Doccia fredda in casa Italia nella prima giornata dei Mondiali 2025 di atletica: Larissa Iapichino è stata eliminata nelle qualificazioni del salto in lungo. L’azzurra si era presentata a Tokyo con il chiaro obiettivo di conquistare una medaglia, dopo aver vinto la finale della Diamond League un paio di settimane fa e dopo aver superato il muro dei sette metri per la prima volta in carriera (7.06 a Palermo), ma sulla pedana della capitale giapponese è parsa ben lontana dalla sua versione migliore.

La giovane toscana ha litigato con la pedana, ha faticato con la rincorsa, staccava lontano ed era poco fluida nella fase di volo, atterrando troppo presto. La figlia di Fiona May, allenata da papà Gianni (vulcanico sugli spalti e palesemente rammaricato per l’esito della prova), ha aperto il turno preliminare con un balzo da 6.52 metri, ha leggermente compiuto un passo in avanti con il secondo tentativo (6.56) e con le spalle al muro non è riuscita a migliorarsi, chiudendo la serata con un mesto 6.32.

La 23enne è incappata nella peggior misura della stagione proprio nell’evento più importante di questa annata agonistica (non aveva mai fatto peggio di 6.61 a Chorzow il 16 agosto). La Campionessa d’Europa indoor ha steccato il grande obiettivo del 2025, anche perché una medaglia era ampiamente alla portata considerando il livello medio. Larissa Iapichino ha concluso in quindicesima posizione, sarebbero bastati quattro centimetri in più per rientrare tra le migliori dodici e meritarsi l’accesso all’atto conclusivo.

Quattro atlete hanno superato la norma di qualificazione fissata a 6.75 metri: la statunitense Tara Davis-Woodhall (6.88 per la Campionessa Olimpica di Parigi 2024, grande favorita della vigilia), la francese Hilary Kpatcha (6.85), la portoghese Agate De Sousa (6.81) e la burkinabé Marthe Koala (6.76). Promosse anche la statunitense Clair Bryant (6.72), la colombiana Natalia Linares (6.66), l’olandese Pauline Hondema (6.66), la statunitense Quanesha Burks (6.63), la tedesca Malaika Mihambo (6.63), la svedese Maja Askag (6.61), Chantel Malone dalle Isole Vergini Britanniche (6.62) e l’egiziana Esraa Owis (6.60).