di
Viviana Mazza

La fuga, i «trucchi», i messaggi. Poi il padre lo ha riconosciuto

DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE
NEW YORK – Il killer di Charlie Kirk non ha lasciato un «manifesto». Ha lasciato quattro frasi, incise nei proiettili nascosti in un cespuglio insieme al fucile dopo l’omicidio dell’attivista conservatore. Quattro frasi che mischiano slogan antifascisti, come la canzone dei partigiani italiani «Bella Ciao», al linguaggio di chi trascorre la vita connesso a Internet – di chi è «terminally online», così immerso nel mondo online da renderla una caratteristica inseparabile della sua persona.

La prima frase, incisa nel bossolo del proiettile che è stato sparato, dice: «Notices bulges OwO what’s this?». È complesso da spiegare ma è una frase usata per ridicolizzare qualcuno online (ha origine nella presa in giro delle comunità di «roleplayer» e fan di animali antropomorfi; letteralmente il «bulge» si riferisce alla sagoma dei genitali, mentre OwO è un emoticon che simula una faccia con grandi occhi, ma l’origine è considerata ormai irrilevante). Su altri due proiettili, non utilizzati, si legge: «O Bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao», canzone oggi popolare anche grazie a TikTok e al videogioco «sparatutto» Far Cry 6, e «Hey fascist! Catch!» (Ehi fascista, beccati questa!), frase seguita da cinque frecce, «una verso l’alto, la seconda verso destra, le altre tre verso il basso» come ha detto in una surreale conferenza stampa il governatore repubblicano dello Utah Spencer Cox: gli amanti dei videogiochi hanno capito subito che si tratta della sequenza di mosse per sganciare una bomba da 500 chili nel gioco Helldivers 2. Infine, sul quarto proiettile: «If you read this you are gay lmao» («se leggi questo sei gay»; l’acronimo «LMAO» vuol dire «me la faccio sotto dal ridere»).



















































Secondo i profili social della famiglia, il 22enne Tyler Robinson ha due fratelli più piccoli, e i suoi genitori, Matt e Amber sono sposati da 25 anni. La famiglia vive a St. George, nel sud dello Utah, a tre ore e mezzo di auto dalla Utah Valley University dove, con un solo proiettile al collo, Tyler avrebbe ucciso Kirk. I social mostrano una famiglia felice: vacanze a Disneyland e in Alaska, la mamma orgogliosissima quando Tyler viene accettato alla Utah State University con una borsa di studio da 32 mila dollari. Ma lascerà gli studi dopo un solo semestre nel 2021: non è chiaro perché. 

Altre foto mostrano lui e i fratelli sin da piccoli in posa con armi varie, incluso un bazooka. Come molti ragazzi della zona andavano a caccia sin da piccoli. La nonna ha detto al Daily Mail d’essere «confusa»: il suo «timido» nipote non le ha «mai parlato di politica» e «mio figlio, suo padre, è un repubblicano pro Trump», anzi «non so di nessuno in famiglia che sia democratico». Ma un altro parente racconta che a Tyler negli ultimi anni interessava la politica e a cena aveva menzionato l’evento con Kirk all’università: «Non gli piaceva». Secondo questo parente, Tyler era «pieno d’odio». Una foto diffusa sui social lo mostra in costume di Halloween a «cavallo» di Trump (anche qui c’è un riferimento a un «meme» online). Un ex compagno delle superiori (e di videogiochi) dice al Guardian che «era piuttosto di sinistra», ma era «l’unico nella sua famiglia».

È stato il padre a riconoscere Tyler nelle foto diffuse dall’Fbi dopo l’omicidio. Il figlio ha confessato ma gli avrebbe detto che preferiva suicidarsi piuttosto che consegnarsi. Il padre lo ha spinto a parlare con un religioso, probabilmente della Chiesa mormone frequentata dalla famiglia (Tyler aveva smesso). Il religioso ha telefonato alla polizia federale. Paradossalmente Kirk, cristiano evangelico, aveva elogiato i mormoni all’evento dove è stato ucciso.

Tyler era al terzo anno del Dixie Technical College: studiava per fare l’elettricista. Dopo l’omicidio ha mandato dei messaggi al compagno di stanza sulla chat «Discord», usata dagli amanti dei videogiochi, chiedendogli di recuperare il fucile, ma le autorità per ora non sembrano pensare che sia suo complice. Tyler è arrivato da solo, a bordo di una Dodge Challenger grigia alle 8:29 di mattina. Portava pantaloncini chiari e maglietta bordeaux, ma si è cambiato: abiti scuri, cappello calato sul volto. Probabilmente sperava di sfuggire alle telecamere di sorveglianza. Nel video della fuga diffuso dall’Fbi, lo si vede saltare giù dal tetto dell’edificio da cui ha sparato alle 12:10. Inizia a correre ma rallenta quando arrivano dei passanti. In un altro video, prima dell’omicidio, zoppica mentre si dirige verso il campus: è possibile che avesse il fucile nascosto nei pantaloni.

Che cosa è scattato nella testa di Tyler? Tutti hanno la loro risposta. Il governatore dà la colpa ai social. La destra addita l’ideologia di sinistra delle università. La sinistra accusa la cultura delle armi. Anche su questo non ci sarà accordo.

13 settembre 2025