E’ stato il red carpet del Teatro Galli a celebrare le leggende delle due ruote premiate, giovedì sera, nell’ambito del MotoGP iconic che riunisce i piloti che hanno fatto la storia di questo sport giocando un ruolo fondamentale per renderlo ciò che è diventato. Tanti gli appassionati che si sono assiepati in piazza Cavour per salutare i loro beniamini e, una vera e propria ovazione, è stata riservata per sette volte campione del mondo Valentino Rossi, arrivato insieme alla moglie Francesca Sofia Novello, subito bersagliati dai flash dei fotografi.
Applausi anche per un’altra leggenda italiana della MotoGp, Giacomo Agostini, otto volte campione del mondo con 68 vittorie. Kenny Roberts, il primo campione americano, con tre titoli MotoGP. Freddie Spencer, campione due volte in un anno e il più giovane in MotoGP all’epoca. Eddie Lawson, campione con due moto ufficiali in una gloriosa corsa negli anni ’80. Wayne Rainey, campione tre volte di fila, e il suo sparring partner Kevin Schwantz, con 25 vittorie in MotoGP e quel titolo del 1993.
Da lì, un altro nome è emerso per dare il via a una nuova era: Mick Doohan. L’australiano è stato introdotto e ha inviato i suoi migliori auguri, prima che un suo connazionale salisse sul palco: il primo pilota a vincere un Campionato del Mondo con la Ducati e un altro dei più dotati di sempre: Casey Stoner. 112 podi e 31 vittorie in MotoGP hanno portato Dani Pedrosa nella nuova Hall of Fame, un altro dei cosiddetti Fantastici Quattro. Poi è stato il momento di dare il benvenuto al tre volte campione del mondo della MotoGP Jorge Lorenzo, un tempo acerrimi rivali e ora membri della Hall of Fame.
La serata riminese è stata anche l’occasione per presentare il nuovo look della “torre dei campioni”, l’iconico trofeo che raccoglie i nomi dei piloti che hanno vinto il campionato del monodo e che rappresenta i valori dello sport più emozionante della terra e, proprio come l’epoca in cui si è svolto, la nuova Torre è un’evoluzione della precedente.
La base in alluminio rivestito in ceramica del trofeo sostiene la “Champions Tower”, una colonna verticale di placche in acciaio inossidabile incise con i 76 nomi di tutti i campioni del mondo finora conquistati. Ogni placca, a forma di angolo di inclinazione di un pilota, è divisa in due parti: un lato opaco con il nome del pilota e un lato lucido con l’anno, il costruttore e il numero della moto. l trofeo è un simbolo della MotoGP e lo sarà per gli anni a venire, lasciando spazio ai futuri campioni per lasciare la propria eredità. Oltre all’inserimento di alcune delle Leggende della MotoGP nella nuova Hall of Fame, c’è stato un altro entusiasmante annuncio: nel 2026 saranno introdotte anche tre nuove Leggende.
In onore del loro eroismo nella massima categoria del motociclismo, il campione MotoGp del 1949 Leslie Graham, il Campione MotoGP del 1957 Libero Liberati e il campione MotoGp del 1961 Gary Hocking diventeranno tutti Leggende della MotoGP la prossima stagione, il che significa che ogni Campione MotoGP prenderà il suo posto come Leggenda.