Nelle prove libere del venerdì del Gran Premio di San Marino si è seguito il copione ormai abituale di questa stagione: i piloti hanno affinato la messa a punto delle loro moto e montato gomme nuove per tentare il giro veloce.

Tra i tempi sul cronometro spiccava Fabio Quartararo, unico a montare una gomma media al posteriore, mentre tutti gli altri avevano scelto la morbida. Una decisione che poteva sembrare un errore, ma che in realtà non lo era: il francese ha chiarito ogni dubbio dopo la sessione, nel consueto incontro con i media.

“Non siamo riusciti a trovare il modo di far funzionare la moto né con la gomma media né con la morbida. Non sapere se andare a caccia del tempo con una o con l’altra gomma, senza dubbio, non è un buon segnale” ha spiegato Quartararo, sottolineando come ci siano ancora parecchi dubbi su quello che è il potenziale della Yamaha e su quale direzione scegliere.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose Photography / LAT Images / via Getty Images

A Barcellona, appena una settimana fa, Fabio era riuscito a superare il taglio e a qualificarsi in prima fila il sabato, traguardo che lo aveva poi portato al podio nella sprint di Montmeló. “Chiudere al 12° posto non è certo motivo di soddisfazione, soprattutto considerando che qui avevamo svolto un test a maggio”, ha sottolineato il francese prima di scendere maggiormente nei dettagli su cosa non abbia funzionato.

“Ci manca grip: con la morbida sul lato destro; con la media, sul sinistro. A Barcellona ero molto più positivo. Ma quando non sai se, sul giro secco, ti andrà meglio con la gomma morbida o con la dura, è sicuramente difficile”.

Tuttavia, gli occhi in casa Yamaha, più che al risultato con i due piloti ufficiali, sono rivolti su Augusto Fernández, che in questo fine settimana porta al debutto in un weekend di gara il nuovo motore V4 su cui sono riposte le speranze della casa giapponese in vista del prossimo anno. 

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose Photography / LAT Images / via Getty Images

“Non ho seguito Augusto in pista, principalmente guardo i tempi sul giro. È stato velocissimo, a meno di un decimo dalla seconda Yamaha. Sappiamo che Augusto è un pilota rapido. Inoltre, con una moto nuova, so che c’è molto lavoro da fare. C’è ampio margine con questa moto, soprattutto per quanto riguarda le regolazioni. È lì che credo possa essere davvero buona”.

“Ma insomma, ce la prenderemo con calma” ha aggiunto, a proposito del monitoraggio dell’evoluzione della nuova moto, che con l’attuale pacchetto aerodinamico potrebbe già essere utilizzata quest’anno. “Preferisco non rispondere” ha concluso con un tocco di ironia.

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