. Questo vuol dire che la direzione data allo sviluppo sembra essere quella giusta.

“Oggi è stata una giornata positiva perché tutte le modifiche che abbiamo apportato hanno funzionato. È bello perché normalmente nei test si fanno dei passi avanti, ma scartando le cose che ‘non vanno bene’, quindi si cerca di trovare una soluzione come questa”, ha detto. “Oggi è stato il primo giorno in cui ho detto: ‘Wow, questo va bene’. Quindi è una bella sensazione come pilota. È stata la prima volta che ogni modifica ed ogni cambiamento di assetto e tutto ciò che abbiamo provato, che avevamo in mente dai test, hanno funzionato”.

Augusto Fernandez, San Marino MotoGP, 12 September 2025

Augusto Fernandez, San Marino MotoGP, 12 September 2025

Foto di: Gold and Goose Photography / LAT Images / via Getty Images

“Onestamente, abbiamo faticato l’ultima volta che siamo stati qui per i test. Era la prima volta che avevamo difficoltà con la moto; dal punto di vista dell’assetto, dell’equilibrio e di tutto il resto. Quindi avevamo in mente alcune cose importanti. Abbiamo apportato le modifiche al mattino e al pomeriggio. È stato come un giorno di test, con grandi cambiamenti, e ha funzionato”.

Il peccato è stato non poter scoprire fino in fondo il potenziale della moto a causa della scivolata avvenuta alla fine della sessione pomeridiana, ma per Augusto c’è anche una piccola giustificazione: “Ho commesso un piccolo errore nel secondo time attack perché oggi era la prima volta che facevamo uno vero e proprio con questa moto, con gomme morbide e poco carburante. Non è facile farlo nei test perché la pista non è sempre sicura per fare un vero time attack, a differenza di qui nei GP, perché non si trovano lo stesso grip e le stesse condizioni”.

“Quando ero qui per i test, non ho potuto usare i cordoli perché erano molto scivolosi. Quindi uscire e fare un time attack era troppo rischioso. A volte capisco che non facciamo un vero e proprio time attack. È bello farne alcuni per capire a che punto siamo, ma alla fine capiamo più o meno a che punto siamo anche senza farli. Inoltre, non è che non possiamo giocare con le gomme. Durante i test utilizziamo gomme molto usurate. Non è che non possiamo buttare via una gomma morbida”.

Ora chiaramente c’è curiosità di scoprire come andranno le cose domani in qualifica e nella Sprint, anche se questa prima giornata incoraggiante fa un po’ crescere il dispiacere per il fatto che la nuova M1 V4 non potrà essere affidata ai titolari prima della prossima stagione, visto che ormai la Yamaha ha terminato le sue omologazioni per quanto riguarda l’aerodinamica ed il cambio.

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