Due ospedali di Roma si affermano ai vertici della sanità internazionale nella classifica “World’s Best Specialized Hospitals 2026” redatta da Newsweek in collaborazione con Statista. Il Bambino Gesù è stato selezionato tra le prime dieci strutture pediatriche al mondo, conquistando il sesto posto a livello globale. Il Policlinico Gemelli si distingue invece ottenendo un prestigioso terzo posto nella ginecologia.

L’Italia, complessivamente, ha conquistato 41 ‘bandiere’. Le classifiche vengono stilate da un panel di esperti formato da medici e giornalisti scientifici che hanno valutano più di 2.300 ospedali di 12 discipline specialistiche, in 28 Paesi del mondo, utilizzando indici di performance ospedaliera, associati ai risultati di indagini internazionali sulle opinioni e le esperienze di pazienti e operatori sanitari. Le graduatorie sono basate su un’indagine globale che coinvolge migliaia di professionisti sanitari e tiene conto di accreditamenti, certificazioni internazionali e dei risultati dei Patient Reported Outcome Measures (PROMs), che valutano la percezione dei pazienti sulla propria salute e qualità di vita.

“Il posizionamento dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù ai primissimi posti, è una notizia che inorgoglisce e attesta la qualità della nostra sanità. Una qualità confermata anche dal policlinico Gemelli di Roma”, si legge in una nota di Palazzo Chigi. La Presidenza del Consiglio nel 2024 “ha sottoscritto una dichiarazione di intenti, riconoscendo proprio il livello di assoluta eccellenza dell’ospedale Bambino Gesù nel campo dell’assistenza sanitaria pediatrica e della ricerca biomedica a livello nazionale e internazionale”.

“La classifica conferma l’elevata qualità delle strutture italiane nelle cure pediatriche, come certificato dalle primissime posizioni occupate dal Bambino Gesù, ma anche nell’oncologia, la cardiologia e la ginecologia. Dobbiamo essere orgogliosi di una sanità che continua a essere riconosciuta come tra le migliori a livello internazionale”, ha dichiarato in una nota il ministro della Salute, Orazio Schillaci.