PREMARIACCO – Una raccolta fondi a sostegno dei tre vigili del fuoco coinvolti nella tragedia del fiume Natisone. la campagna è stata lanciata sulla piattaforma Gofundme e, come si legge nello stesso sito, è stata promossa dall’associazione nazionale vigili del fuoco-sezione di Udine.
«Le spese legali e tecniche che i tre vigili e le loro famiglie dovranno affrontare sono stimate in circa 300mila euro, costi per i quali non è previsto alcun anticipo da parte del Ministero dell’Interno. Solo a procedimento concluso sarà possibile un eventuale e parziale rimborso assicurativo, lasciando quindi gran parte dell’onere economico completamente a carico dei diretti interessati – si legge sulla piattaforma – È evidente come tre vigili del fuoco, con stipendi ordinari ma responsabilità enormi sulla vita delle persone, non possano sostenere da soli un tale peso senza compromettere gravemente la stabilità delle proprie famiglie. Per questo motivo, la Sezione di Udine dell’associazione nazionale vigili del fuoco ha deciso di attivarsi con questa raccolta fondi, confidando nella solidarietà di chi riconosce e sostiene l’impegno quotidiano di chi lavora per la sicurezza di tutti».
APPROFONDIMENTI
Il risarcimento chiesto dalle famiglie
La cifra di risarcimento danni richiesta al governo dalle famiglie Doros, Cormos e Molnar al Governo è pari a 3 milioni e 714mila euro. L’avvocato Maurizio Stefanizzi, che rappresenta i familiari delle tre giovani vittime, sta depositando gli atti di costituzione di parte civile nei procedimenti penali a carico dei tre vigili del fuoco e dell’infermiere della centrale Sores imputati per la morte dei ragazzi. Il danno prevedrebbe la responsabilità solidale del dipendente pubblico e dell’ente di appartenenza, che per i pompieri è il ministero dell’Interno, mentre per il sanitario è l’azienda regionale di coordinamento per la salute, l’Arcs.
La tragedia
Era il 31 maggio 2024 quando Bianca Doros, 23 anni, Patrizia Cormos, 20, e Cristian Molnar, 25, erano scesi sul greto del fiume Natisone dov’erano andati per una passeggiata e per scattare qualche fotografia. Lì sono stati sorpresi da un’improvvisa ondata di piena che li ha travolti, trascinati e uccisi. I giovani avevano contattato i soccorsi ma questi sono arrivati quando ormai la piena si era alzata. Alcuni vigili del fuoco, giunti con un’autoscala, hanno tentato di lanciare funi alle quali i giovani avrebbero potuto aggrapparsi.