Carlos Sainz ha rilasciato a DAZN Spagna una riflessione profonda sulla sua carriera in Formula 1. Dal debutto in Toro Rosso fino al presente con Williams, lo spagnolo ha ripercorso momenti chiave, sfide personali e il suo progetto per il futuro.
I primi anni: quando il sogno sembrava lontano
Sainz ha descritto il suo ingresso in Formula 1 come “non un percorso semplice”: la stagione 2015 con Toro Rosso lo costrinse a una maturazione rapida. Condivideva il box con Max Verstappen, un avversario che considera tra i più formidabili. Quell’esperienza, dice, lo “ha temprato molto nel carattere”, perché dover competere con qualcuno con tanta qualità e con tutto l’ambiente Red Bull dietro, lo obbligava a spingere oltre i propri limiti.
Nonostante problemi tecnici, Sainz rievoca con orgoglio che in alcuni momenti riuscì a tenersi alla pari con Verstappen, arrivando all’ultima qualifica dell’anno ad Abu Dhabi con entrambi consapevoli che erano in parità.
Il salto con McLaren: riconoscimento e fiducia ritrovata
McLaren è stato il punto di svolta. Sainz racconta che lì si è sentito per la prima volta veramente apprezzato, supportato e circondato da tutti. È con McLaren che ottiene il suo primo podio in Brasile 2019 partendo dall’ultima posizione, un risultato che testimonia quanto fosse capace di massimizzare anche le situazioni difficili.
Gli anni a Woking sono considerati da lui “forse i migliori della mia carriera”, dove ha saputo tirar fuori tutto il potenziale della vettura a disposizione. E la riflessione non è priva di rimpianto: secondo Sainz, “Se fossi rimasto ora staremmo lottando per il mondiale”.
Ferrari, vittorie e momenti turbolenti
Dopo il passaggio a Ferrari, Sainz ha affrontato uno dei capitoli più intensi della sua storia in F1. Non sono mancati i successi ma anche le difficoltà, soprattutto nella parte finale della sua permanenza. Qualcosa che lo spinse a cercare di “dimostrare a me stesso e a tutto il mondo che valgo per stare lì, per lottare per podi e vittorie”
Il presente: la sfida Williams
Oggi Carlos Sainz guarda al suo ruolo in Williams con entusiasmo e speranza. Crede che sia “un posto molto buono per il futuro” e si è posto un obiettivo ambizioso: riportare il team ai livelli alti, conquistare magari un podio o una vittoria, qualcosa che definisce come “il mio progetto di vita”.