Si è tolto la vita l’uomo di 51 anni, residente da molti anni a Como ma originario del foggiano, dopo il tragico incidente avvenuto a giugno a Milano, quando aveva investito, uccidendolo, Marco Cutrona, giovane panettiere di 20 anni. L’uomo era risultato positivo all’alcoltest subito dopo l’incidente. Il gesto estremo pochi giorni fa nel suo comune di origine. 

L’incidente e la morte di Marco Cutrona

La vittima dell’incidente Marco Cutrona, vent’anni appena, panettiere, era stato travolto e ucciso nella notte tra giovedì 19 e venerdì 20 giugno a Milano, mentre percorreva in monopattino corso Sempione. Il giovane è morto dopo lo scontro con l’auto condotta dal cinquantenne residente a Como, risultato positivo all’alcoltest.

L’impatto, come raccontano i colleghi di MilanoToday, è avvenuto all’incrocio tra corso Sempione e via Melzi D’Eril, in zona Arco della Pace. Secondo i primi rilievi, l’automobilista arrivava da via Canova a velocità sostenuta e ha urtato il monopattino che procedeva sulla pista ciclabile. Marco è stato sbalzato per diversi metri e ha battuto violentemente contro il cordolo dello spartitraffico.

Il giovane panettiere è morto al Niguarda

Sul posto erano intervenuti due equipaggi dell’Azienda regionale emergenza urgenza. Il ragazzo era stato trasportato d’urgenza all’ospedale Niguarda, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Il conducente dell’auto era stato a sua volta ricoverato. Le analisi effettuate in ospedale avevano poi confermato un tasso alcolemico superiore ai limiti di legge, seppur di poco sotto la soglia per l’arresto automatico. 

Chi era Marco Cutrona

Marco Cutrona era nato a Milano ma viveva con la madre a Cinisello Balsamo. Dopo aver studiato al centro di formazione professionale Ciofs, aveva trovato lavoro in un panificio e ogni mattina, all’alba, usciva per andare a infornare il pane. Anche quel venerdì si stava recando al lavoro, ma in forno non è mai arrivato. Erano gli ultimi due turni prima delle meritate ferie