A confermare l’identità del giovane reo confesso, fermato nella serata dell’11 settembre, è stato il governatore dello Utah, Spencer Cox. Sui bossoli del fucile usato per sparare all’attivista politico anche scritte antifasciste. Nella chat con il coinquilino parlava del suo piano omicida

Si chiama Tyler Robinson il killer reo confesso dell’attivista politico Charlie Kirk: la conferma è arrivata dal governatore dello Utah, Spencer Cox. Ventidue anni, ex studente della Utah State University e poi studente di un istituto tecnico, è stato arrestato intorno alle 23 di sera dell’11 settembre nella sua casa a St. George, vicino al Parco nazionale di Zion, a circa 400 km a sud-ovest dal campus universitario in cui ha sparato a Kirk. Era cresciuto nella comunità mormone, la stessa che Kirk stava elogiando dal palco pochi attimi prima dell’assassinio. Il presidente Donald Trump chiede “la pena delle morte” per Robinson. Le accuse che dovrebbero essere formalizzate a suo carico sono quelle di omicidio aggravato, scarico illecito di arma da fuoco con conseguente grave lesione personale e ostruzione della giustizia. Comparirà in tribunale martedì 16.

“Bella ciao” e “Hey fascist” sui proiettili del fucile di Robinson

Le autorità dello Utah hanno fatto sapere in conferenza stampa che sui bossoli del fucile utilizzato per uccidere Kirk erano incise scritte come “Bella ciao, bella ciao ciao ciao” e “Hey fascist, catch!”, cioè “Fascista, beccati questa”. Secondo un familiare di Robinson, il ragazzo “negli ultimi anni era diventato più politico”, ricordando una conversazione in cui avrebbe detto che “Kirk era pieno di odio e diffondeva odio”.  Registrato nelle liste elettorali senza alcuna affiliazione partitica, Robinson non aveva votato nelle ultime due più recenti elezioni.

I messaggi sulla chat che parlavano del piano per uccidere Kirk

Gli investigatori hanno parlato anche con il coinquilino del giovane, che ha mostrato loro dei messaggi tra lui e un account con il nome “Tyler” sull’app di messaggistica Discord. Nei messaggi, “Tyler” parlava della necessità di recuperare un fucile da un punto di consegna, lasciarlo in un cespuglio, sorvegliare l’area in cui il fucile era stato lasciato e di tenerlo avvolto in un asciugamano. Nella chat, ha aggiunto, si parlava anche di incidere proiettili, di un mirino e del fatto che il fucile fosse “unico”.

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Il costume da Trump per Halloween e le armi

Le foto online finite all’attenzione della stampa mostrano Robinson sorridente con i suoi due fratelli minori, il papà poliziotto e la madre (Matt Robinson e Amber Jones Robinson sono entrambi registrati come repubblicani). In una compare mascherato nel 2017 da Donald Trump per Halloween. Ma c’è di più. Qualche scatto lo immortala fin da bambino con varie armi, inclusa una mitragliatrice M2 Browning calibro 50. 

Come si è arrivati a identificare Tyler Robinson

Le autorità sono arrivate all’arresto dopo che il padre di Robinson “ha contattato un amico di famiglia – un mebro del clero – che a sua volta ha avvisato l’ufficio dello sceriffo della contea di Washington, fornendo informazioni sul fatto che Robinson avesse confessato o lasciato intendere di aver commesso l’atto”, ha spiegato il governatore dello Utah. Il padre di Robinson aveva identificato il figlio dalle foto diffuse dall’Fbi e aveva chiamato il pastore per chiedergli aiuto. 

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