di
Nicolò Delvecchio
Palmisano è nata a Mottola: di lì è originario Luigi Mastrangelo, ex centrale della nazionale italiana di pallavolo poi dedicatosi alla politica, con la Lega
Nemmeno i crampi e il mal di stomaco sono riusciti a fermare Antonella Palmisano, 34enne atleta di Mottola (Taranto) a scrivere un’altra pagina di storia della marcia italiana. Con l’argento conquistato ai mondiali di Tokyo, città in cui nel 2021 riuscì nell’impresa di vincere l’oro olimpico, l’atleta tarantina si è messa al collo, a 34 anni, la sesta medaglia tra Olimpiadi, mondiali ed europei.
Palmisano è nata in una città, Mottola, grande nello sport nonostante le piccole dimensioni: di lì è originario Luigi Mastrangelo, ex centrale della nazionale italiana di pallavolo poi dedicatosi alla politica, con la Lega. E a Mottola è cresciuto l’ex difensore di Juve, Milan e Nazionale Nicola Legrottaglie, nato nella vicina Gioia del Colle. Lo sport, dopo tutto, è stato sempre presente anche nella stessa famiglia di Palmisano: il padre Carmine, agente di commercio, praticava motocross. La madre Maria, sarta, è stata una pallavolista dilettante. Ed è proprio Maria che cuce dei fiorellini colorati in feltro che Palmisano porta sempre tra i capelli durante le gare. L’ultimo, bianco e fissato sulla coda, è salito con lei sul secondo gradino del podio: «È il mio portafortuna».
Dopo aver praticato pallavolo per alcuni anni, Palmisano ha provato la marcia e non l’ha più abbandonata. Nel 2010 entra a far parte del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, e dopo i primi titoli giovanili arriva la consacrazione anche tra i grandi: quarta alle Olimpiadi di Rio del 2016, l’anno dopo conquista a Londra il bronzo ai Mondiali nella 20 km. Nel 2018 si sposa con Lorenzo Dessi, il suo allenatore, che le aveva fatto la proposta dopo l’olimpiade brasiliana: «Il bello deve ancora venire, c’è tempo. Ma io aspetto una proposta di matrimonio dal mio fidanzato», disse dopo la medaglia sfiorata a Rio. Al rientro a Fiumicino, ecco l’anello.
È però nella straordinaria olimpiade di Tokyo, la migliore spedizione azzurra delle ultime edizioni, che arriva la consacrazione definitiva: l’oro nella 20 km di marcia arriva il 6 agosto 2021, giorno del suo trentunesimo compleanno. Il giorno prima, tra gli uomini, a conquistare l’oro era stato un altro marciatore pugliese, Massimo Stano di Palo del Colle (Bari). Un anno fa, ai mondiali di Roma, Palmisano si era messa al collo un’altra medaglia d’oro, mentre nelle successive olimpiadi di Parigi arriva la prima delusione degli ultimi anni, il ritiro dalla 20 km.
«Questa medaglia dimostra che posso dire ancora la mia», ha detto al termine della gara di Tokyo conclusa in 2h42’24” e vinta dall’amica spagnola, di cinque anni più giovane, Maria Perez. Il sogno, ora, è di poter gareggiare anche alle Olimpiadi di Los Angeles del 2028.
Vai a tutte le notizie di Bari
Iscriviti alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno Puglia
13 settembre 2025 ( modifica il 13 settembre 2025 | 14:24)
© RIPRODUZIONE RISERVATA