Un palazzo di quattordici piani ospita quasi tutti i residenti di Whittier, un luogo unico al mondo raggiungibile solo da un tunnel lungo oltre 4 chilometri.

Un’intera città racchiusa dentro un solo edificio. Non è l’inizio di un romanzo distopico, ma la realtà di Whittier, in Alaska, dove la vita scorre quasi interamente all’interno di un condominio costruito negli anni ’50 e ancora oggi abitato dalla maggioranza dei residenti. Un luogo che sembra sospeso tra storia militare, isolamento geografico e un fascino che attira ogni anno migliaia di visitatori curiosi di scoprire la cosiddetta città-condominio.

Una città dentro un palazzo

Il cuore di Whittier è il Begich Towers Incorporated, un edificio di quattordici piani che ospita circa l’85% dei 272 abitanti censiti. Costruito tra il 1954 e il 1957 come caserma e residenza per i militari, l’imponente struttura era inizialmente chiamata Hodge Building. Al suo interno ci sono 196 unità abitative, ma non solo: il palazzo include una scuola, un ufficio postale, un commissariato con due agenti, una piccola chiesa, un supermercato e persino una piscina coperta.
Di fatto, tutto ciò che serve agli abitanti è racchiuso tra quelle mura, un’idea che ricorda i progetti visionari dell’architetto Le Corbusier, anche se qui non si tratta di utopia ma di semplice necessità.

Molti residenti raccontano che vivere in Whittier può sembrare claustrofobico. “Molti pensano sia come essere in prigione – spiega un abitante – ma io dico sempre che viviamo tutti nella stessa casa, solo con camere da letto diverse”.

Nessuno ci crede ma è vero: un’intera città dell’Alaska vive dentro un solo condominio – Alanews.itLe origini militari e il tunnel più lungo del Nordamerica

Whittier deve la sua particolarità alla sua posizione strategica. Durante la seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti decisero di fondare qui una base logistica e un porto militare, sfruttando le acque profonde e libere dai ghiacci. Proprio per collegare questa zona remota con l’entroterra, nel 1943 venne costruito l’Anton Anderson Memorial Tunnel, scavato attraverso la Maynard Mountain. Con i suoi 4,3 chilometri, è il tunnel più lungo del Nordamerica e rappresenta ancora oggi l’unico collegamento stradale per raggiungere la città.
Il passaggio è a senso unico: le auto dirette a Whittier partono ogni mezz’ora, mentre per uscire bisogna attendere un turno ogni ora. Chi non vuole affidarsi al tunnel può arrivare via nave, visto che Whittier è anche un porto frequentato da navi da crociera e imbarcazioni turistiche.

Una vita tra isolamento e turismo

Nonostante le dimensioni ridotte, Whittier non è affatto sconosciuta. Ogni anno arrivano qui oltre 700.000 visitatori, attratti dalla sua storia singolare e dal paesaggio mozzafiato della penisola di Kenai, tra ghiacciai, montagne e acque gelide. La maggior parte dei residenti lavora nella pesca commerciale o nel settore turistico, anche se molti ammettono di trascorrere gran parte della vita senza uscire dal condominio.

Fino agli anni ’60, quando la base era ancora attiva, Whittier ospitava circa 2.000 persone. Oggi gli abitanti sono meno di 300, ma la città non ha perso il suo fascino unico. Vivere qui significa affrontare un clima durissimo, con venti che arrivano a 130 km/h, piogge abbondanti (in media cinque metri l’anno) e nevicate che superano i sette metri.

In questo scenario, avere una città concentrata dentro un palazzo non è un esperimento sociale, ma una risposta concreta alle condizioni ambientali. Gli studenti, ad esempio, possono andare a scuola in maniche corte anche in pieno inverno, passando dai corridoi riscaldati del Begich Towers senza dover affrontare le bufere di neve.

Un luogo unico al mondo

Whittier non è solo un posto in cui vivere, ma un caso da manuale di urbanistica estrema. Qui storia militare, necessità geografiche e vita quotidiana si intrecciano in modo unico, dando vita a un microcosmo affascinante e quasi irreale.

Non sorprende che questa città-condominio sia finita sulle pagine delle riviste di viaggio e tra i racconti dei curiosi che vogliono scoprire un luogo dove “tutti vivono insieme”. In un’epoca in cui le metropoli crescono all’infinito, Whittier resta un esempio opposto: un’intera comunità racchiusa in un solo edificio, incastonata tra montagne, ghiacci e nuvole che sembrano custodirne il mistero.