di
Paolo Condò
Il derby d’Italia Juventus-Inter arriva alla terza giornata e funge da test per le nuove strategie: il bianconero Tudor punta su un attacco di lusso e il 4-2-3-1 sfruttando Bremer in difesa. Il nerazzurro Chivu deve rinnovare un gruppo anziano con gradualità inserendo giovani come Sucic e Diouf
Juventus-Inter è una partita che basta a se stessa, per la storia che evoca e la rivalità che implica. Piazzata però alla terza giornata, la prima dopo la chiusura di un mercato il cui ultimo giorno ha significato parecchio (specie per la Juve), diventa anche una sorta di incidente probatorio per capire dove si andrà a parare. Un memento per la stagione che verrà.
È probabile che Tudor e Chivu la affrontino con i telai più collaudati, la loro posizione di allenatori «osservati» — entrambi sono state scelte convinte, ma seconde — suggerirebbe di prendere tempo evitando scivoloni, e in questo senso Chivu un jolly se l’è già speso con l’Udinese. L’esigenza di cambiare, però, è ben avvertibile in un campo e nell’altro.
La Juve ha dotato Tudor di un potenziale offensivo che non ha eguali in serie A: tre centravanti forti, due ali capaci nell’uno contro uno, il trequartista più invidiato del torneo. Se si considera che il recupero di Bremer ha visibilmente trasformato la difesa, molto indica nel 4-2-3-1 o nel 4-4-2 l’approdo più logico per Tudor. Openda a Lipsia girava attorno a Sesko, David ha già fatto capire di poter convivere con Vlahovic, forse non ancora ma il destino di Yildiz è sulla trequarti.
E del resto la missione ultima dei grandi difensori è quella di consentire, grazie al loro valore, l’utilizzo di più attaccanti: San Bremer può essere il patrono di una Juventus offensiva.
La gatta da pelare di Chivu è più spinosa perché, a differenza di Tudor che viene dopo anni di nulla, gli è stato chiesto di gestire l’invecchiamento — in qualche caso il tramonto — di un gruppo che ha fatto grandi cose. Innovare, ma con giudizio, che è in ogni campo la dote degli esperti, mentre la forza di chi comincia è il desiderio di modellare il mondo — in questo caso la squadra — secondo la propria visione. La necessità di sangue fresco dell’Inter è passata per il debutto di Sucic e presto riguarderà la spinta di Diouf. E quindi tutto lascia pensare che stasera Juve-Inter si aprirà con le formazioni di ieri, e si chiuderà con quelle di domani.
13 settembre 2025
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