Due brutte notizie colpiscono il governo Netanyahu: l’Onu approva con 142 voti la “Dichiarazione di New York”, che apre al riconoscimento della Palestina e chiede il disarmo di Hamas, mentre è fallito il raid israeliano a Doha contro il leader Hamas Khalil Al Hayya, che è vivo. La risoluzione non vincolante, sostenuta anche da Italia e Germania, condanna gli attacchi del 7 ottobre e propone il passaggio di poteri a Gaza all’Autorità nazionale palestinese. Israele definisce “vergognosa” la decisione Onu, accusandola di non menzionare Hamas come gruppo terroristico. Attentati e scontri armati si moltiplicano: a Gerusalemme e Jenin ci sono nuove vittime palestinesi, mentre l’Idf avvia arresti di massa. Il Qatar convoca il Consiglio di cooperazione del Golfo per una “risposta regionale”, e l’Egitto riconsidera la collaborazione di sicurezza con Israele.

Punti chiave

10:51

Idf: “250mila persone hanno lasciato Gaza City”

Oltre 250mila persone hanno lasciato Gaza City. Lo ha reso noto il portavoce in lingua araba delle Forze di difesa israeliane, il colonnello Avichay Adraee, in un messaggio su X, rivolto ai residenti di Gaza, in cui esorta i civili a utilizzare Al-Rashid Street per raggiungere le “zone umanitarie” di Al-Mawasi e le aree dei campi profughi del sud, dove, afferma, i servizi, tra cui l’assistenza sanitaria, sono “migliori”. Adraee ha dichiara che le Idf sono “determinate a confrontarsi con Hamas a Gaza City” e che l’esercito sta intensificando il ritmo delle sue operazioni. E aggiunge che i tentativi di Hamas di “diffondere menzogne e impedire gli spostamenti” mettono a rischio i civili.

10:43

Houthi: “Lanciato missile contro siti sensibili a Giaffa”

Il gruppo dei ribelli Houthi dello Yemen, vicino all’Iran, ha affermato di aver condotto un’operazione militare contro “siti sensibili” a Giaffa, nell’area urbana di Tel Aviv. Il portavoce Yahya Saree, citato da Al Jazeera, ha affermato che l’attacco è stato condotto utilizzando un missile balistico ipersonico Palestine-2 con testate multiple e che l’operazione “ha raggiunto con successo i suoi obiettivi”. Secondo l’esercito israeliano invece, il missile è stato intercettato con successo. Non ci sono state segnalazioni di feriti o danni, riporta il Times of Israel, ma l’attacco ha fatto scattare le sirene intorno alle 3:45 del mattino a Tel Aviv e in numerose città e comunità nel centro dello Stato ebraico.

10:09

Idf a residenti: “Lasciate Gaza City, ampliamo gli attacchi”

Il portavoce in arabo delle forze armate israeliane, Avichay Adraee, ha nuovamente esortato i residenti di Gaza City a evacuare, invitandoli a dirigersi verso “l’area umanitaria di Al-Mawasi e le aree aperte nei campi centrali, dove potrete ricevere un’assistenza umanitaria molto migliore”.
“Le Idf sono determinate a sconfiggere Hamas e stanno ampliando i loro attacchi. Per la vostra sicurezza, abbandonate l’area e dirigetevi verso le zone specificate”, ha aggiunto, chiedendo di segnalare “eventuali posti di blocco istituiti dai militanti di Hamas sul vostro cammino”.

09:54

Il premier Al-Thani: “Proteggerò la sicurezza del Qatar dall’attacco di Israele”

Il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al-Thani, nell’incontro con il vice presidente Usa JD Vance, ha sottolineato che “prenderà tutte le misure necessarie per proteggere la sicurezza di Doha di fronte al palese attacco israeliano”. Lo ha riferito il ministero degli Esteri in una nota.
Al-Thani, che successivamente ha incontrato a New York il presidente Usa Donald Trump insieme al suo inviato speciale per il Medio Oriente Steve Witkoff, ha espresso gratitudine per la stretta collaborazione con gli Stati Uniti e per “il loro sostegno alla sovranità del Qatar e ai suoi sforzi per raggiungere la pace nella regione”.

(reuters)

09:25

Media; almeno 11 uccisi dall’alba di oggi a Gaza

E’ di almeno 11 morti il bilancio degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dall’alba di oggi. Lo riferisce al Jazeera.

09:01

Israele, protesta a sorpresa davanti alla casa del ministro dell’Istruzione Kisch

Decine di attivisti si sono radunati a sorpresa davanti alla residenza privata del ministro dell’Istruzione israeliano Yoav Kisch a Hod Hasharon, manifestando sulla strada di fronte alla sua abitazione contro la guerra a Gaza e per la liberazione degli ostaggi.

08:44

A Hollywood la Paramount contro il boicottaggio degli artisti di Israele

La casa di produzione cinematografica americana Paramount si è espressa contro l’impegno sottoscritto da oltre 4.000 attori, artisti e produttori, tra cui alcune star di Hollywood, a non collaborare con istituzioni cinematografiche israeliane ritenute “implicate nel genocidio e nell’apartheid contro il popolo palestinese”. Lo riferisce la stampa israeliana.
“Alla Paramount, crediamo nel potere della narrazione per connettere e ispirare le persone, promuovere la comprensione reciproca e preservare i momenti, le idee e gli eventi che plasmano il mondo che condividiamo. Questa è la nostra missione creativa”, si legge nella dichiarazione. “Non siamo d’accordo con i recenti tentativi di boicottare i registi israeliani. Mettere a tacere singoli artisti creativi in base alla loro nazionalità non promuove una migliore comprensione nè promuove la causa della pace”, si sottolinea, affermando che c’è “bisogno di più coinvolgimento e comunicazione, non di meno”.

05:03

Le parole dello scrittore

Grossman a Firenze ha scelto di spiegare perché, in direzione ostinata e contraria, rifiuta di abbandonare la strada del dialogo

L’appello di Grossman: “La pace è possibile, non arrendiamoci all’odio e alla paura”

di Francesca Caferri

13 Settembre 2025

03:23

Idf, intercettato missile Houthi diretto a Tel Aviv

Le Forze di Difesa Israeliane hanno intercettato con successo un missile lanciato dagli Houthi su Tel Aviv. Non ci sono segnalazioni di feriti o danni. È quanto riferisce The Times of Israel sul suo sito. L’Idf ha reso noto che le difese aeree hanno abbattuto con successo il missile balistico lanciato dai ribelli Houthi dello Yemen, che ha fatto scattare le sirene a Tel Aviv e in altre comunità del centro di Israele. Non ci sono segnalazioni immediate di feriti o danni causati dai detriti dell’intercettazione.

00:39

Washington Post: il Mossad ha rifiutato l’esecuzione del piano contro Hamas a Doha

L’agenzia di spionaggio Mossad si è rifiutata di portare a termine un’operazione di terra pianificata per uccidere i leader di Hamas a Doha, temendo che l’operazione avrebbe compromesso i colloqui per il cessate il fuoco con gli ostaggi e danneggiato i legami dell’agenzia con il Qatar, un importante mediatore in Medio Oriente. Lo ha riportato il Washington Post.

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