Foto: X Quarto Grado

Angela Bruni

12 settembre 2025

Giuseppe Sempio e Daniela Ferrari sono intervenuti venerdì 12 settembre a Quarto Grado, il programma condotto da Gianluigi Nuzzi su Rete 4, sul caso di Garlasco. Sono i genitori di Andrea Sempio, indagato per omicidio in concorso a 18 anni dai fatti mentre per il delitto di Chiara Poggi è in carcere con una condanna definitiva il fidanzato Alberto Stasi. “Prima lei si stava preparando, e suo marito mi ha detto: noi siamo una famiglia, ci vedono come una famiglia di assassini, noi siamo gli assassini di Garlasco”, rivela il conduttore. “In questo momento, per buona parte dell’opinione pubblica, sì, risponde la donna che racconta di quando Andrea è andato da loro “con un foglio in mano e ci ha detto: ci siamo dentro per un’altra volta”. “Parlando plurale?”, chiede Nuzzi. “Sì, ci siamo dentro un’altra volta, rivolto a noi come famiglia”.

“Ma parlando plurale non temete che la gente vi veda come una sorta di costruttore di alibi per vostro figlio?”, chiede il conduttore. “A noi interessa quello che poi dopo stabilirà la procura. Quello che pensa la gente, sinceramente, non ce ne può fregare di meno”, è la secca replica di Ferrari.

 

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Ne corso dell’intervista si ripercorrono i vari elementi di indagine emersi a suo tempo e nell’ultima inchiesta, quella della procura di Pavia. “Noi genitori sappiamo benissimo che mio figlio non ha fatto niente e questa volta la procura di Pavia contro mio figlio non scopre niente, perché mio figlio non ha fatto assolutamente niente”, dice la madre di Sempio. La donna risponde anche alle domande sul famoso scontrino – nega con forza di averlo dato lei al figlio – e risponde sulle ricostruzioni secondo cui avrebbe incontrato un uomo, quel giorno a Vigevano: “Non è successo, né prima del 13, né dopo il 13”. 

 

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Nuzzi ricorda la “cattiveria malsana” secondo cui Andrea sarebbe figlio dell’ormai famoso vigile del fuoco. “Mio figlio, la sua famiglia la conosce. Poi, di schifezze, non hanno scritto solo quelle. Quella è una delle tante schifezze .Se qualcuno proprio al di fuori volesse essere interessato stanno facendo il DNA a mio figlio, lo facciano anche a suo padre che così queste persone che definisco schifose almeno si mettono il cuore in pace”, afferma la donna che nega di aver accusato un malore quando, davanti ai carabinieri, ha sentito il nome dell’uomo. “Stavo già male da prima”, dice la madre di Sempio.